1. CAMMINAVA CONTRO IL CANCRO: MORTO A 50 ANNI «FORREST GUMP»
Per tenere a bada il suo tumore al pancreas aveva percorso mezza Italia, convinto che il movimento lo aiutasse ad alleviare dolore e progressione della malattia. Ma è arrivato il momento in cui non ce l’ha più fatta. Andrea Spinelli, il viandante pordenonese, è morto all’Hospice del Centro di riferimento oncologico di Aviano (Pordenone).
Aveva 50 anni. Ha raccontato la sua battaglia in una serie di libri di successo, «Se cammino, vivo»; «Ilcaminante»; «Camminatore, pellegrino e viandante». Siciliano di origine ma friulano d'adozione, Spinelli aveva superato i 15 milioni di passi nei primi cinque anni.
Ultimamente la sua casa era un camper che condivideva con la moglie. A ottobre 2022 gli era stato diagnosticato un secondo cancro al polmone che è quello che è degenerato. Aveva raccontato l'aggravarsi delle sue condizioni sui propri canali social.
2. SE NE VA ANDREA SPINELLI, IL FORREST GUMP DEL CANCRO. GLI AVEVANO DATO 20 GIORNI DI VITA, HA LOTTATO 10 ANNI
Estratto dell’articolo di Adalgisa Marrocco per www.huffingtonpost.it
Gli avevano dato venti giorni di vita, ma lui ha combattuto per dieci lunghi anni. Si è spento oggi Andrea Spinelli, “il caminante” nato nel 1973 a Catania e trapiantato in Friuli, che attraversando l’Italia e l’Europa aveva cercato di non pensare a un male terribile, anche solo da pronunciare, diagnosticatogli nel 2013: adenocarcinoma alla testa del pancreas in stato avanzato non operabile.
“Sono arrivato fino all’oceano a piedi: camminare è diventato il mio equilibrio. ‘Come fai a essere così sereno?’, mi chiedono spesso. Io credo che sia anche merito del rapporto strettissimo con la natura e della strada che ho macinato”, diceva tre anni fa ad Huffpost, ricordando i 18mila chilometri percorsi a partire dal 2017.
Spinelli, in una lunga e intensa telefonata, ci aveva raccontato che la sua avventura era iniziata con viaggi brevi, come il tragitto casa-ospedale di 12 chilometri. Poi, passo dopo passo, i grandi cammini: la Romea Strata, la Via Francigena, il Cammino di Santiago.
Tra un percorso e l’altro non erano mancati momenti difficili, pause necessarie per riprendere le forze, affrontare terapie e controlli […]
Quello di Andrea Spinelli era stato definito “un caso unico al mondo”. […] Il sistema immunitario del “camminante” sarebbe risultato straordinariamente resistente, impedendo all’aggressivo cancro che aveva colpito il suo pancreas di sviluppare metastasi.
“Ci tengo a ribadirlo: dal tumore non si guarisce camminando, non è questo il messaggio che voglio trasmettere. Ma la particolare risposta del mio sistema immunitario, come si legge nello studio, può essere stata influenzata in maniera positiva dai chilometri percorsi ogni giorno”, aveva precisato il paziente stesso consapevole che, prima o poi, la malattia avrebbe potuto avere la meglio.
Nonostante i dolori fortissimi causati dalla malattia, Andrea non si era mai fermato. “Grazie alle camminate – diceva – il corpo produce endorfine che mi aiutano a sopportare meglio, almeno a livello mentale, la sofferenza. La maggior parte dei percorsi li ho affrontati in solitaria, tra boschi, montagne o in riva al mare. Questo consente di meditare, di fare introspezione. Sono arrivato a 30-40 chilometri giornalieri, una volta in Spagna ho toccato addirittura quota 53”. […]
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