Da "www.ok-salute.it"
Arifa Sultana, questo il suo nome, ha 20 anni e ha partorito un maschietto a fine febbraio. Dopo un parto normale, la mamma e il bimbo hanno lasciato l’ospedale di Dhaka, la capitale del Paese. Dopo meno di 4 settimane è dovuta però tornare al Pronto Soccorso, lamentando forti dolori al basso ventre. I dottori l’hanno subito sottoposta a un’ecografia, scoprendo che stava per partorire due gemelli.
Perché i medici non se ne sono accorti
Sultana ha due uteri, una condizione chiamata utero didelfo o utero doppio, che colpisce una donna ogni 2000. Solo però una volta su un milione succede una gravidanza multipla. Il suo primo figlio e i gemelli sono stati concepiti e sono cresciuti negli uteri separati. In occasione del primo parto non aveva fatto un’ecografia. Ecco perché i medici non se ne erano accorti.
Nei Paesi più avanzati è impossibile non scoprirlo prima. Nelle aree rurali, come quelle in cui vive la giovane donna, è raro che si facciamo esami diagnostici.
Cos’è l’utero didelfo
Si tratta di una malformazione molto rara dell’utero, che è diviso in due uteri distinti. L’embrione all’inizio ha diversi organi che sono divisi sul piano mediano dell’organismo. L’esempio tipico è dei reni, che poi rimangono due.
Altri puntano alla zona centrale dell’organismo diventano un unico organo. All’inizio quindi ci sono sempre due uteri. A un certo punto si fondono, diventando un solo organo. In casi rari questa unione si ferma.
Ecco che a seconda dei casi avremo:
l’utero didelfo o doppio: si tratta di due uteri completamente distinti, dove anche ovaie, tube, colli e corni sono duplicati. Nel 75% dei casi sono presenti anche due vagine. Non dà particolari problemi alla salute della donna, se non quando la donna vuole avere un figlio;
l’utero bicorne: è la malformazione all’utero più comune. Accade quando i due corni di Mulle non si uniscono completamente, assumendo una forma a cuore.
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