Ferruccio Pinotti per www.corriere.it
La sorella del compositore Giovanni Allevi, Maria Stella, è stata trovata morta la scorsa notte nella sua casa di Ascoli Piceno. A dare l’allarme è stato un familiare che è andato nella sua abitazione perché non riusciva a mettersi in contatto con lei.
Non sarebbero stati trovati biglietti, ma secondo gli inquirenti si tratta di un gesto volontario. Maria Stella Allevi faceva l’insegnante e abitava da sola. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri.
A dare l’allarme è stato un familiare che è andato nella sua abitazione perché non riusciva a mettersi in contatto con lei. A quanto si è appreso in seguito, la salma non è stata ancora restituita alla famiglia. La Procura di Ascoli Piceno ha disposto una ricognizione del corpo che dovrebbe essere effettuata nel pomeriggio.
L’annuncio del mieloma
Un periodo molto difficile, quello della famiglia Allevi. Il 18 giugno scorso il musicista aveva annunciato sui social di essere affetto da un mieloma. Ispirata al coraggio la sua reazione: da quando ha ricevuto la diagnosi di mieloma Allevi ha continuato ad aggiornare i propri fan e a combattere. Ed è quello che sta ancora facendo: si cura e compone, nonostante il dolore.
Allevi su Instagram era andato dritto al punto, mostrando anche le sue fragilità e le sue paure: «Non ci girerò intorno — si leggeva nella breve didascalia a corredo della foto pubblicata sul social —: ho scoperto di avere una neoplasia dal suono dolce: mieloma, ma non per questo meno insidiosa».
La composizione ispirata al suo percorso di cura
Come ha raccontato lui stesso: «Appena ricevuta la diagnosi di Mieloma, prima ancora di chiedere cosa fosse, sono subito andato a vedere a quali note musicali corrispondessero le lettere del suo nome, secondo un procedimento matematico già usato da J. S. Bach – si legge – . Ebbene, da Mieloma scaturisce una melodia romantica di sorprendente bellezza!».
Poi Giovanni Allevi ha spiegato: «Il primo giorno di ricovero ho iniziato a scrivere un brano per Violoncello e Orchestra, ispirato da quella melodia. Mi sono entusiasmato all’idea che la composizione del brano avrebbe accompagnato tutto il tempo della terapia, come fosse un diario di emozioni fatto solo di note, e quando la mia battaglia sarebbe finita, avrei celebrato la vittoria sulla malattia dirigendo “Mieloma” in teatro, con un grande solista al Violoncello. La composizione mi sta assorbendo giorno e notte. È pura follia, lotta, dolore, ebbrezza, entusiasmo, gioia sfrenata, meditazione».
La dedica di questo brano è davvero speciale ed è per tutti coloro che stanno combattendo: «Sento già di dedicare questo brano a tutte le persone, a quei guerrieri luminosi che stanno soffrendo per la malattia, nella speranza che possano riconoscersi nelle sue note, e possano ricevere da esse la forza di condurre la propria battaglia verso la vittoria». Ora per Giovanni Allevi una nuova terribile prova da superare.
GIOVANNI ALLEVI giovanni allevi