LA SPERANZA È L’ULTIMA A MORIRE - UNO DEI PASSEGGERI DEL TRAGHETTO ITALIANO IN FIAMME AL LARGO DELLA GRECIA È STATO TROVATO VIVO SULLA POPPA DELLA NAVE - ALL’APPELLO MANCANO ANCORA 12 PERSONE – L'INCENDIO A BORDO NON È STATO SPENTO DEL TUTTO E LE AUTORITÀ GRECHE STANNO TENTANDO DI EVITARE CHE LA NAVE AFFONDI: LA GUARDIA DI FINANZA HA INDIVIDUATO UN POSSIBILE SVERSAMENTO E SI RISCHIA LA BOMBA ECOLOGICA VISTO CHE… - VIDEO

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Incendio su nave Grimaldi da Grecia a Italia: guardia di finanza al lavoro per l'evacuazione

 

1. L’INCENDIO SUL TRAGHETTO GRIMALDI: TROVATO VIVO UNO DEI PASSEGGERI DISPERSI. «ERA SULLA POPPA DELLA NAVE»

Da www.corriere.it

INCENDIO EUROFERRY OLYMPIA GRIMALDI LINES INCENDIO EUROFERRY OLYMPIA GRIMALDI LINES

 

Ha tutta l’aria di essere un mezzo miracolo. Uno dei passeggeri del traghetto italiano in fiamme al largo dell’isola greca di Corfù è stato trovato vivo ed evacuato dalla barca in fiamme. Lo confermano fonti dell’Afp e dell’Ansa.

 

L’uomo — un cittadino lituano, riferisce l’Agi — , è stato avvistato a poppa della nave e ha preso contatto con i soccorritori, hanno detto le autorità greche senza fornire ulteriori dettagli.

evacuazione passeggeri euroferry olympia 6 evacuazione passeggeri euroferry olympia 6

 

Intanto sbarcheranno questa mattina in Puglia alle 9.30 i 64 italiani, 21 passeggeri e 43 membri dell’equipaggio, che erano sull’Euroferry Olympia. Insieme agli italiani arriveranno anche molte delle persone salvate nel corso dell’evacuazione: sul traghetto c’erano 237 passeggeri e 51 membri dell’equipaggio, più 2 clandestini.Si continuano a cercare i 12 dispersi. Non è chiaro se l’uomo trovato vivo faccia parte della dozzina.

 

2. RISCHIO BOMBA ECOLOGICA DOPO IL ROGO DEL TRAGHETTO IN 12 MANCANO ALL'APPELLO

Valentina Errante per “Il Messaggero”

incendio euroferry olympia incendio euroferry olympia

 

Dodici dispersi: nove cittadini bulgari, tre greci e un turco. Alla fine, è il ministro della Navigazione greco, Yiannis Plakiotakis, a fare chiarezza sul numero delle persone scomparse dopo l'incendio esploso nella note tra giovedì e venerdì della nave al largo di Corfù. Erano sulla lista passeri della Grimaldi Lines e non sono mai arrivati a terra. Venerdì sembrava che a mancare fossero in otto, probabilmente a causa del fatto che sono stati salvati alcuni passeggeri, di nazionalità afghana, che invece non risultavano a bordo.

 

evacuazione passeggeri euroferry olympia evacuazione passeggeri euroferry olympia

E mentre le ricerche proseguono, sempre con meno probabilità di ritrovare vivi i naufraghi, la preoccupazione adesso riguarda anche lo sversamento di carburante in mare. Intanto i 64 italiani che erano sulla Euroferry Olympia non sono ancora rientrati. Avrebbero dovuto imbarcarsi ieri mattina per arrivare a Brindisi ma sono stati trattenuti, ospiti in un albergo, per questioni burocratiche.

 

La partenza è stata rinviata a oggi. Ma potrebbe ancora slittare, dal momento che la procura di Corfù ha aperto un fascicolo per naufragio e attentato alla sicurezza dei trasporti, e ha delegato l'Autorità portuale centrale a sentire tutti i sopravvissuti e altri testimoni, anche i pescatori che si trovavano in mare quando l'incendio è divampato.

 

I DISPERSI Nonostante la macchina dei soccorsi abbia funzionato alla perfezione, grazie all'intervento di un pattugliatore della Guardia di Finanza, in 12 mancano all'appello. Alcuni camionisti salvati venerdì hanno testimoniato che diversi loro colleghi avrebbero preferito dormire a bordo dei loro mezzi parcheggiati nel ponte mezzi, perché le cabine e le sale per i passeggeri erano sovraffollate. Si teme quindi il peggio, potrebbero essere rimasti intrappolati sulla nave.

incendio euroferry olympia incendio euroferry olympia

 

RISCHIO AMBIENTALE L'incendio a bordo intanto non è stato spento del tutto, sono presenti ancora alcuni focolai e soprattutto le autorità greche stanno tentando in tutti i modi di evitare che la nave affondi. Secondo alcune ipotesi, le temperature all'interno hanno raggiunto i 500-600 gradi Celsius. I tecnici del Reparto ambientale marino della Guardia Costiera hanno individuato un possibile sversamento dalla nave che aveva a bordo 800 metri cubi di carburante e 23 tonnellate di merci pericolose corrosive. Il ministro della Transizione ecologica sta seguendo la vicenda in costante contatto con la Guardia Costiera.

 

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IL TESTIMONE A margine dell'inchiesta sul gravissimo incidente, ora, le testimonianze di chi spesso viaggiava su quella nave, fanno sorgere molti sospetti sull'origine del rogo: «Tutte le volte c'era un popolo nei garage della nave che rimaneva a dormire nelle auto, in questi anni ho visto stranieri - credo fossero bulgari o rumeni - che accendevano i fuochi giù nei garage, facevano feste con l'autoradio dei furgoni, si ubriacavano». Massimo, un italiano che abita sull'isola greca di Othoni non distante dal luogo del naufragio, e centinaia di volte ha viaggiato a bordo del traghetto Euroferry Olimpia, otto solo nell'ultimo mese, è stato intervistato dal Giornale radio Rai. Per fortuna, giovedì non era a bordo

 

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«Ma non mi sono meravigliato - commenta amaramente - ovviamente non so quali siano state le cause di questo incendio, ma posso dire che ho passato tantissime notti chiuso in macchina nei garage di questa nave, proprio perché è fatiscente e piena di gente che bivacca». Grimaldi Lines minimizza: «La pratica di alloggiare nei garage non è assolutamente lecita, sulla base di una normativa internazionale - replica al giornale Radio Paul Kyprianou delle relazioni esterne di Grimaldi Lines - noi ci atteniamo alla norma e abbiamo delle ronde apposite: membri dell'equipaggio che controllano. Può essere che ci siano dei camionisti che non seguono le indicazioni. Trovo grave che si sia acceso un fuoco a bordo, noi siamo l'unica compagnia su questa tratta che ha viet

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