Gianni Santucci per il ''Corriere della Sera''
È accaduto una notte prima della vigilia dell' ultimo Natale, fine dicembre 2018, eppure la ragazza è ancora talmente sotto choc che proprio questa sua situazione psicologica è alla base della tenuta stagna con la quale gli inquirenti proteggono i contorni della vicenda, anche adesso che hanno arrestato i quattro presunti responsabili: tutti italiani, il più giovane ha 20 anni, il maggiore 29, tutti che avevano bevuto, tutti che avevano consumato droga. Sola in loro compagnia dopo un aggancio sui social, nel giro di qualche ora la ragazza è entrata in crisi. E in quel momento di difficoltà ha subìto una violenza che, ove mai si potesse stilare una classifica di gravità degli abusi sessuali, per le modalità si collocherebbe ai vertici. E paradossalmente ne sarebbe rimasta una prova proprio grazie agli aggressori, cioè sul cellulare di uno dei quattro ragazzi che ha girato un filmato dello stupro.
Sono passati poco più di tre mesi da quella notte, durante i quali con ritmi di lavoro serrati i poliziotti hanno raccolto gli indizi e i riscontri in un' indagine delicata e complessa, conclusa nella prima mattinata di due giorni fa con quattro ordini di arresto. Gli uomini, adesso in custodia cautelare in carcere, quasi tutti vivevano in un Comune del primo hinterland di Milano, nella stessa zona dell' aggressione.
Non lo si indicherà qui, né si diffonderà alcun particolare che anche indirettamente possa identificare la vittima.
Gli stessi magistrati del V dipartimento della Procura di Milano, coordinati dal procuratore aggiunto Letizia Mannella, così come i poliziotti della IV sezione della Squadra mobile della Questura (guidati da Lorenzo Bucossi), hanno lavorato nella riservatezza più assoluta proprio in considerazione della particolare prostrazione della vittima.
La prima traccia di questa storia illumina la fase antecedente la violenza, ed è il momento in cui la ragazza entra in contatto con uno dei quattro, una conoscenza sui social : ma chi indaga sui reati sessuali, e si trova dunque di continuo di fronte alle insidie di questi legami, insiste sulla necessità di fare attenzione e nutrire una forma di diffidenza che permetta di prevenire ed evitare situazioni di pericolo. L' indagine sullo «stupro di Natale» ha poi raccolto testimonianze, analisi mediche e riscontri sui telefoni, che ora inducono gli inquirenti a ritenere fondati gli elementi sui quattro arrestati.