TEHERAN AGITA LE ACQUE – L’IRAN MINACCIA DI “CHIUDERE IL MEDITERRANEO SE DOVESSERO CONTINUARE I CRIMINI CONTRO LA POPOLAZIONE PALESTINESE” – IL BRACCIO ARMATO DEGLI AYATOLLAH SONO I MILIZIANI YEMENITI HOUTHI, I CUI ATTACCHI CONTRO LE NAVI NEL MAR ROSSO STANNO GIÀ PARALIZZANDO IL TRAFFICO MARITTIMO TRA LO STRETTO DI BAB AL MANDAB E IL CANALE DI SUEZ – E NELL'OCEANO INDIANO È STATA ASSALTATA UNA PETROLIERA COLLEGATA A UNA SOCIETÀ ISRAELIANA. TUTTI GLI INDIZI PORTANO A TEHERAN…

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1 – L’IRAN MINACCIA IL MEDITERRANEO

Estratto dell’articolo di Lorenzo Cremonesi per il “Corriere della Sera”

 

ayatollah khamenei ayatollah khamenei

L’Iran minaccia di «chiudere il Mediterraneo»: vuota propaganda o pericolo concreto? Nonostante le vacanze natalizie, i responsabili dei governi europei (non escluso quello italiano) sono chiamati a valutare le grida di guerra che arrivano da Teheran e mettono a rischio interessi fondamentali.

 

«Gli Stati Uniti e i loro alleati dovranno attendersi presto la chiusura del Mediterraneo e dello Stretto di Gibilterra se dovessero continuare i crimini contro la popolazione palestinese nella Striscia di Gaza», dichiara Mohammed Reza Naqdi, un generale del Corpo dei Guardiani della Rivoluzione islamica (noti come Pasdaran), all’agenzia stampa Tasnim .

 

A suo dire, dopo gli attacchi della milizia yemenita filoiraniana Houthi contro le navi nel Mar Rosso, che stanno già paralizzando il traffico marittimo tra lo stretto di Bab al Mandab e il Canale di Suez, il prossimo passo potrebbe vedere il pieno coinvolgimento del Mare Nostrum. Dichiarazioni che sono evidentemente mirate a rispondere alla mossa americana il 19 dicembre di creare una forza navale internazionale per pattugliare Mar Rosso e Golfo di Aden contro ogni pericolo alla navigazione.

 

houthi houthi

La Casa Bianca, nel frattempo, rende note alcune informazioni fornite dall’intelligence per cui l’Iran avrebbe fornito droni, missili e informazioni tattiche agli Houthi, che nelle ultime settimane avrebbero permesso oltre 100 attacchi contro 10 cargo nel Mar Rosso.

 

Da Teheran replicano che gli Houthi «agiscono in modo totalmente indipendente». Anche l’attacco contro una petroliera collegata a una società israeliana nell’Oceano indiano potrebbe avere il marchio iraniano. La nave ha preso fuoco a 200 miglia dalla costa indiana (l’incendio è stato subito spento), dove i razzi degli Houthi non riescono ad arrivare.

 

attacco di un drone degli houthi nel mar rosso attacco di un drone degli houthi nel mar rosso

Nonostante l’inasprirsi della retorica bellica, gli Stati Uniti continuano a premere su Israele per evitare che gli attriti con la milizia filoiraniana dell’Hezbollah libanese sfocino in guerra aperta. Il Wall Street Journal segnala che Joe Biden intervenne con una telefonata a Benjamin Netanyahu per convincerlo a non lanciare un attacco preventivo.

 

Era l’11 di ottobre, quattro giorni dopo il terrificante pogrom sferrato da Hamas contro gli insediamenti e le postazioni militari israeliani attorno alla Striscia di Gaza, sembra che i caccia israeliani siano stati fermati dopo il decollo, mentre stavano per bombardare le basi di Hezbollah. Gerusalemme smentisce.

 

[…]

 

2 – ATTACCO A UNA PETROLIERA NELL’OCEANO INDIANO, L’OMBRA DELL’IRAN.

Estratto dell’articolo di Guido Olimpio per www.corriere.it

 

attacco a una petroliera nell oceano indiano attacco a una petroliera nell oceano indiano

L’obiettivo, consueto: una petroliera collegata a società israeliana. L’arma, consueta: un drone esplosivo. L’area: circa 200 miglia a sud ovest di Veraval, India. Diverse ore dopo un altro probabile attacco in Mar Rosso da parte degli Houti, a circa 45 miglia da Saleef, Yemen. Episodi lungo rotte commerciali importanti, tensioni dove si inserisce la minaccia verbale di Teheran di «bloccare» il Mediterraneo. Ripartiamo dal primo «fuoco».

 

La Chem Pluto è partita con un carico di greggio dal porto saudita Jubail ed era diretta verso Mangalore quando è stata centrata da un ordigno volante che ha innescato un incendio a bordo. I marinai sono riusciti comunque a contrastarlo mentre un’unità della Guardia costiera indiana è intervenuta per offrire assistenza.

 

[…] Gli ultimi attacchi hanno riguardato lo stretto di Bab el Mandeb, azioni condotte dagli Houthi, il movimento filoiraniano che controlla una parte dello Yemen. Navi prese di mira perché dirette in Israele o di proprietà israeliana, campagna di aggressione scatenata dalla milizia in appoggio ad Hamas sotto assedio a Gaza.

 

attacco a una petroliera nell oceano indiano attacco a una petroliera nell oceano indiano

La petroliera, però, è stata sorpresa molto più a oriente, probabilmente oltre il limito operativo dei droni utilizzati dai militanti sciiti, mezzi forniti in modo ampio da Teheran. Un particolare che porta a considerare alcune ipotesi: i combattenti hanno allungato il tiro grazie al supporto del «protettore»; il drone è stato lanciato da un «vascello-madre» o da una postazione terrestre; più probabile che l’incursione sia partita dal territorio iraniano, parte del duello con lo Stato ebraico.

 

[…]

 

attacco di miliziani houthi a nave mercantile attacco di miliziani houthi a nave mercantile

Venerdì Washington ha rilanciato le accuse contro l’Iran sostenendo che i militanti yemeniti sono assistiti in modo diretto dai pasdaran: intelligence, aiuto tecnico, informazioni fondamentali per poter colpire le navi in transito. Gli Houthi da soli — è la tesi americana — non potrebbero farlo, anche se dispongono di esperienza e di un vasto arsenale; serve un contributo e gli ayatollah lo hanno offerto.

 

E quasi a voler confermare il proprio ruolo ecco le dichiarazioni del comandante della Marina dei pasdaran, Mohammed Naqdi: l’alto ufficiale non ha escluso «la chiusura del Mediterraneo, dello Stretto di Gibilterra e di altre vie d’acqua» nel caso gli Stati Uniti continuino con i «crimini» a Gaza.

MISSILE DEI RIBELLI HOUTHI - YEMEN MISSILE DEI RIBELLI HOUTHI - YEMEN

 

In quale modo è tutto da vedere, Teheran non ha un dispositivo aeronavale strategico per poter operare così distante. La sortita risuona come propaganda, a meno che i mullah non pensino a qualche provocazione dimostrativa. Nel suo intervento Naghdi ha evocato la reazione di «gruppi della resistenza», citando l’Hezbollah libanese, le milizie irachene e naturalmente gli Houthi.

houthi houthi MISSILI DEI RIBELLI HOUTHI - YEMEN MISSILI DEI RIBELLI HOUTHI - YEMEN mappa del commercio di gas e petrolio per il mar rosso mappa del commercio di gas e petrolio per il mar rosso

 

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