Attilio Iannuzzo per www.ilmessaggero.it
Accade nel quartiere storico di Forcella a Napoli. Una intera famiglia sfrattata per il sopruso del vicino, il quale, uscito da poco dal carcere, ha pensato di sfondare un tramezzo e di impossessarsi di un'ala della casa dei malcapitati accanto con annesso terrazzino.
"Non credevamo ai nostri occhi - ha dichiarato Umberto Liberti, l'architetto vittima del sopruso - ma tornati a casa, abbiamo ritrovato parte della nostra casa occupata; Tra l'altro, il cancelletto del terrazzino fungeva da ingresso al nostro appartamento,e non siamo potuti entrare più a casa".
Da circa un mese Umberto è costretto a vivere con la madre a casa di un amico alla palazzina a fianco.
"La nostra fortuna - aggiunge Umberto - è stata la generosità e disponibilità di un mio amico che ha ospitato me e mia madre a casa sua; per ora restiamo in attesa del giudizio del Magistrato, ma i tempi sono lunghi e noi abbiamo necessità di tornare a casa, questa vicenda è stata per noi un fulmine a ciel sereno".
Liberti ha fatto regolare denuncia al Commissariato Decumani due mesi fa, che per competenza territoriale è stata inviata al Commissariato Vicaria. Con il suo avvocato penalista, Gianluca Esposito, la pratica è stata inviata alla Procura di Napoli, ora è nelle mani del giudice Rivellese. La settimana prossima verrà effettuata un'integrazione di denuncia in Procura. La madre di Liberti è 84enne e disabile, ha una malattia rara agli occhi.