N.F. per “il Mattino”
Bustine di cocaina, bilancino di precisione, soldi. Tutto quello che solitamente viene trovato in una casa trasformata in piazza di spaccio. Ma nell' abitazione di Francesco Turo, in un edificio al quinto piano in via Spanò, le forze dell' ordine hanno scoperto anche altro: c' era, in un elenco di 11 punti, la ricetta per tagliare la cocaina. Un foglio di istruzioni che spiegava nel dettaglio come trattare, con che strumenti e con quali sostanze, un chilo di stupefacenti per ricavarne tre, anche cinque.
Per massimizzare i guadagni, vendendo un prodotto che è formato da una piccola percentuale di cocaina e per il resto da sostanze da taglio. Perché la cocaina, quando vengono effettuati i rifornimenti, viene trasportata nella sua forma pura, pressata, allo stato solido. Le dosi vengono confezionate poco prima della vendita, in locali appositi o anche direttamente in quelli dove poi arrivano i clienti.
In questo modo se ne riescono a spostare quantitativi più grandi e non ci sono i rischi di una lavorazione centralizzata: si evita di creare un andirivieni che potrebbe insospettire vicino a un magazzino di stoccaggio. La piazza di spaccio gestita da Turo, 32 anni, pregiudicato e sottoposto agli arresti domiciliari, era probabilmente una di quelle avanzate, dove lavorava non solo chi aveva il compito di riempire le bustine ma anche chi si occupava della preparazione della droga.
Gli agenti del commissariato Secondigliano della Polizia di Stato, guidati dal vice questore Giovanni De Stefano, sono arrivati all' abitazione del giovane pusher indagando sul traffico di droga nella zona sotto l' influenza criminale del clan della Vanella Grassi. L' irruzione è arrivata dopo un servizio di controllo mirato. Quando gli agenti hanno bussato all' uscio, Turo si è disfatto degli stupefacenti che aveva in casa.
Ha infilato tutto in una busta e l'ha lanciata dal balcone ma il suo gesto è stato notato dagli altri poliziotti che, dalla strada, tenevano d' occhio l' edificio proprio nell' evenienza che capitasse qualcosa del genere.
La busta è stata subito recuperata: dentro c' erano otto dosi di droga pronte per la vendita, un bilancino di precisione e un panetto di cocaina pura in stato solido dal quale sarebbe stato ricavato un centinaio di altre dosi. Durante la perquisizione domiciliare sono stati trovati, e sequestrati, 3300 euro in banconote di vario taglio, per gli investigatori l' incasso della piazza di spaccio. E, esaminando il resto della casa, i poliziotti hanno trovato anche la ricetta.
Era stata appuntata a mano su un foglio, divisa in 11 punti, e spiegava passo passo la tecnica da utilizzare per preparare la cocaina, comprese le quantità di stupefacente e la proporzione con le sostanze da taglio, per ricavare le dosi da vendere partendo da quella pura. Il giovane spacciatore, arrestato con l' accusa di detenzione e spaccio e che stava scontando una pena per lo stesso reato, è stato accompagnato dopo le formalità di rito nella casa circondariale di Poggioreale.