Diodato Pirone per “il Messaggero”
RUGGERO RAZZA NELLO MUSUMECI – SICILIA ZONA GIALLA MEME
Sono pessimi i dati con i quali la Sicilia si presenta all'appuntamento con la zona gialla che scatta da oggi. Ieri l'Isola ha registrato 1.369 contagi sui 5.959 segnalati in tutt' Italia. Questo significa che il 23% di tutti i nuovi contagi della penisola sono concentrati oltre lo Stretto dove però risiedono solo l'8,2% degli italiani.
Ancora: per ogni 100.000 abitanti ieri la Sicilia ha registrato 28 nuovi casi contro i 10 della media nazionale. E infine: ben il 10,1% dei tamponi effettuati sull'isola sono risultati positivi contro la media italiana del 2,7%.
Quest' ultimo dato è particolarmente preoccupante perché in Sicilia si fanno relativamente pochi tamponi e questo vuol dire che probabilmente la circolazione del virus è molto più alta di quanto emerga ufficialmente .
UN COLOSSALE FOCOLAIO
A dar retta agli addetti ai lavori la Sicilia somiglia maledettamente ad un gigantesco focolaio di 4,9 milioni di persone sedute su un vulcano. Basta vedere i disastrosi dati delle vaccinazioni. Nell'ultima settimana effettivamente sono salite di un 10% circa rispetto alla settimana di Ferragosto dove erano scese sotto la misera quota di 20.000 al giorno.
Ma il leggero miglioramento per ora non sembra sufficiente a recuperare il grosso ritardo accumulato nei mesi scorsi. A ieri i siciliani con oltre 12 anni non vaccinati erano circa 1,6 milioni. In Campania, tanto per avere un termine di confronto, con 1 milione di abitanti in più i non vaccinati sono 1,3 milioni. I risultati della tiepidezza dei siciliani verso il vaccino e della facilità di diffusione della variante Delta sono micidiale.
Nella scorsa settimana la media dei decessi da Covid per milione di abitanti è stata di 18 in Sicilia contro i 4 della media nazionale. Questo significa che in Sicilia il Sars coV-2 uccide quattro volte di più rispetto alle altre Regioni. La Regione Siciliana è perfettamente consapevole della gravità della situazione.
Da tempo il presidente Nello Musumeci lancia appelli ai concittadini affinché corrano agli hub vaccinali. La settimana scorsa ha anche imposto la mascherina obbligatoria all'aperto in 53 Comuni (alcuni di gran peso come Gela) e ne ha spediti altri due direttamente in zona arancione chiudendo bar e ristoranti. Per gli addetti ai lavori si tratta di misure leggere ma obiettivamente sarebbe stato difficile far accettare non solo agli operatori ma anche alla popolazione un blocco della stagione turistica prima della fine di agosto.
Adesso però il quadro cambia radicalmente. Giovedì 16 settembre nell'isola riaprono le scuole in presenza. Inevitabilmente la circolazione del virus aumenterà. Anche perché a ieri risultavano vaccinati solo 200.000 dei 400.000 ragazzi fra 12 e 19 anni, il 50% contro la media nazionale del 45% e il 35% della Sardegna. Da oggi, con la zona gialla, i siciliani dovranno portare la mascherina all'aperto, al ristorante dovranno mangiare non in più di 4 per tavolo, gli eventi sportivi avranno meno spettatori. Fra gli immunologi nessuno crede che queste misure da giallo sbiadito saranno efficaci. Tutti dicono a mezza voce che se i ritmi della vaccinazione non dovessero decollare l'arancione è già scritto nel destino dell'Isola. Dove, intanto, il virus la fa da padrone.
vaccini in sicilia turisti 8 turisti palermo 9 vaccinazione sicilia nello musumeci si vaccina turisti palermo 2