VATICANO, TUTTI CONTRO TUTTI - RENÉ BRUELHART IL PRESIDENTE DELL'AIF, L'AUTHORITY DI VIGILANZA FINANZIARIA DELLA SANTA SEDE, SCENDE IN CAMPO PER DELEGITTIMARE LA MAGISTRATURA VATICANA CHE, IL PRIMO OTTOBRE, AVEVA AUTORIZZATO LA GENDARMERIA A PORTARE A TERMINE UNA PERQUISIZIONE CONTRO CINQUE FUNZIONARI, QUATTRO DEI QUALI APPARTENENTI ALLA SEGRETERIA DI STATO E UNO ALL'AIF, IL DIRETTORE TOMMASO DI RUZZA…

-

Condividi questo articolo


Franca Giansoldati per “il Messaggero”

 

RENE BRUELHART RENE BRUELHART

Sembra quasi una serie tv prodotta da Netflix. Potrebbe persino intitolarsi Vaticlash, lo scontro all'ombra del Cupolone, visto che tutti ormai sono contro tutti. Proprio ieri il sequel si è arricchito di una nuova, inedita, puntata. Il presidente dell'Aif, l'Authority di vigilanza finanziaria che ha rapporti con Moneyval, è sceso in campo con tutto il suo peso per delegittimare la magistratura vaticana che, il primo ottobre, aveva autorizzato la gendarmeria a portare a termine una ruvida perquisizione contro cinque funzionari, quattro dei quali appartenenti alla Segreteria di Stato e uno all'Aif, il direttore Tommaso Di Ruzza.

carlino di ruzza mauriello tirabassi sansone indagati in vaticano carlino di ruzza mauriello tirabassi sansone indagati in vaticano

 

La guerra con lo Ior si è arricchito così di un ulteriore tassello. Tutto ha avuto inizio a luglio con la denuncia presentata dalla banca vaticana per presunte attività finanziarie illecite da parte della Segreteria di Stato. I magistrati hanno svolto indagini e il primo ottobre hanno emesso un decreto di perquisizione del quale nemmeno il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin conosceva l'esistenza.

 

TOMMASO DI RUZZA jpeg TOMMASO DI RUZZA jpeg

La perquisizione è avvenuta sotto gli occhi allibiti di tutti i dipendenti, visto che nessuno aveva mai osato profanare il sancta sanctorum del potere assoluto del Papa. I cinque funzionari che ad oggi non risultano nemmeno indagati sono stati sospesi dallo stipendio, dalle funzioni e a loro è stato interdetto l'ingresso dello Stato.

 

La scorsa settimana l'ex capo della gendarmeria Domenico Giani è stato costretto a dimettersi per una foto segnaletica dei cinque funzionari e per avere portato a termine il compito con modi talmente spicci da costringere a togliersi le scarpe l'unica donna, ancora sotto choc, sospettata di nascondere una pen-drive nei tacchi.

RENE BRUELHART RENE BRUELHART

 

Il garbuglio nato per un puntiglio dello Ior di non concedere un prestito necessario ad estinguere un mutuo oneroso su un edificio a Londra comprato dalla Segreteria di Stato negli anni scorsi, è destinato a non sciogliersi facilmente, visto che da Strasburgo, dove ha sede Moneyval, c'è parecchia preoccupazione.

carlino di ruzza mauriello tirabassi sansone indagati in vaticano carlino di ruzza mauriello tirabassi sansone indagati in vaticano

 

Chissà se al comitato del Consiglio d'Europa che valuta i sistemi antiriciclaggio degli Stati (ed è molto attento alla autonomia delle authority) basterà il comunicato emesso dal presidente dell'Aif, Bruelhart che ieri pomeriggio ha ribadito che è sempre stato tutto regolare. Informa anche di avere svolto una indagine interna parallela dalla quale è risultato che Di Ruzza ha fatto solo il suo mestiere. Come dire che non crede alla indagine della magistratura. Praticamente una dichiarazione di guerra, nel silenzio assordante (almeno per il momento) di tutti gli altri organi dello Stato pontificio.

cardinale pietro parolin cardinale pietro parolin

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….