VERGOGNE ROMANE - I LAVORI DI RESTAURO DEL MAUSOLEO DI AUGUSTO DOVEVANO INIZIARE A GENNAIO 2016 MA È ARRIVATO LO STOP: LE OFFERTE SONO TROPPO BASSE - ORA LA PROCEDURA SI ALLUNGHERÀ DI ALMENO SEI MESI SENZA CONTARE GLI EVENTUALI RICORSI SUCCESSIVI (CIAO CORE!)

Nella gara per il Mausoleo di Augusto un’impresa è arrivata a proporre un ribasso del 69% (quando la base d’asta era di circa 2 milioni e mezzo di euro) - E molte altre hanno sforato quella soglia. La cosa che ha più stupito i tecnici, infatti, è che il numero delle proposte potenzialmente anomale sia stato così alto: un quarto di quelle totali… -

Condividi questo articolo


Sara Grattoggi per “la Repubblica - Roma

 

mausoleo di augusto roma mausoleo di augusto roma

Sembrava finalmente fatta, lo scorso ottobre, quando dopo anni di annunci si era aperta la gara per la prima tranche di lavori al Mausoleo di Augusto. Forte dei sei milioni di euro messi a disposizione dalla Fondazione Telecom — in aggiunta ai 4,2 milioni di fondi comunali e statali già stanziati —, il Campidoglio aveva annunciato l’inizio del cantiere di restauro per «gennaio 2016» e l’apertura al pubblico dopo poco più di un anno, «nel marzo 2017».

 

Ma un nuovo “ostacolo” fa slittare ora a data da destinarsi l’avvio dei lavori, per un restauro che ha già mancato clamorosamente — nonostante le promesse — l’atteso appuntamento con le celebrazioni del bimillenario della morte di Augusto, nell’agosto del 2014.

 

mausoleo di augusto roma mausoleo di augusto roma

Quando a fine dicembre si sono aperte le buste, infatti, «ci si è resi conto che, su un centinaio di offerte arrivate, ben 25 presentavano ribassi eccessivi, potenzialmente anomali », spiega Porfirio Ottolini, direttore tecnico della sovrintendenza capitolina. La gara era al massimo ribasso. Ma è la legge – precisa Ottolini – a fissare comunque una “soglia di anomalia”, che corrisponde in questo caso a un ribasso del 42 percento.

 

Nella gara per il Mausoleo di Augusto, invece, un’impresa è addirittura arrivata a proporre un ribasso del 69 percento (quando la base d’asta era di circa 2 milioni e mezzo di euro). E molte altre hanno sforato quella soglia. La cosa che ha più stupito i tecnici, infatti, è che il numero delle proposte potenzialmente anomale sia stato così alto: un quarto di quelle totali.

 

Per questo, spiega la sovrintendenza capitolina, «dobbiamo ora istituire una commissione per valutare queste offerte e, eventualmente, rigettarle, secondo quanto previsto dal dpr 207/2010».

mausoleo di augusto roma mausoleo di augusto roma

 

Il dubbio (o, meglio, il timore) è che con un risparmio tale ne possa risentire la qualità dell’intervento. Anche perché in restauri del genere il costo della manodopera è rilevante. In questo senso, l’ulteriore verifica (alle aziende saranno richiesti ora giustificativi e analisi dei costi e dei prezzi) vuole tutelare, prima di tutto, il monumento. E garantire che il restauro sia fatto a regola d’arte. Ma la procedura, è innegabile, si allungherà. Probabilmente di mesi. Senza contare gli eventuali ricorsi successivi.

 

Se, insomma, a dieci anni dal progetto dell’architetto Francesco Cellini, si avvicina l’inizio dei lavori in piazza Augusto Imperatore (la gara dovrebbe essere aggiudicata a breve e il cantiere, salvo imprevisti, comincerà fra aprile e maggio), per il sepolcro del primo imperatore – il più grande, circolare, che si conosca, con i suoi 87 metri di diametro – gli anni del degrado e dell’abbandono, continuano, nell’ottantesimo anniversario della sua chiusura al pubblico. In una “maledizione” già evocata il 19 agosto 2014 quando, proprio nel giorno del bimillenario e delle visite guidate straordinarie al Mausoleo che ne avrebbero dovuto ricordare i fasti, una conduttura dell’acqua si ruppe e allagò il fossato intorno al monumento, portando tristemente a galla, davanti agli occhi del mondo, erbacce e rifiuti nel cuore della Storia.

mausoleo di augusto roma mausoleo di augusto roma

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….