medico paziente

LA VERITA’, VI PREGO, SULLA MALATTIA - MELANIA RIZZOLI E IL DILEMMA DEL MEDICO: MENTIRE O MENO AL PAZIENTE IN CASO DI DIAGNOSI INFAUSTE – COSA DICE LA CONVENZIONE DEI DIRITTI DELL’UOMO: “OGNI PERSONA HA DIRITTO DI CONOSCERE OGNI INFORMAZIONE RACCOLTA SULLE PROPRIA SALUTE. TUTTAVIA, LA VOLONTÀ DI UNA PERSONA DI NON ESSERE INFORMATA DEVE ESSERE RISPETTATA”

Melania Rizzoli per “Libero quotidiano”

 

medico paziente

Si deve sempre dire la verità sulla malattia, anche quando può causare ai pazienti dei danni emotivi, psicologici o fisici potenzialmente gravi e irreversibili? O esistono casi in cui è eticamente lecito mentire o nascondere diagnosi pesanti e prognosi infauste a malati gravi per il loro stesso bene?

 

L' etica del dire la verità in medicina rappresenta ancora oggi un problema centrale, e i dilemmi morali che insorgono nella coscienza di un medico durante la pratica clinica quotidiana confliggono spesso con i principi della deontologia e del segreto professionale. Ogni giorno le decisioni che i sanitari prendono rispetto alle questioni morali che riguardano il rivelare diagnosi di mali incurabili, hanno conseguenze dirette per il futuro di milioni di persone, perché il venire a conoscenza di esami istologici maligni cambia la vita di chiunque si ritrovi tra le mani quel referto certificato.

 

medico paziente

Addolcire la gravità di una patologia, però, significa spesso indurre il malato a rifiutare le cure pesanti ma necessarie per tentare di debellarla, di arrestarla o al limite di cronicizzarla. Ma anche rivelarne l' inesorabile decorso può produrre un rifiuto totale della terapia, la quale, a suo avviso, prolungherebbe le sofferenze senza cambiare comunque l' esito finale, cosa che spesso spinge alla ricerca di alternative più o meno tragiche.

 

Il momento più difficile tra un medico e il suo paziente, infatti, non riguarda tanto la comunicazione della diagnosi o la prognosi, quanto invece la dolorosa esperienza della modalità in cui rivelare una cosa negativa, di apprenderla e di fare i conti con la verità, perché in ambito clinico l' esperienza della verità può essere difficile e penosa anche per chi quella verità deve comunicarla nuda e cruda. Ogni operatori sanitario percepisce immediatamente se il paziente vuole conoscere effettivamente il suo stato di salute o se non vuole sapere, se ha paura e ne è terrorizzato, e spesso è possibile prevedere le reazioni emotive e psicologiche che determineranno l' accettazione o meno di quella inesorabile verità.

melania rizzoli

 

 

TERMINI NETTI Noi medici siamo obbligati per legge a dire sempre la verità, e se il malato ce la chiede non possiamo essere né mendaci né reticenti, poiché se egli viene a sapere in altro modo il suo reale stato di salute, può rivalersi su di noi per essere stato ingannato o non informato a dovere. Tuttavia c' è modo e modo per rivelare una diagnosi infausta con termini netti, perché sarà anche deontologicamente corretto ma spesso non è umano, e può avere conseguenze non prevedibili.

medico paziente

 

Nell' eterna lotta tra medici e malattie oggi è ancora molto diffusa la prassi di "manipolare" in qualche modo la verità, specialmente quando la prognosi è grave e quando il paziente manifesta serie difficoltà ad accoglierla, facendo temere reazioni inconsuete o ripercussioni negative sul processo terapeutico. Il comportamento da assumere in questi casi infatti è complesso, perché coinvolge aspetti di carattere medico, psicologico, giuridico ed etico, ma è soprattutto sul piano morale e di coscienza che possono sorgere nello specialista interrogativi conflittuali su come si configura la menzogna in tale contesto, non potendo evitare di assumersi la responsabilità di una giusta comunicazione della verità al paziente che a lui si è affidato, che è sofferente e che a lui si è rivolto in una situazione di crisi, di fragilità e di malattia.

 

relazione tra medico e paziente

La Convenzione sui diritti dell' uomo e la biomedica del Consiglio d' Europa afferma all' art 10: «Ogni persona ha diritto di conoscere ogni informazione raccolta sulle propria salute. Tuttavia, la volontà di una persona di non essere informata deve essere rispettata». In molti casi clinici, però, il problema non può esaurirsi in semplici termini di "diritto o dovere", perché ogni medico si ritrovava quotidianamente a dover affrontare con coscienza e dignità professionale la sua relazione col paziente, ricordando sempre il principio classico "primum non nocere", capire fino a che punto il suo assistito sia in grado di sopportare quella verità e con quale gradualità si possa arrivare a farla accettare, affrontare e tentare di combattere.

 

 

paziente si arrabbia con medico

MASSIMA PRUDENZA Il fondamento del Consenso Informato impone «l' obbligo di una completa, esauriente e comprensibile informazione data dal medico al suo assistito, da cui poi conseguono tutte le altre decisioni», ma spesso sono i familiari, riferendo una particolare fragilità del congiunto, a chiedere che il paziente non venga informato, e altrettanto spesso è lui stesso, pur conscio dei propri disturbi, che assume una tendenza a negarli, ostentando un atteggiamento di rifiuto. Non essendo opportuno stabilire condotte stereotipate, e nonostante il dovere morale della verità, è necessario usare sempre la massima prudenza, e anche in coloro che vogliono sapere è obbligatorio suscitare l' elaborazione della speranza di vita, alleata preziosa di sostegno e mediazione del "dopo comunicazione" delle prognosi negativa.

 

medico paziente1

Chiunque di voi pensi di voler conoscere nel dettaglio tutto sul suo reale stato di salute, rifletta sul fatto che la certezza di voler apprendere tutta la verità è una sicurezza che si esprime da sani, quando si è esenti da malattie, e non giudichi o incolpi di debolezza o mancanza di coraggio coloro che non vogliono sapere: quando ci si ammala seriamente si diventa fragili psicologicamente, si ha paura di avere i giorni contati, si cercano vie di fuga o ci si rifugia nella fede e nella speranza, quella che nessun medico al mondo deve spegnere, anche di fronte a una diagnosi evidente e maligna e ad una prognosi inesorabilmente infausta.

MEDICO PAZIENTEun buon rapporto tra medico e pazienteMEDICO PAZIENTE

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni economia recessione

DAGOREPORT – ASPETTANDO L'OPPOSIZIONE DE' NOANTRI (CIAO CORE!), VUOI VEDERE CHE LA PRIMA BOTTA DURISSIMA AL GOVERNO MELONI ARRIVERA' DOMANI, QUANDO L'ECONOMIA ITALIANA SARÀ FATTA A PEZZI DAI DAZI DI TRUMP? - QUALCUNO HA NOTIZIE DEL FAMOSO VIAGGIO DELLA DUCETTA A WASHINGTON PER FAR CAMBIARE IDEA AL TRUMPONE? SAPETE DOVE E' FINITA LA “MERAVIGLIOSA GIORGIA” (COPY TRUMP), "PONTE" TRA USA E UE? SI E' DOVUTA ACCONTENTARE DI ANDARE DA CALENDA! E GLI ELETTORI INIZIANO AD ACCORGERSI DEL BLUFF DA “CAMALEONTE” DELLA PREMIER: FRATELLI D’ITALIA È SCESO AL 26,6%, E IL GRADIMENTO PER LA STATISTA FROM GARBATELLA È CROLLATO AI MINIMI DAL 2022 – IL PNRR A RISCHIO E LA PREOCCUPAZIONE DEL MONDO ECONOMICO-FINANZIARIO ITALIANO...

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….