VERONICA AMISTADI HA LASCIATO UN BIGLIETTO IN AUTO PRIMA DI GETTARSI DAL PONTE COL FIGLIO DI 3 ANNI – LA 45ENNE HA SCRITTO ALCUNE FRASI SULLA DIFFICILE RELAZIONE CON L’EX COMPAGNO, CHE ORA HA UNA NUOVA FIDANZATA: “NON CE LA FACCIO PIÙ A VIVERE COSÌ”, “RISCHIO DI RIMANERE ESCLUSA DALLA VITA DEL MIO BAMBINO” – SUL TAVOLO DI CASA, A TRENTO, HA LASCIATO TRE FOTO DI LEI INSIEME AL FIGLIO E LA PASSWORD DEL SUO COMPUTER. AVREBBE ANCHE INVIATO UNA LUNGA MAIL A UN QUOTIDIANO LOCALE – LA PROCURA INDAGA PER ISTIGAZIONE AL SUICIDIO...

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Estratto dell'articolo di Dafne Roat e Marzia Zamattio per https://corrieredeltrentino.corriere.it/

 

veronica amistadi veronica amistadi

Tre fotografie appoggiate al tavolo, accanto alla password del computer. Immagini di lei, del piccolo Riccardo, di mamma e figlio insieme, scattate poche ore prima della tragedia raccontano più delle parole. […]

 

Il biglietto lasciato in auto che accenna alla relazione complicata con l’ex compagno con il quale si era lasciata dallo scorso settembre e la lettera inviata a un quotidiano, per i familiari e gli amici di Veronica Amistadi non sono sufficienti a spiegare quel volo di novanta metri dal ponte di Mostizzolo, nel torrente Noce con il figlioletto di soli quattro anni tra le braccia. L’ultimo viaggio, non senza Riccardo. «La cosa più preziosa che ho», aveva scritto su un’agendina fitta di appunti e pensieri.

 

È difficile anche solo immaginare la tempesta di emozioni che si agitava in lei e la lucida disperazione che l’ha spinta sabato sera a salire in auto e guidare fino al ponte di Mostizzolo, lasciare la sua Volkswagen Touran a lato della strada con le chiavi inserite nel cruscotto e le quattro frecce accese, e avviarsi verso quel ponte tristemente noto in valle per i suicidi. Il parapetto alto un metro e mezzo e il salto nel vuoto di decine di metri.

 

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All’interno della macchina è stato trovato uno dei biglietti scritti dalla manager di 41 anni, originaria di Roncone, ma residente a Trento, trovata senza vita insieme al figlio a poca distanza dal greto del torrente.

 

[…] Il pm di turno Davide Ognibene ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio a carico di ignoti, un atto dovuto per cercare di far luce sulla terribile tragedia e permette agli inquirenti di effettuare gli approfondimenti necessari e le analisi sul computer e il telefono di Veronica. Si cerca di capire cosa abbia spinto la donna, una manager affermata e molto impegnata, lavorava per un’azienda farmaceutica, al gesto estremo e a decidere di portare con sé il piccolo Riccardo.

RICERCHE NEL TORRENTE SOTTO IL PONTE DI MOSTIZZOLO A TRENTO RICERCHE NEL TORRENTE SOTTO IL PONTE DI MOSTIZZOLO A TRENTO

 

Un piano che forse meditava da qualche giorno. È quanto stanno cercando di capire i carabinieri che hanno analizzato le telecamere lungo il tragitto da Trento fino al viadotto. Venerdì l’auto della donna era stata immortalata proprio nei pressi del ponte di Mostizzolo. Nel biglietto trovato nella macchina ci sono frasi scritte e poi cancellate che accennano alla difficile relazione con l’ex compagno, all’amore per il figlio, alla disperazione della donna che sembra non si sentisse più stimata. «Non ce la faccio più a vivere così».

 

[…]

 

veronica amistadi veronica amistadi

Veronica, era rimasta a vivere nel capoluogo anche dopo la separazione con l’ex convivente e aveva sempre cercato di mantenere un buon rapporto con lui anche dopo la fine della relazione per amore del piccolo Riccardo. Desiderava che la separazione fosse il meno dolorosa possibile per il suo bimbo. I rapporti erano cordiali e il piccolo trascorreva del tempo con entrambi i genitori.

 

[…]  Secondo gli investigatori Veronica aveva probabilmente maturato nel tempo un forte disagio che, però, all’esterno non è mai trapelato, neppure dall’ultima telefonata fatta alla sorella verso le 22.30 poco più di due ore prima della triste tragedia. Aveva raccontato della nuova vita dell’ex compagno e dei suoi sentimenti. Forse aveva paura di veder messo in discussione il suo ruolo di madre. «Così sarei stata esclusa dalla vita di mio figlio», si sarebbe confidata.

PONTE DI MOSTIZZOLO A TRENTO PONTE DI MOSTIZZOLO A TRENTO

 

Ma la sua voce era calma, tanto che poi aveva parlato della gita da fare insieme sul Garda. Nessuno poteva immaginare. Veronica sabato sera, prima salire in auto si era seduta al computer e aveva affidato a una lunga email i suoi pensieri più profondi.

 

La lettera ora sarà esaminata dai carabinieri insieme all’altra documentazione acquisita a casa della donna. Non ci sono dubbi sulla natura del gesto di Veronica ma la Procura vuole effettuare tutti gli accertamenti necessari per capire i contorni della tragedia.

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