LA VERSIONE DI MUGHINI – “DUE GIORNI FA ELENA STANCANELLI MI HA TELEFONATO PER DIRMI CHE MINA, LA SETTER INGLESE MAMMA DELLA MIA CAGNOLINA BIBI, NON C’È PIÙ - BIBI, LA PRIMA FIGLIA DELLA MIA VITA, È ARRIVATA A CASA NOSTRA QUANDO AVEVA 3 MESI, E HA UNA BELLEZZA PROFONDA, COME DI UNA CHE CONOSCEVA TUTTE LE SFUMATURE DELLA VITA E DEL SUO DOLORE”

-

Condividi questo articolo


Giampiero Mughini per Dagospia

mughini bibi mughini bibi

 

Caro Dago, una sera di sei o sette anni fa ero a casa di Elena Stancanelli e di Stefano ed era successo - cosa che non mi accade mai - che mi fossi messo a parlare di quei libri rari del Novecento italiano che amo particolarmente. Non ricordo più se stessi accennando alla prima edizione dei “Canti Orfici” di Dino Campana o anche all’edizione gobettiana degli “Ossi di seppia” di Eugenio Montale.

 

Era ospite anche lui quella sera Paolo Repetti, il diabolico capintesta della Einaudi Stile Libero, che a volo mi disse che avrebbe voluto pubblicare un libro su quell’argomento che stavo percorrendo a voce. A me sembrava, lo giuro sulla memoria di mio padre, che si trattava di un argomento che non avrebbe interessato nessuno, e dunque di un libro che non avrebbe interessato nessuno. Stavo per dire di no. Semmai mi indusse ad accettare l’atteggiamento di Mina, la setter inglese di Elena e Stefano che era accovacciata accanto a me sul divano e che io avevo continuato ad accarezzare per tutto il tempo della mia prolusione.

 

mina mina

Mina stava ascoltando attentamente, quei suoi occhi assieme spalancati sul mondo e innamorati del mondo, quel suo muso grave di saggezza canina, quella sua dolce fierezza che non aveva bisogno di parole umane per essere raccontata. Io e Michela eravamo pazzi di lei, la legittima regina della casa di Elena e Stefano. Appena loro due ci dissero che Mina era incinta, subito prenotammo una delle sue figlie.

 

All’indomani del parto accorremmo a visitare e la madre e i cuccioli. Mina era stesa su un materassino e sette diavolacci stavano lì appesi alle sue tette.  La cagna che era uscita per prima dal suo ventre, la prima edizione che Elena e Stefano contrassegnarono con un pennarello, sarebbe divenuta la prima figlia della mia vita, Bibi. Bibi, che ha adesso dieci anni, e ha lo stesso muso affabile, la stessa e misteriosa saggezza canina di Mina.

elena stancanelli elena stancanelli

 

MINA BIBI 1 MINA BIBI 1

Solo che due giorni fa, Elena mi ha telefonato per dirmi che Mina non c’è più. Aveva perso la battaglia con il tumore che durava da due anni. E la notizia era talmente straziante che a Elena non sono riuscito a dire una sola parola, e ancora adesso che vi sto scrivendo non ho la forza di chiedere a Elena come siano stati gli ultimi giorni e gli ultimi momenti di quella creatura divina a quattro zampe, di quella creatura perfetta in ogni suo gesto e sguardo. Vale difatti per lei quello che un addestratore di cani ha detto della nostra Bibi: “Un cane simile ne nasce uno ogni milione”. O forse tutti i padroni di cani reputano il proprio esattamente quell’ “uno su un milione”.

 

mughini mughini

Fin da ragazzo avevo adorato i cani e desiderato di averne uno. Solo che i primi trent’anni della mia vita romana, vissuti da singolo, erano stati talmente aspri e in salita da non poterci pensare neppure un attimo di avere un figlio a quattro zampe, esattamente come neppure un attimo avevo mai pensato di avere un figlio a due zampe.

 

Da quando in casa eravamo in due, io e Michela, la cosa diventava possibile, non ho detto facile. Ora la gentilezza, la tenerezza, la solenne educazione di Mina ci dicevano che la cosa era facile, forse necessaria. Necessario avere innanzi tutti i giorni quel muso che ti si spingeva contro, quegli occhi in attesa che chiedevano tutto perché erano pronti a dare tutto, quella coda che scattava al present’arm dopo dieci minuti che Bibi non ti vedeva.

federer federer

 

Bibi è arrivata a casa nostra quando aveva tre mesi. La prima sera la tenni accanto alla mia poltrona mentre guardavo una partita di tennis di Roger Federer. Per un po’ lei cercò di addentare la poltrona di Gaetano Pesce. Poi mai più. E adesso che ha dieci anni, somiglia ancora di più alla madre, le cui foto Elena mi ha appena mandato e quasi non riesco a guardarle. Quella sua bellezza densa e talmente profonda, come di una che conosceva tutte le sfumature della vita e del suo dolore. No, non ci riesco.

 

GIAMPIERO MUGHINI

 

giampiero mughini giampiero mughini GAETANO PESCE 1 GAETANO PESCE 1 GIAMPIERO MUGHINI GIAMPIERO MUGHINI GAETANO PESCE 4 GAETANO PESCE 4

 

MINA BIBI MINA BIBI MINA 4 MINA 4 GIAMPIERO MUGHINI CON MICHELA PANDOLFI CLINT E BIBI GIAMPIERO MUGHINI CON MICHELA PANDOLFI CLINT E BIBI GIAMPIERO MUGHINI CON MICHELA PANDOLFI CLINT E BIBI GIAMPIERO MUGHINI CON MICHELA PANDOLFI CLINT E BIBI MINA BIBI MINA BIBI MINA 3 MINA 3 MINA 5 MINA 5 MINA BIBI 1 MINA BIBI 1

GAETANO PESCE GAETANO PESCE

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….