Carlo Macrì per www.corriere.it
il tatuaggio di andrea colonnetta con il green pass
Il green pass tatuato sulla pelle per non dimenticare mai i giorni della pandemia. Andrea Colonnetta, 22 anni, di Reggio Calabria, studente di Scienze economiche spiega così la scelta: «È stato come dipingere un momento particolare della mia vita.
Ho voluto rappresentare le difficoltà del momento attraverso un tatuaggio che resterà indelebile e rappresenterà un periodo storico della mia esistenza».
La certificazione verde impressa sul corpo è bizzarra, unica, ma funziona. Il tatuatore reggino Gabriele Pellerone, autore del dipinto, ha riportato sul braccio sinistro di Andrea un QR Code, che rimandam attraverso un link, al codice del green pass originale.
andrea colonnetta il ragazzo che si e' tatuato il green pass
Come funziona
Il green pass ha passato la prova del nove, ma sarà attivo solo dalla mezzanotte di venerdì, alla scadenza del 15esimo giorno della seconda vaccinazione effettuata da Andrea. Lo studente e il tatuatore hanno verificato la correttezza del loro lavoro andando al McDonald’s ( ma l’abbiamo testato anche noi, ndr ) .
«Erano tutti in fila ad esibire chi sul telefonino, chi su carta, il green pass. Quando è arrivato il mio turno, ho mostrato il braccio su cui mi ero fatto tatuare la certificazione. La persona che stava all’ingresso, mi ha guardato senza fiatare, chiedendomi cosa fosse.
andrea colonnetta il ragazzo che si e' tatuato il green pass
Quando gli ho spiegato che era il mio green pass e che avrebbe potuto strisciarlo per verificarne l’attendibilità, si è messo a ridere. Ho dovuto insistere e non poco, per convincerlo», ammette Andrea.
Le critiche
Quello tatuato sul braccio sinistro del giovane studente sarà un pezzo unico, realizzato in appena due ore.
«Io sono un artista a cui piace tatuare periodi storici, l’attualità. Questa idea mi è venuta perché ho pensato che tatuare il green pass sul corpo potesse rappresentare la spiegazione di un momento di difficoltà, di un periodo buio ma, anche un aiuto alla scienza, per convincere i più riottosi a vaccinarsi.
il tatuaggio di andrea colonnetta con il green pass
Il mio è stato un lavoro che va oltre l’estetica. Anzi l’ho abbinata al bene collettivo», spiega Gabriele. Molto conosciuto e apprezzato sui social l’artista reggino ha, comunque, dovuto subire l’attacco di tantissimo haters che, addirittura, hanno paragonato il suo tatuaggio come un marchio, accomunandolo a quello subito dagli ebrei ad opera dei tedeschi. «Un paragone orrendo, sollevato sui social, probabilmente dai no vax che non hanno visto di buon occhio la scelta di Andrea», afferma.
La reazione in famiglia
Da parte sua il giovane studente reggino, cui mai nessuno toglierà l’originalità del suo tatuaggio, ha dovuto fare i conti però, in famiglia. Suo padre ha scoperto il nuovo tatuaggio del figlio dal web. «Sul corpo ho altri disegni e magari mio padre non se ne sarebbe accorto. L’unica cosa che mi è ha detto è di pensare ogni qualvolta decido sottopormi ad un tatuaggio», ricorda il giovane.