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BERLINO, RESTA IL NO SUI TAURUS ANCHE DOPO SVOLTA USA
(ANSA) - BERLINO, 18 NOV - "Il governo tedesco era informato della decisione di Washington di consentire all'Ucraina di utilizzare missili ad ampio raggio contro la Russia. E no, questo non modifica la posizione del governo tedesco sulla consegna dei Taurus". È quello che ha detto il portavoce del cancelliere tedesco Olaf Scholz, Wolfgang Buechner, rispondendo alle domande alla conferenza stampa di governo a Berlino. Scholz ha sempre ripetuto che non consegnerà i missili richiesti dall'Ucraina.
JOHNSON, 'GB E FRANCIA AUTORIZZINO KIEV A USARE MISSILI'
(ANSA) - L'ex premier britannico Boris Johnson ha lanciato un appello ai governi di Gran Bretagna e Francia per seguire l'esempio degli Stati Uniti e autorizzare l'Ucraina all'utilizzo dei missili a lungo raggio consegnati a Kiev contro obiettivi militari all'interno della Russia. "Devono dire oggi di dare il permesso per utilizzare i missili Scalp e gli Storm Shadow contro le basi russe", ha detto BoJo in un'intervista alla radio France Inter, con alcuni estratti pubblicati sul suo profilo di X, aggiungendo che il via libera di Washington "doveva essere dato 18 mesi fa".
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L'ex primo ministro conservatore è anche intervenuto sulla promessa fatta dal presidente eletto americano Donald Trump di arrivare in tempi molto rapidi a una pace in Ucraina: a suo avviso sarebbe una "umiliazione" per lo stesso leader Usa, per l'Occidente e la Nato se si concludesse un accordo sulla fine del conflitto in base alle condizioni del presidente russo Vladimir Putin. Johnson torna così a esprimersi con forza in favore di Kiev dopo che durante il suo periodo al governo era stato fra i più strenui sostenitori in Occidente dell'Ucraina e del suo presidente Volodymyr Zelensky.
FONTI UE, PRESTO A KIEV ALTRI 1,9 MILIARDI DA ASSET RUSSI
(ANSA) - "Stiamo lavorando all'esborso della seconda tranche di finanziamenti proveniente dagli extra profitti degli asset russi immobilizzati in Europa: sono 1,9 miliardi di euro e saranno disponibili a marzo-aprile 2025". Lo afferma un alto funzionario europeo alla vigilia del Consiglio Difesa a Bruxelles, in calendario domani.
"Continuiamo a rispondere alle esigenze di Kiev: munizioni, difesa aerea e investimenti nell'industria bellica", dice la fonte, precisando che, sui 1,4 miliardi della tranche precedente, 400 milioni sono stati investiti per la produzione locale in Ucraina, che dal 2022 è cresciuta di "18 volte".
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