AL DOURI E SADDAM HUSSEIN
Disposta in una bara refrigerata, coperta da un lenzuolo azzurro fino al petto, la salma di Izzat Ibrahim al Douri, ex braccio destro di Saddam, passato nelle file dell'Isis, è stata consegnata ieri alle autorità irachene. Il feretro è stato preso in custodia dai funzionari del ministero della Sanità di Baghdad, tra la curiosità di civili, membri delle forze di sicurezza e operatori dei media.
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Il cadavere di al Douri, con il viso perfettamente riconoscibile attraverso i pannelli trasparenti del feretro, è stato caricato su un veicolo governativo da uomini in uniforme, e trasferito in un luogo sconosciuto, riferisce il Daily Mail, che pubblica alcune foto del suo corpo senza vita attorniato dalla folla.
Vicepresidente sotto Saddam Hussein, al Douri è rimasto ucciso durante un'operazione dell'esercito iracheno ad Hamrin, località situata circa 40 chilometri a Nord-Est di Tikrit, capoluogo di Salahuddine e città natale di Saddam. Il governatore locale lo aveva definito "la mente dello Stato islamico in Iraq".
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Al Douri figurava in cima alla lista dei baathisti ricercati da Baghdad, sulla cui testa pendeva anche una taglia di 10 milioni di dollari posta dagli Stati Uniti: era infatti il "re di fiori" del mazzo di carte diffuso dall'esercito americano dopo l'invasione del 2003 per cercare i gerarchi del regime.
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