“VOGLIAMO LO SCISMA CONTRO LA CHIESA DI BERGOGLIO” - DON ALESSANDRO MINUTELLA DICHIARA GUERRA AL PAPA E L’ARCIVESCOVO DI PALERMO LO SFANCULA DANDOGLI 15 GIORNI PER LASCIARE LA PARROCCHIA - IL SACERDOTE SVALVOLATO UN ANNO E MEZZO SOSTENNE DI AVERE CONTATTI DIRETTI CON LA MADONNA E CON I SANTI - LA SUA VIDEO-INVETTIVA

Condividi questo articolo


 

Laura Anello per “la Stampa”

DON ALESSANDRO MINUTELLA DON ALESSANDRO MINUTELLA

 

Il suo canale Facebook "Radio Domina Nostra" dichiara di essere in difesa della «sana dottrina cattolica», il suo ultimo annuncio si è concluso con l' annuncio di uno "scisma" contro la Chiesa bergogliana aperta e progressista. Uno scisma che, il prossimo 22 aprile, a Verona, dovrebbe concretizzarsi in un raduno dei "veri" custodi della fede sparsi nelle parrocchie del Paese, quelli contro «l' amnesia colpevole a riguardo di temi sensibili come l' aborto, il divorzio, l' eutanasia, il gender».

 

DON ALESSANDRO MINUTELLA DON ALESSANDRO MINUTELLA

Parola di don Alessandro Minutella, 43 anni, al quale ieri l' arcivescovo della città Corrado Lorefice ha dato 15 giorni di tempo per sloggiare dalla sua parrocchia di Romagnolo, periferia della città, il pulpito da cui incita i fedeli a ribellarsi contro una Chiesa che definisce eretica.

 

Una Chiesa che, a suo giudizio, aveva trovato in Benedetto XVI un argine di resistenza «cattolica, sana, chiara nella dottrina, ferma nella morale» all'«imperante relativismo morale, dottrinale, pastorale». Peccato che l'impronta bergogliana, a Palermo, sia perfettamente impressa sull' arcivescovo, l'ex parroco dei poveri e degli ultimi che al discorso di insediamento ha citato la Costituzione. Un arcivescovo molto poco curiale, che guida una vecchia auto, dialoga con le periferie, ha dato speranza ai preti di frontiera.

 

DON CORRADO LOREFICE DON CORRADO LOREFICE

Don Minutella, per tutta risposta, ieri ha riunito i suoi fedeli in parrocchia per dire che non se ne andrà e che se anche alla fine lo cacceranno «riducendolo allo stato laicale» continuerà a predicare «negli scantinati». «Non chiniamo il capo davanti ai falsi profeti, alla falsa chiesa, prostituta indegna - ha ammonito -. Usciamo da questa impostura. Questo è il quartiere generale della resistenza cattolica». E ha rilanciato il raduno nazionale di Verona della «Chiesa che resiste».

 

Una grana che riproduce in salsa siciliana la resistenza feroce che Bergoglio vive in Vaticano. Ancora una volta Palermo diventa un laboratorio. Questa è la terra delle lunghe connivenze tra Chiesa e mafia, questa la terra i cui papa Wojtyla lanciò l' anatema contro Cosa Nostra, questa la terra in cui il cardinale Pappalardo lanciò l' anatema su "Sagunto espugnata" ai funerali del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa. Ma Palermo è anche la città di don Puglisi, ucciso dalla mafia. Qui esperienze di apertura alle altre confessioni, agli omosessuali, alle coppie di fatto, convivono con una devozione fatta di miracoli e di immagini sante.

 

papa francesco bergoglio e il cardinale parolin papa francesco bergoglio e il cardinale parolin

Il prete era già finito al centro delle polemiche un anno e mezzo fa per le sue presunte "locuzioni" interiori, i contatti diretti con la Madonna e con i santi, con un conseguente ordine dell' allora arcivescovo Paolo Romeo di astenersi «dal convocare adunanze» e divulgare messaggi soprannaturali. Quindici giorni fa era stato Lorefice a emanare un decreto col quale metteva in guardia i parroci dall' affidarsi «ai falsi veggenti».

A Palermo c' era il "profeta" brasiliano Pedro Regis. Ospite di don Minutella.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….