Marco Lillo per Il Fatto
Alfonso Papa a Poggioreale A meno di una difficilissima corsa contro il tempo, Alfonso Papa sarà scarcerato sabato a mezzanotte. Oggi il tribunale del riesame avrebbe dovuto confermare il provvedimento emesso dal gip di Napoli Luigi Giordano su richiesta dei pm Henry John Woodcock e Francesco Curcio. Questa mattina però si è scoperto che uno dei due avvocati di Papa, Giuseppe D'Alise, non ha ricevuto la prevista notifica da parte della cancelleria del tribunale di Napoli.
ALFONSO PAPA Un problema formale, insomma, dovuto alla scadenza dei termini: i dieci giorni entro i quali i giudici del riesame sono tenuti a dare risposta a un'istanza di scarcerazione scadono sabato, ma i legali devono avere a disposizione tre giorni per esaminare le carte ed essendo oggi mercoledì i termini scadrebbero domenica.
I pm Woodcock e Francesco Curcio Quindi la notifica mancata avrà serie conseguenze. Per tenere in carcere il deputato del Pdl, accusato nell'ambito dell'inchiesta P4 di corruzione, rivelazione di segreti d'ufficio e favoreggiamento, i pm dovrebbero chiedere un nuovo ordine di arresto, che dovrebbe essere accolto dal gip. E, soprattutto, dovrebbe ripassare alla Camera (da domani chiusa per ferie) per una nuova autorizzazione, dopo quella concessa il 20 luglio scorso. E qui la questione, da burocratica diventerebbe politica.
dfa25 pierluigi castagnetti Fonti della Procura di Napoli affermano che la richiesta di arresto verrà reiterata al gip in giornata. Rimane da capire se l'autorizzazione già concessa dalla Camera possa rimanere valida pur in presenza di un nuovo provvedimento. Sarebbe comunque una corsa contro il tempo: Papa sarà libero da sabato notte a meno che a strettissimo giro non si risolvano tutti questi passaggi.
Fonti della Procura di Napoli fanno filtrare l'intenzione di verificare le cause dello strano disguido che ha portato a questa situazione.
Pierlugi Castagnetti, presidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera, sentito dal Fatto, afferma: "Apprendo dal Fatto la notizia della possibile scarcerazione di Alfonso Papa. Se dovesse giungere, come voi dite, la richiesta di una nuova autorizzazione all'arresto, la valuteremo seguendo il regolamento, che prevede un termine di trenta giorni.
John Henry Woodcock Tecnicamente è possibile fissare tempi più rapidi, quindi prima della scadenza dei termini di custodia del deputato Papa, ma sono valutazioni che mi riservo di fare con i miei uffici quando e se il caso dovesse dovesse verificarsi. E' evidente però", continua Castagnetti, "che l'ultima parola spetta all'aula della Camera, e mi sembra improbabile che si possa arrivare a una votazione in tempi così stretti".
L'avvocato Carlo di Casola, difensore di Papa, ha confermato: "Questa mattina ho eccepito il difetto di notifica nei confronti del mio collega D'Alise e ora gli uffici stanno procedendo alla verifica per comprendere che cosa sia accaduto. L'udienza è stata sospesa e siamo in attesa di conoscere le deliberazioni del Tribunale del riesame.
Henry John Woodcock Alla domanda dei cronisti se Papa realmente potrebbe essere scarcerato sabato a mezzanotte, Di Casola ha replicato: "Non è mai accaduto che un parlamentare della Repubblica fosse arrestato per concussione, e non era nemmeno mai accaduto che potesse essere scarcerato per un difetto di notifica. Si tratta di un caio nuovo e unico, bisogna aspettare le decisioni degli organi competenti".
Fonti dell'ufficio Gip di Napoli, invece, fanno notare: "Era già accaduto che un politico fosse scarcerato per decorenza dei termini nel caso Global Service (il riferimento è a Giuseppe Gambale). In qul caso, dopo la scarcerazione, nell'arco di due-tre giorni il provvedimento fu reiterato dalla procura e dal gip senza entrare nuovamente nel merito della accuse già cerificate in precedenza, e il politico è stato riarrestato. Non era un parlamentare, però, e quindi il caso di Papa, a differenza di quello, dovrà probabilmente essere sottoposto alla camera dei deputati."
Le medesime fonti dell'ufficio gip rilevano anche che a emettere la nuova ordinanza di custodia non sarà di nuovo il giudice Giordano, ma un suo collega.
