UN ALTRO CASO SHALABAYEVA? ARRESTATO PER RISSA A VENEZIA, SU OLEG VOROTNIKOV PENDE UNA RICHIESTA D’ARRESTO RUSSA – SI TRATTA DI UN ARTISTA DI STRADA ANTI-PUTIN - - - - -

Vorotnikov ha disegnato un gigantesco fallo su un ponte levatoio a San Pietroburgo, proprio davanti al palazzo dei servizi segreti. E ne ha combinate diverse altre, fino a essere ricercato per vandalismo. La moglie dice all’Italia: “Non estradatelo”.

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Giampaolo Cadalanu per "la Repubblica"

 

vladimir putin 7 vladimir putin 7

Le sue performance comprendono il disegno di un enorme fallo, stile bagno di una stazione, tracciato su un ponte levatoio di San Pietroburgo, proprio mentre questo si alzava, di fronte al palazzo del servizio di sicurezza FSB, dove in passato aveva lavorato Vladimir Putin. Una sorta di gigantesca erezione sbattuta in faccia agli uomini dell’ex KGB.

 

O il furto di bottiglie di vodka in un supermarket, compiuto con l’abito di un prete, a denunciare il potere della Chiesa. O persino “attacchi di baci” in metropolitana agli imbarazzatissimi poliziotti moscoviti. Sono gesti artistici poco convenzionali e Oleg Vorotnikov si definisce «un artista irriverente », ma in Russia le sue azioni provocatorie sono considerate semplice vandalismo.

 

ARTISTA ANTI PUTIN OLEG VOROTNIKOV ARTISTA ANTI PUTIN OLEG VOROTNIKOV

A fine luglio Vorotnikov era stato fermato dalla polizia di Venezia, intervenuta per una rissa nell’ex ospizio di Santa Marta, dove l’artista aveva litigato con i suoi “padroni di casa”, un collettivo anarchico che occupa la struttura. Gli agenti lo hanno portato sanguinante in ospedale, ma hanno notato che su di lui pendeva un mandato di arresto dell’Interpol. E ora Vorotnikov è detenuto nel carcere di Santa Maria Maggiore, in attesa che magistratura e governo decidano se estradarlo in Russia.

 

A richiamare l’attenzione su questo pericolo è la moglie e compagna d’azione dell’artista, Natalja Sokol, anch’essa ricercata per aver spruzzato urina su un agente. In un’intervista al settimanale tedesco “Der Spiegel” la donna ha detto che «se un governo europeo ci offre documenti per muoverci liberamente e avere accesso a Sanità e Istruzione, valuteremo l’offerta ».

 

la performance “scopa per il successore – l’orsacchiotto!”, del 29 febbraio 2008, in occasione dell'elezione di dmitri medvedev la performance “scopa per il successore – l’orsacchiotto!”, del 29 febbraio 2008, in occasione dell'elezione di dmitri medvedev

Come il settimanale sottolinea, il problema dei Vorotnikov arriva proprio mentre l’Ue indurisce le sanzioni contro Mosca. E anche se Der Spiegel non lo rileva, sulle decisioni dell’Italia pesa in maniera significativa l’incubo di un nuovo caso Shalabayeva. Il profilo dell’artista è tale da suscitare esitazioni, anche perché le condanne per oltraggio e resistenza in passato sono state il marchio abituale della dissidenza. Contro l’estradizione è già partita una petizione sul sito specializzato Change. org: un processo in Russia sarebbe solo un modo per far tacere una voce critica, dicono i sostenitori di Vorotnikov.

 

“assalto alla casa bianca”, 7 luglio 2008. l'enorme teschio del jolly rogers proiettato sulla facciata della sede del governo russo. “assalto alla casa bianca”, 7 luglio 2008. l'enorme teschio del jolly rogers proiettato sulla facciata della sede del governo russo.

A Mosca l’artista che si fa chiamare “Vor”, ladro, si è conquistato poca benevolenza: il suo gruppo anarco-artistico Voina, “Guerra”, è diventato un simbolo dell’avanguardia ma allo stesso tempo di un’opposizione poco gradita. Proprio da una costola di Voina sono nate le Pussy Riot, il gruppo punk di sole donne che il Cremlino considera una spina nel fianco. In più, l’organizzazione di Vorotnikov ha collegamenti con dissidenti cinesi come Ai Weiwei e con il movimento d’opposizione statunitense Occupy.

 

la performance “cazzo nel culo”, 29 maggio 2009. il collettivo artistico voina e?? nato nel 2007 e si propone, attraverso installazioni e performance, di denunciare la mancanza di liberta?? nella russ la performance “cazzo nel culo”, 29 maggio 2009. il collettivo artistico voina e?? nato nel 2007 e si propone, attraverso installazioni e performance, di denunciare la mancanza di liberta?? nella russ

Ma per la gran parte dei componenti, le scelte artistiche vogliono dire una vita in clandestinità e attenzione alla sicurezza degna di un’agenzia di spie. Vorotnikov non pecca di eccessiva umiltà: «Ho portato l’arte russa nei titoli, come forse non era più successo dopo Tolstoij e Solgenitsyn », racconta nelle interviste. Ma il suo profilo artistico è riconosciuto ad alto livello: due anni fa i responsabili della Biennale d’arte di Berlino hanno chiesto l’intervento di Voina per l’allestimento dell’esposizione.

il collettivo voina e?? stato fondato da oleg vorotnikov, rilasciato il 24 febbraio scorso su cauzione il collettivo voina e?? stato fondato da oleg vorotnikov, rilasciato il 24 febbraio scorso su cauzione

installazione luminosa “cazzo catturato dall’fsb installazione luminosa “cazzo catturato dall’fsb

 

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