ANCHE LA MELONI HA FATTO QUALCOSA DI BUONO: PER ESEMPIO, HA FATTO INCAZZARE I TASSISTI – LA LOBBY DELLE AUTO BIANCHE GIÀ PROMETTE BATTAGLIA CONTRO IL DECRETO ASSET, APPROVATO ALLA CAMERA, E ANNUNCIA UNO SCIOPERO PER MARTEDÌ 10 OTTOBRE. CAPIRAI, TANTO I TAXI SONO INTROVABILI COMUNQUE – E PENSARE CHE LA NORMA È ALL'ACQUA DI ROSE, AL PUNTO CHE ANCHE IL MITE ROBERTO GUALTIERI, PRIMO CITTADINO DI ROMA, AZZANNA E DEFINISCE "INUTILI E INAPPLICABILI" LE NUOVE NORME

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1. RIFORMA SUI TAXI, COSA CAMBIA SULLE LICENZE: SCIOPERO DEI TASSISTI MARTEDÌ 10 OTTOBRE

Estratto dell’articolo di Claudia Voltattorni per www.corriere.it

 

GIORGIA MELONI INTERVISTATA DA SKYTG24 GIORGIA MELONI INTERVISTATA DA SKYTG24

Neanche il tempo di avere notizia dell’approvazione definitiva del decreto Asset alla Camera, ecco che arriva il primo sciopero contro. A proclamarlo sono i tassisti dell’Usb che martedì prossimo fermeranno le loro auto bianche per 24 ore in tutta Italia. «La causa scatenante - spiegano - è il decreto Asset: i primi due commi sono quasi ridicoli, il governo non solo non si occupa di definirli, ma addirittura introduce delle procedure che ne annulleranno in parte gli effetti. Un altro elemento negativo è la possibilità di rilasciare fino al 20% di nuove licenze taxi abrogando ogni norma che prevede una programmazione territoriale».

 

MEME SULLA RETROMARCIA DEL GOVERNO SUI TAXI MEME SULLA RETROMARCIA DEL GOVERNO SUI TAXI

Ma la norma contenuta nel dl Asset che prevede prima di tutto l’aumento fino al 20% delle licenze dei taxi nelle città metropolitane, sedi di aeroporto e nei capoluoghi di regione (ampliata a 60 Comuni) non piace quasi a nessuno, né ai tassisti, né ai sindaci, né ai consumatori, né agli autisti dei noleggi con conducente, gli Ncc.

 

I tassisti sono contrari ad un aumento così elevato di licenze che secondo loro «non risolve i problemi, anzi ne crea altri», come spiega, ad esempio Loreno Bittarelli, presidente della Cooperativa Radiotaxi 3570, la più grande di Roma. Sarebbe meglio, dice, «andare per gradi: è da incoscienti ipotizzare 1.500 autorizzazioni tutte insieme, quando cala il lavoro si intoppa tutto e ci ritrovaimo le macchine sul groppone, senza piazzole di sosta, adeguate infrastrutture per la sosta né le corsie preferenziali» […]

 

ROBERTO GUALTIERI - SINDACO DI ROMA ROBERTO GUALTIERI - SINDACO DI ROMA

2. TAXI, PUNTI DI FORZA E FRAGILITÀ DELLA RIFORMA MELONI SULLE NUOVE LICENZE. ECCO CHE COSA CAMBIA PER I CITTADINI

Estratto dell’articolo di Aldo Fontanarosa per www.repubblica.it

 

La riforma Meloni del trasporto taxi non è ancora nata – l’approvazione definitiva è arrivata oggi alla Camera dei deputati – e già viene bollata come inutile e “inapplicabile”.

 

A guidare la protesta è Roberto Gualtieri, sindaco di una città (Roma) tra la più esposte all’emergenza delle auto bianche, denunciano i cittadini della Capitale, i turisti e molte personalità dello spettacolo.

 

giorgia meloni al festival delle regioni di torino 5 giorgia meloni al festival delle regioni di torino 5

[…] Le nuove regole varranno per tutti i Comuni, a prescindere dalle dimensioni: per i grandi, i medi, i piccoli centri. Ogni Comune italiano potrà rilasciare licenze “temporanee”, in numero “proporzionale” alle esigenze degli utenti.

 

Le licenze provvisorie:

- avranno una durata di 12 mesi, prorogabile di altri 12 (validità due anni, insomma);

- saranno assegnate ai tassisti storici, già su piazza;

- i tassisti storici potranno affittarle a nuovi autisti, che avranno una loro distinta auto;

- sempre i tassisti storici potranno affidarle – ad esempio – a un familiare o ad un amico;

- e il familiare potrà usare la stessa vettura del tassista storico.

 

roberto gualtieri foto di bacco roberto gualtieri foto di bacco

Com’era. Prima della riforma Meloni, la legge 21 del 1992 vietava il cumulo di più licenze, in capo a un unico tassista. Il divieto adesso decade, ed è positivo.

 

Le criticità. Un nuovo autista deve investire alcune migliaia di euro per comprare l’auto. Una licenza temporanea – durata massima 24 mesi, come prevede la riforma Meloni – certo non incentiva all’investimento nella vettura. Inoltre gli storici tassisti potranno avere una sola licenza temporanea, non di più. Basteranno o saranno poche, alla fine?

 

E ancora: il decreto governativo, nella sua prima formulazione, prevedeva che le licenze temporanee venissero concesse nel caso di afflussi turistici “superiori alla media stagionale”. Questo criterio è stato depotenziato in Senato. Adesso il testo recita: “in caso di eccezionali flussi di presenze turistiche”.

 

[…]  La riforma Meloni si concentra anche sulle grandi città, che hanno i maggiori problemi. “I Comuni capoluogo di Regione, sedi di città metropolitane o di un aeroporto” potranno indire un “concorso straordinario” per attribuire nuove licenze taxi, definitive e senza scadenza.

taxi roma taxi roma

 

Le licenze aumenteranno fino al 20% rispetto a quelle già in circolazione oggi. Un esempio concreto. Roma ha 7838 licenze operative; dunque ne potrà assegnare altre 1568.

 

I vincitori del concorso straordinario – quindi i nuovi tassisti – dovranno pagare una somma al Comune che concede il permesso di guida. Oggi, nella Capitale, una vecchia licenza taxi ha un valore medio di circa 120 mila euro. Secondo le prime indiscrezioni, il Comune di Roma potrebbe accontentarsi di meno di 50 mila euro, per ogni licenza.

 

L’Autorità di Regolazione dei Trasporti (Art) avrà tempo 15 giorni per valutare il bando del concorso (e solo una volta potrà fermare la lancetta dei 15 giorni, nel caso trovi delle forti criticità nel bando). Scaduto il termine, il bando sarà considerato valido, corretto.

 

taxi a roma taxi a roma

I nuovi tassisti, ma anche quelli vecchi, potranno beneficiare di aiuti nel caso acquistino una vettura ecologica, “a basse emissioni”. Gli aiuti saranno in campo fino al Capodanno 2024 (con una possibile deroga fino al Capodanno 2026).

 

Ogni Cooperativa di tassisti potrà ricevere fino a un massimo di 200 mila euro nell’arco dei tre anni (limite imposto dalla direttiva Ue sui sussidi “de minimis”).

 

[…] Le criticità. La vecchia procedura assegnava ai Comuni il 20% della cifra incassata per la concessione delle nuove licenze. I soldi coprivano le spese delle amministrazioni, chiamate a gestire le pratiche, rafforzare il Corpo dei Vigili Urbani, creare ulteriori aree sosta per la auto bianche in aumento.

 

taxi a roma taxi a roma

Questo sostegno ai sindaci (il 20% degli incassi) è stato eliminato, con grande disappunto dell’Associazione dei Comuni e di Roberto Gualtieri, primo cittadino della Capitale. Il 100% degli incassi finirà agli storici tassisti, risarciti perché dovranno sopportare la concorrenza dei nuovi autisti.

 

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