L'APPENDINO PARAGURA: CANCELLA LA TAV, MA TIENE VIVI GLI INVESTIMENTI PER LE INFRASTRUTTURE COLLEGATE ALLA TORINO-LIONE - LA SINDACA TIENE IL PUNTO: LE RISORSE VANNO ALTROVE - CASUALMENTE L’ANNUNCIO ARRIVA ALLA VIGILIA DEL COMIZIO DI GRILLO A TORINO

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Marco Bardesono per il Corriere della Sera

 

GRILLO APPENDINO GRILLO APPENDINO

La decisione era nell' aria, fin dal giorno del suo insediamento e la sindaca Chiara Appendino non ha mai nascosto le sue convinzioni contro la linea dell' Alta velocità. Ieri è arrivato l' annuncio: «Abbiamo depositato una mozione sulla posizione della maggioranza sulla Tav - ha detto Appendino -. L' approccio non è ideologico, ma nel merito. La mozione aiuta a comprendere perché io e la mia forza politica siamo fortemente contrari a un investimento che non è necessario e prioritario. Le risorse andrebbero gestite meglio, anche alla luce della scarsità attuale».

chiara appendino amatriciana a torino chiara appendino amatriciana a torino

 

La mozione, se approvata, formalizzerà l' uscita della Città di Torino e dei suoi rappresentanti dall' Osservatorio tecnico sulla realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, un organismo presieduto da Paolo Foietta, con il compito di considerare le modalità di realizzazione, tanto da richiedere, a partire dal 2010, una dichiarazione preventiva, da parte delle amministrazioni, di non contrarietà all' opera.

 

CHAIRA APPENDINO CHAIRA APPENDINO

«La decisione non incide sulla realizzazione dell' opera», ha chiarito il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino. «La stessa sindaca, nel patto firmato lunedì, ha inserito opere che sono in rapporto con la realizzazione del Tav. Semmai, così facendo, Torino perde la possibilità di intervenire per rendere il progetto più funzionale alle esigenze della città». «C' è stata una contraddizione della sindaca rispetto a quanto ci siamo detti nel settembre scorso - aggiunge Foietta -. Mi aveva comunicato che avrebbe voluto confrontarsi con noi prima di assumere una decisione. Si pensava a un' iniziativa del Comune di Torino nella quale sarebbero state discusse le posizioni. Ma il confronto lo ha avuto solo con quelli che la pensano come lei».

 

Il documento, ha spiegato il capogruppo del Movimento 5 Stelle Alberto Unia, sarà votato lunedì nella prossima seduta del consiglio: «Avremmo preferito convocare un' assemblea aperta per rappresentare tutte le posizioni - ha sottolineato Unia -, ma Pd, Forza Italia e le liste civiche Morano e Fassino ce lo hanno impedito».

 

CHIAMPARINO CHIAMPARINO

Sfuma così l' ipotesi, annunciata dal vicesindaco Guido Montanari, di una convocazione speciale del consiglio cittadino per proclamare il No della città alla Tav. «La Torino-Lione è un' infrastruttura che si sta realizzando, nessuna mozione la potrà interrompere e la sindaca lo sa. Per tenere buoni i suoi consiglieri, il giorno prima dell' arrivo di Grillo in città, li fa giocare a fare i No Tav», chiosa il senatore Pd Stefano Esposito. Diverso il giudizio del movimento fondato da Alberto Perino: «Una decisione promessa e lungamente attesa dal movimento No Tav, un segnale politico forte in attesa che la Camera approvi la legge di ratifica tra Italia e Francia».

 

 

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