BATTAGLIONE RAZOV! – L’AMBASCIATORE RUSSO IN ITALIA MINACCIA IL NOSTRO PAESE: “FORNENDO ARMI A KIEV, FORSE CONTRO LA PROPRIA VOLONTÀ (PERLOMENO CONTRO QUELLA DI GRAN PARTE DEI SUOI CITTADINI) DIVENTA PARTE IN CAUSA DEL CONFLITTO” – “SONO D’ACCORDO CON MELONI. IL MONDO È CAMBIATO RADICALMENTE, MA LA GRATITUDINE PER GLI AIUTI DURANTE LE SETTIMANE DIFFICILI DELLA PANDEMIA DI COVID DOVREBBE RESTARE…”

-

Condividi questo articolo


sergey razov a porta a porta sergey razov a porta a porta

RAZOV, CON LE ARMI A KIEV L'ITALIA È PARTE DEL CONFLITTO

(ANSA) - "Fornendo armi a Kiev, l'Italia, forse contro la propria volontà (perlomeno contro la volontà di gran parte dei suoi cittadini), si fa trascinare in una contrapposizione militare, diventando parte in causa nel conflitto". Lo dice l'ambasciatore russo Sergey Razov in un'intervista all'ANSA. "In termini di prospettiva - sottolinea il diplomatico russo - rifornire il regime di Kiev di armi ed equipaggiamenti militari sempre più sofisticati non avvicina la pace, anzi non fa che alimentare e inasprire la guerra, moltiplicando le vittime, la distruzione e la sofferenza".

 

giorgia meloni e volodymyr zelensky a kiev giorgia meloni e volodymyr zelensky a kiev

"Quei legami fino a poco tempo fa privilegiati" tra Roma e Mosca "appartengono al passato. Molte delle dichiarazioni, delle azioni delle autorità e il contesto propagandistico costruito dai media mainstream nei confronti della Russia - accusa l'ambasciatore Razov - si stanno di fatto trasformando da avversi ad apertamente ostili.

 

Quell'Italia che si era vantaggiosamente distinta da molti altri Paesi occidentali per il suo approccio equilibrato e ponderato e per la sua attenzione al dialogo e alla cooperazione costruttiva, si è purtroppo schierata incondizionatamente con il fronte unito dei detrattori della Russia che si sono prefissi di infliggerle una sconfitta strategica. Non so chi abbia più da perdere da questo sviluppo: la Russia o l'Italia. In ogni caso, sono certo che sarebbe nell'autentico interesse dei popoli russo e italiano mantenere un dialogo reciprocamente rispettoso e una cooperazione costruttiva".

 

sergey razov a porta a porta 2 sergey razov a porta a porta 2

"Per quanto riguarda la cessazione delle importazioni di energia dalla Russia - continua il diplomatico russo - francamente non capisco il senso della retorica trionfalistica che occasionalmente echeggia su questo argomento. Sì, certo, l'Italia nel prossimo futuro sarà probabilmente in grado di interrompere completamente le forniture di energia dalla Russia. Ma chiedo: perché e a quale prezzo? Il gas naturale liquefatto, compreso quello proveniente dagli Stati Uniti, è 4-5 volte più costoso di quello russo via gasdotto.

 

giorgia meloni e volodymyr zelensky a kiev giorgia meloni e volodymyr zelensky a kiev

La costruzione di impianti di rigassificazione comporta costi enormi e crescenti preoccupazioni su piano ambientale. I prezzi del gas naturale per le imprese industriali e le famiglie sono aumentati di molte volte, causando un impatto negativo sulla competitività dei prodotti italiani. In Russia esiste un'espressione: 'congelarsi le orecchie per far dispetto alla mamma'. Un sacrificio vano e inutile, tanto più che i russi hanno sempre auspicato il bene degli italiani", conclude Razov.

 

giorgia meloni e volodymyr zelensky a kiev giorgia meloni e volodymyr zelensky a kiev

RAZOV A MELONI, 'LA GRATITUDINE SUL COVID DOVREBBE RESTARE'

(ANSA) - "Sono d'accordo" con la premier Giorgia Meloni, "il mondo è cambiato radicalmente. Ma credo che alcuni sentimenti connaturati nelle persone, in particolare la gratitudine, non dipendano dalla situazione politica contingente". Lo dice l'ambasciatore russo a Roma Sergey Razov in un'intervista all'ANSA rispondendo alla presidente del Consiglio che ieri da Kiev ha replicato al leader russo che aveva citato l'Italia tra i Paesi destinatari degli aiuti russi durante le settimane più difficili della pandemia di coronavirus

sergey razov a porta a porta sergey razov a porta a porta giorgia meloni e volodymyr zelensky a kiev 2 giorgia meloni e volodymyr zelensky a kiev 2 giorgia meloni e volodymyr zelensky a kiev 4 giorgia meloni e volodymyr zelensky a kiev 4 giorgia meloni e volodymyr zelensky a kiev giorgia meloni e volodymyr zelensky a kiev giorgia meloni e volodymyr zelensky a kiev giorgia meloni e volodymyr zelensky a kiev giorgia meloni e volodymyr zelensky a kiev giorgia meloni e volodymyr zelensky a kiev sergey razov a porta a porta 1 sergey razov a porta a porta 1

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY


ultimi Dagoreport

DAGO-SPIFFERA: SUSSURRI & RUMORS - COSA HA SBIANCHETTATO DALLE SUE CHAT MARIA ROSARIA BOCCIA? LA PERIZIA SUI 13 DISPOSITIVI DELL’EX AMANTE DI SANGIULIANO SARÀ LUNGHISSIMA: NON SOLO PER LA QUANTITÀ DI DOCUMENTI, FOTO E VIDEO, MA ANCHE PER VALUTARE COSA È STATO CANCELLATO IN QUESTI MESI – I MISTERI DEL BAYESIAN NON FINISCONO MAI: CHE FINE HA FATTO LA VALIGIA “FORTIFICATA” IN TITANIO IN CUI MIKE LYNCH CUSTODIVA I SEGRETI DELL’INTELLIGENCE DI MEZZO MONDO? – PERCHÉ ALMA FAZZOLARI HA LASCIATO IMPROVVISAMENTE TIM? – GIAMPIERO ZURLO DICE “MESSA” – LA STRATEGIA DI ANDREA ORCEL PER PRENDERSI COMMERZBANK: TEMPI LUNGHI, NO ALLO SCONTRO CON IL GOVERNO TEDESCO

ULTIME DAI PALAZZI: GIORGIA MELONI E L'OSSESSIONE DI "NON TRADIRE": AL CAPO DEL PARTITO POPOLARE SPAGNOLO, FEIJOO, RICORDA IL SUO RAPPORTO D'AMICIZIA CON SANTIAGO ABASCAL (NONOSTANTE VOX SIA PASSATO CON I “PATRIOTI”) – LA DUCETTA TEME LE AUDIZIONI AL COPASIR DI CROSETTO, CARAVELLI E MELILLO: RESTERANNO SEGRETE? - MOLLATO DA MARINE LE PEN, SALVINI IN GINOCCHIO DA ORBAN PER AVERLO A PONTIDA – TAJANI FACCE RIDE': “NON SONO UNO STRUMENTO NELLE MANI DI MARINA”. MA SE LA CAVALIERA GLI TOGLIE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO E CHIEDE INDIETRO I 90 MILIONI DI CREDITO, CHE FINE FA FORZA ITALIA? - LE MANCATE CRITICHE A BONACCINI PER L'ALLUVIONE E LA GITA A ORTIGIA PRO-LOLLO DELLA SORA GIORGIA 

DAGOREPORT - L’IPOTESI DI (CON)FUSIONE TRA F2I E IL GRUPPO VENETO DI MARCHI INDISPETTISCE CDP E IL GOVERNO. RAVANELLI RESTA ALLA FINESTRA? E FRENI FRENA – IL PATRON DI SAVE, SOCIETÀ DEGLI AEROPORTI DI VENEZIA, VERONA E BRESCIA, SI SAREBBE MESSO IN TESTA DI FONDERE LA SUA SGR FININT INFRASTRUTTURE NIENTEPOPODIMENO CHE CON LA SOCIETÀ F2I. MARCHI HA GIÀ PRESENTATO IL PROGETTO A PALAZZO CHIGI E AL MEF, ED È PROSSIMO A UN INCONTRO ANCHE CON GIUSEPPE GUZZETTI, MA NELLE STANZE DEI BOTTONI MELONIANI SONO DUE GLI ARGOMENTI IN DISCUSSIONE…