Ester Palma per www.corriere.it
Il ricordo e la preghiera per le giovani vittime dell’attentato di Manchester e per i «martiri» egiziani uccisi dai terroristi per il loro coraggio nel non rinnegare la fede cristiana. E l’appello per i dipendenti romani di Mediaset, in lotta contro il ventilato trasferimento a Milano. Sono stati questi i temi del commento di Papa Francesco doo il suo «Regina Coeli» domenicale in piazza San Pietro, invasa dal sole e dai pellegrini di tutto il mondo, compresi i cattolici del Colorado e i gruppi folkloristici bavaresi.
«Saluto i lavoratori di Mediaset Roma, con l’auspicio che la loro situazione lavorativa possa risolversi, avendo come finalità il vero bene dell’azienda, non limitandosi al mero profitto ma rispettando i diritti di tutte le persone coinvolte. Il primo è il diritto al lavoro». Francesco, senza mezzi termini come sempre, ha invitato l’azienda a non dividere le famiglie, ma a rispettare il loro diritto all’occupazione, concetto che aveva ribadito anche nella visita di ieri a Genova .
L’appello del Papa cade proprio nella Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che ha quest’anno come tema: «Non temere perché io sono con te». «I mezzi di comunicazione sociale offrono - ha sottolineato il Santo Padre - la possibilità di condividere e diffondere all’istante le notizie in modo capillare; queste notizie possono essere belle o brutte, vere o false. Preghiamo perché la comunicazione, in ogni sua forma, sia effettivamente costruttiva, al servizio della verità rifiutando i pregiudizi, e diffonda speranza e fiducia nel nostro tempo».
piersilvio e silvio berlusconi
Francesco ha chiesto a Dio di «convertire il cuore dei terroristi: «Desidero esprimere nuovamente la mia vicinanza al caro fratello papa Tawadros II e a tutta la nazione egiziana, che due giorni fa ha subito un altro atto di feroce violenza. Il Signore accolga nella sua pace questi coraggiosi testimoni, tra cui c’erano anche dei bambini». E ha chiesto alla folla in piazza di pregare «per le vittime dell’orribile attentato di lunedì scorso a Manchester, dove tante giovani vite sono state crudelmente spezzate. Sono vicino ai familiari e a quanti ne piangono la scomparsa».
«Oggi, in Italia e in altri Paesi, si celebra l’Ascensione di Gesù al cielo, avvenuta quaranta giorni dopo la Pasqua. Si tratta del termine della missione che il Figlio ha ricevuto dal Padre e l’avvio della prosecuzione di tale missione da parte della Chiesa. Da questo momento, infatti, la presenza di Cristo nel mondo è mediata dai suoi discepoli, da quelli che credono in Lui e lo annunciano.
piersilvio e silvio berlusconi
Questa missione durerà fino alla fine della storia e godrà ogni giorno dell’assistenza del Signore risorto, che ci promesso: “Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”. Ecco perché esiste la Chiesa: per annunciare il Vangelo. La Chiesa siamo tutti noi battezzati. Oggi siamo invitati a comprendere meglio che Dio ci ha dato la grande dignità e responsabilità di annunciarlo al mondo, di renderlo accessibile all’umanità. Questa è la nostra dignità, questo è il più grande onore nella Chiesa».