MATTEO RENZI A MILANO PER L EXPO FOTO LAPRESSE
Francesco Bonazzi per Dagospia
Dalla Grande Paura alla Grande Occasione. Dopo gli arresti a sorpresa di giovedì, la politica rialza la testa sull'Expo, aiutata da un paio di fatti oggettivi: i nomi coinvolti nell'inchiesta, per ora, non sono altisonanti e lo scontro violentissimo ai vertici della Procura milanese è un diversivo davvero provvidenziale.
MATTEO RENZI A MILANO PER L EXPO FOTO LAPRESSECome promesso, il premier Renzie sale a Milano e sforna almeno un paio di slogan a effetto: "Non ci lasceremo rubare il futuro dai ladri" e "Chi ruba va fermato, ma non si fermano le opere, si fermano i ladri". Poi, addirittura con toni risorgimentali, promette che "se vinciamo la sfida dell'Expo, facciamo l'Italia". In ballo, del resto, ci sono circa 15 miliardi di fondi pubblici.
Pittibimbo in effetti ha poco da perdere. Personalmente, non ha a che fare con quella parte del suo partito più vicina agli affari che, anzi, fino alle primarie lo ha osteggiato in vari modi. E se l'Expo2015, i cui lavori sono in ritardo non certo per colpa sua, alla fine dovesse rivelarsi un successo, sarà lui a potersi intestare "il miracolo". E consacrarsi come "Uomo del fare" di berlusconiana memoria.
grillo a milanoCon le riforme costituzionali arenate, Renzie può dunque giocarsi queste ultime due settimane di campagna elettorale tutte sui famosi "80 euro" e sull'immagine decisionista.
A Milano, per una classica azione di disturbo, è salito anche Beppe Grillo. Per il capo del Movimento Cinque Stelle, i cantieri vanno subito fermati perché "l'Expo non è stata pensata per dare un'immagine dell'Italia al mondo, ma per riciclare denaro. E' un'associazione a delinquere alla luce del sole". E se Berlusconi continua a dire ai suoi che quel che emerge dall'inchiesta dei pm gli sembra "poca cosa", sono gli stessi magistrati a fornire, senza volerlo, munizioni preziose alla politica.
ALFREDO ROBLEDO jpegIl procurato capo Bruti Liberati oggi ha accusato il suo vice Robledo, che lo ha trascinato di fronte al Csm, di aver danneggiato le indagini. A parte il fatto che a questo punto difficilmente i due magistrati potranno rimanere nel medesimo palazzo di giustizia, la lite tra toghe potrebbe alzare un polverone sull'inchiesta e semplificare ai partiti la campagna elettorale.
Anche il condannato Berlusconi sembra riuscire ad ammortizzare il fatto oggettivo che personaggi nei guai come Dell'Utri, Scajola e Matacena vengano tutti dal suo partito. Oggi l'ex Cavaliere ha fatto capolino su Canale 5 e ha attaccato a testa bassa colui che rischia di togliergli più voti: "Nell'Europarlamento Grillo sarà messo in un angolo. Un importante eurodeputato mi ha detto che stanno già allargando i cessi per chiuderli lì".
edmondo_bruti_liberatiSempre alla voce "polveroni", non sono ovviamente passate inosservate le rivelazioni dell'ex ministro Usa Tim Geither, secondo il quale nel 2011 alti funzionari europei chiesero alla Casa Bianca di premere sul Fondo monetario e costringere Berlusconi alla resa. L'ex premier sostiene di averlo sempre saputo, e nel "complotto" ha sempre inserito anche Napolitano, mentre Forza Italia ora chiede una commissione d'inchiesta. Commissione che, numeri alla mano, non si farà mai.
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