A CAMUSSO DURO! SHOW DELLA ZARINA DELLA CGIL AL CENTRO COMMERCIALE DI SERRAVALLE SCRIVIA PER SOSTENERE I DIPENDENTI CHE MINACCIANO DI SCIOPERARE A PASQUA – CAMUSSO: "A TUTTI NOI PIACE RISPARMIARE MA QUESTO SI PUÒ FARE RISPETTANDO I DIRITTI DI CHI LAVORA" - IL CENTRO COMMERCIALE DI SERRAVALLE: "LO SCIOPERO? A NOI NON RISULTA ANCORA NULLA"

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Antonella Mariotti per “la Stampa”

CAMUSSO CAMUSSO

 

Entra abbracciata stretta, stretta a Mirella Migliorini segretaria regionale Filcams, quel pezzo di sindacato della Cgil che ha portato la protesta nei centri commerciali. Un ingresso da star per Susanna Camusso, al Museo dei Campionissimi di Novi Ligure.

 

La segretaria arrivava dal Designer Outlet di Serravalle, il più grande d' Europa, una «città della moda» che ha deciso di aumentare i giorni di apertura da 361 a 363 aggiungendo Pasqua e Santo Stefano alle aperture durante i festivi, scatenando la protesta di molti dipendenti, con la minaccia di sciopero per il 15 e il 16, con tanto di blocco stradale.

 

Il polo delle griffe a prezzi scontati è il più grande d' Europa e tra dipendenti dei negozi e indotto sono 2500 i lavoratori che gravitano intorno a Serravalle Scrivia.

 

SERRAVALLE SERRAVALLE

Quella di Camusso è stata una passeggiata, dalle 19 alle 20, tra negozi delle griffe in chiusura, nessuno si è avvicinato al gruppo di sindacalisti, la segretaria nazionale con Massimo Pozzi, Cgil regionale e i rappresentanti territoriali compreso Fabio Favola (Filcams locale) che per primo ha distribuito volantini nei negozi Outlet, raccogliendo inaspettate adesioni. «Anche negli ospedali e al petrolchimico stanno sempre aperti, cosa vuol dire? Ma si fanno turni e si rispettano i diritti dei lavoratori» ha detto Camusso, tra la vetrina di Pollini e quella di Etro, e ancora: «A tutti noi piace risparmiare, anche io ho comprato negli outlet, ma questo si può fare rispettando i diritti di chi lavora».

 

Intanto arrivano notizie da Marcianise, un' altra sede di Outlet da quello che dice la segretaria Cgil sull' apertura a Pasqua è intervenuto con una lettera il vescovo. «Assumono e sono uno sviluppo economico e del territorio? Se accetti di ammantare questo come opera buona, se sei benefattore allora non fai lavorare le gente a Natale e Pasqua». E una battuta sulla cultura sui territori: «Dobbiamo smetterla di pensare di portare gli italiani nei centri commerciali come luogo di cultura: questa è un' azienda.

CAMUSSO CAMUSSO

La cultura non è qui». Poi una pizza margherita e una birra da Farinella, uno dei ristoranti al Designer Outlet.

 

È Fabio Favola che apre il convegno a Novi e che si è stupito di quanti c' erano alle prime assemblee, e aprendo il dibattito «Il lavoro non è una merce» ha detto «se non ci sono più sedie cerchiamo di organizzarci». Perché ad ascoltare come cambiare il lavoro nel commercio erano in tanti, lavoratori dell' Outlet, ma anche di Ipermercati e Retail, quel pezzo di super mercati che ruotano intorno alla,città della moda di Serravalle Scrivia.

 

Salgono sul palco Alessandra, Franco, Paola che dicono «ci tolgono il tempo per organizzare le nostre famiglie». Applausi e grida. Uno stadio nelle sale del museo. La parola più applaudita è «famiglia», ripetuta quasi ossessivamente da chi protesta. «Una protesta che finalmente è arrivata nei centri commerciali» ha detto Franco, che fa il sarto in uno dei negozi di Serravalle.

 

serravalle outlet serravalle outlet

In prima fila pochi i politici, il sindaco di Serrvalle Scrivia non c' era all' Outlet e non c' era al convegno, c' era il sindaco di Novi Rocco Muliere e il senatore Federico Fornaro Mdp. Per il resto la sala è piena di giovani dipendenti forse tutti con contratti precari e appesi a una festività negata a una maternità inattesa.

 

La proprietà, la McArthurGlen ieri ha preferito non rilasciare dichiarazioni, aveva parlato la manager Daniela Bricola nei giorni scorsi: «Abbiamo più di duemila dipendenti, ne abbiamo assunti quattrocento pochi mesi fa. Siamo una realtà che si integra sul territorio, che fa cultura. Lo sciopero a Pasqua? Noi non ne sappiamo nulla, a noi risultano i negozi tutti aperti e funzionanti».

 

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