POST DEL MOVIMENTO 5 STELLE CONTRO CASALEGGIO
1 - BLOG, SIMBOLO, CASSA E DECISIONI POLITICHE: COSÌ IL M5S È OSTAGGIO DI CASALEGGIO
Estratto dell’articolo di Simone Canettieri e Luciano Capone per “il Foglio”
(…) Questa rivendicazione i vertici del M5s l’hanno scritta solo su Facebook, cosa che dimostra ipso facto chi abbia il controllo del sito. La verità è che il blog è di Casaleggio: l’Associazione Rousseau – di cui Davide è capo assoluto e perpetuo per diritto ereditario – è proprietaria del dominio www.ilblogdellestelle.it e titolare del trattamento dei dati. Ma oltre alla comunicazione sull’ house organ, anche l’agibilità politica è completamente compromessa senza Casaleggio. (…)
DAVIDE CASALEGGIO ARRIVA A PALAZZO CHIGI
(…) Il M5s non è autonomo neppure dal punto di vista finanziario: il suo bilancio non esiste, è una lunga colonna di zeri. La cassa è in mano a Casaleggio che, sempre attraverso l’Associazione Rousseau, gestisce 1,4 milioni di euro di donazioni e contributi, tra cui i famosi 300 euro che gli eletti sono obbligati a versare da regolamento (art. 6). Il partito non ha neppure il controllo del simbolo. Il logo è infatti di proprietà dell’Associazione M5s di Genova (cioè quella di Beppe Grillo, fondata nel 2012) che lo ha concesso in uso all’Associazione M5s del 2017 (quella ora guidata provvisoriamente da Crimi). (...)
INTEGRALE:
2 – COSA HA PORTATO ALLA NUOVA ROTTURA TRA CASALEGGIO E GRILLO/DI MAIO? IL POVERO GURU JUNIOR HA CAPITO CHE I PARLAMENTARI GRILLINI NON VOGLIONO PIÙ PAGARE ROUSSEAU E SONO PRONTI A FARLO FALLIRE. IN PIÙ, DIBBA HA PROMESSO DI PORTARGLI UN SACCO DI SOSTENITORI, CHE LA FRONDA DEGLI SCISSIONISTI È MOLTO GRANDE, E GLI GARANTIRÀ IL FLUSSO DI CASSA CHE GLI AVIDI PARLAMENTARI HANNO INTERROTTO - GRILLO METTERÀ PACE DI NUOVO? È DIFFICILE, ED ENTRO L'ANNO…
3 – ISCRITTI, DATI E PREFERENZE IL TESORETTO CHE CASALEGGIO È PRONTO A RIPRENDERSI
Francesco Malfetano e Emilio Pucci per “Il Messaggero”
IL POST DI DAVIDE CASALEGGIO SUL BLOG DELLE STELLE
Dati, elenchi, iscritti, donazioni e attività. In un solo concetto: big data. È questo il vero tesoro digitale dell' Associazione Rousseau di Davide Casaleggio che ora il Movimento 5 Stelle rischia di perdere.
Anni di informazioni sulla democrazia diretta che, con un' esclusione dell' erede di Gianroberto, di colpo non sarebbero più a disposizione dei pentastellati. Che fine faranno i nomi degli iscritti? Chi potrà accedere ai loro indirizzi e ai documenti di riconoscimento? E quelli degli eletti?
ALESSANDRO DI BATTISTA A PIAZZA PULITA 1
Quale entità sarà in grado di determinarne le possibilità di spesa attraverso le donazioni effettuate fino ad oggi? Chi sarà in grado di conoscere le preferenze di voto espresse negli scorsi anni? Non è dato saperlo. Così come non è dato sapere quanto questi siano davvero importanti per mandare avanti il Movimento. Oggi quindi il rischio è che Casaleggio jr, come se si trattasse di una partita di calcio improvvisata per strada, prenda il pallone e se ne torni a casa.
Un rientro mesto però perché lo costringerebbe a rinunciare non solo agli 1.4 milioni di euro di donazioni alla piattaforma quanto all' influenza di cui gode come eminenza grigia del partito.
ACCORDO E TEMPI
Motivazioni tutt' altro che banali che, secondo alcuni dei deputati cinquestelle, finiranno con il portare ad un' intesa utile a tutti, anche se solo transitoria. All' interno dello statuto di costituzione del M5s (quello del 2017 che vede Luigi Di Maio e proprio Casaleggio come co-fondatori), Rousseau viene indicato come un servizio permanente, senza scadenze.
Riuscire ad imporre una data di riferimento, assumendo l' Associazione con un contratto a tempo determinato, potrebbe far andare il gruppo agli Stati Generali con uno spirito diverso.
IL GARANTE
Intanto ieri a rialzare almeno in parte i toni ci ha pensato Beppe Grillo. Mentre l' ala governista festeggia per il modello Pomigliano', con la vittoria di 5 comuni su 6 dove M5s è andato al ballottaggio, l' ex comico ai fedelissimi fa trapelare la sua rabbia: «Liti da asilo infantile» tuona.
E la furia che colpisce un po' tutti, anche chi, come il capo politico Vito Crimi, domenica ha sbarrato la strada a Casaleggio, contestandone la possibilità di poter scrivere sul Blog delle stelle.
«Dovrebbe esserci riconoscenza nella vita», la sua idea che rimanda all' opera meritoria di Gianroberto.Ma le sue riflessioni, recapitate ai senatori e ai deputati che lo hanno chiamato, coinvolgono anche il presidente dell' associazione Rousseau e gli attacchi di Di Battista sul M5s paragonato all' Udeur.
beppe grillo giuseppe conte luigi di maio
«Picconare dall' esterno come un Salvini qualsiasi è puro autolesionismo», lo sfogo. La convinzione è che «indietro non si torna» e che quell' affondo sulla necessità che il Movimento torni alle origini «non ha senso», perché la strada è già tracciata. E - questo il parere di Beppe - deve avere come unica direttrice la stabilità del governo e le esigenze dei cittadini.
Proprio per questo Grillo non chiude la porta alla possibilità del terzo mandato «se - ha spiegato nei giorni scorsi ai suoi interlocutori - servirà a garantire il percorso intrapreso». Ma l' ipotesi di lasciare alla prossima segreteria (collegiale) l' eventualità di deroghe è tutta da tradurre in realtà. In ogni caso fonti informate spiegano che il fondatore M5s sta ragionando con Casaleggio su una soluzione.
DAVIDE CASALEGGIO LUIGI DI MAIO VITO CRIMI
L' exit strategy ancora non c' è ma il nuovo direttorio - questa la spinta dell' ala governista - dovrebbe avere accesso ai database degli iscritti, alle chiavi della piattaforma per ricondurla di fatto dentro il Movimento. «Siamo ad un punto di non ritorno», spiega un big M5s, «o si risolve o si va a carte bollate, una separazione consensuale non è possibile». La spinta dei parlamentari però va in un' altra direzione: «Basta, interrompiamo i rapporti con Davide», il refrain nelle chat.
GIANNELLI - LA DANZA DEI 5 STELLE luigi di maio vito crimi 3 luigi di maio vito crimi 2