CHE SUPERPASTICCIO! QUALCUNO DICA AL MINISTRO GIORGETTI DI SBRIGARSI CON LA RISTRUTTURAZIONE DEL SUPERBONUS 110% – NON AVENDO OTTENUTO RISPOSTE SULLE NUOVE NORME, POSTE ITALIANE HA BLOCCATO L’ACQUISTO DEI CREDITI D’IMPOSTA LEGATI ALL’INCENTIVO. E LO STESSO AVEVA GIÀ FATTO CDP – RISULTATO: MIGLIAIA DI IMPRESE RISCHIANO DI FALLIRE PERCHÉ SI RITROVANO PIENE DI CREDITI CHE NESSUNO VUOLE COMPRARE…

-

Condividi questo articolo


Sandra Riccio per “La Stampa”

 

SUPERBONUS 110 SUPERBONUS 110

Il caos sul Superbonus non ha fine. La misura al 110%, pensata per favorire l'efficientamento energetico degli immobili, è in attesa di una ristrutturazione da parte del Governo Meloni. Nel frattempo arrivano nuovi segnali che rendono ancora più incerte le prospettive per un mercato già in forte difficoltà.

 

La novità è arrivata da Poste Italiane, uno dei maggiori operatori nell'acquisto dei crediti legati a questo super-incentivo. Sul proprio sito ha annunciato la sospensione dell'acquisto di nuove cessioni. «Il servizio di acquisto di crediti d'imposta ai sensi del DL 19 maggio 2020 n.34, convertito con modificazioni nella legge 17 luglio 2020 n.77 e s.m.i., è sospeso per l'apertura di nuove pratiche» è il messaggio per la clientela che stava cercando strade per poter accedere al Superbonus (e ad altri crediti d'imposta). Le porte restano aperte per le richieste già opportunamente avviate. «È possibile seguire l'avanzamento delle pratiche in lavorazione e caricare la documentazione per quelle da completare».

 

giancarlo giorgetti giancarlo giorgetti

Cosa sta succedendo? L'idea è che Poste sia in attesa di chiarimenti normativi. In realtà Poste aveva già chiuso un anno fa, nel dicembre del 2021. Subito dopo anche Cdp aveva girato i rubinetti. Allora lo stop di Poste riguardava soltanto le imprese. Adesso il blocco è arrivato anche per i privati che hanno crediti di minore entità, tra i 100.000 e i 150.000 euro. È il caso, per esempio, dei tanti condomini in attesa di procedere con le ristrutturazioni.

 

Il passo di Poste è un segnale negativo che rischia di pesare ulteriormente su un circuito che stava cercando di ripartire dopo i chiarimenti recenti dell'Agenzia che avrebbero dovuto «ammorbidire» i processi. Poste era uno dei pochi sportelli ancora attivi su questo fronte tra quelli del mondo bancario.

 

SUPERBONUS 110 SUPERBONUS 110

UniCredit, che in questi mesi ha continuato a gestire caso per caso le pratiche esistenti, «sta valutando le soluzioni più idonee per arrivare quanto prima alla riapertura della possibilità di acquisto di nuovi crediti fiscali». Intesa Sanpaolo, all'opposto, di recente ha concluso accordi con Autotorino e con Sideralba per quasi 400milioni complessivi con l'obiettivo di ampliare la propria capacità fiscale. E fa sapere che sta procedendo con il Superbonus con particolare riguardo alle richieste caricate da tempo e a fronte di lavori già avviati.

 

Il caos in corso sta creando enormi difficoltà a migliaia di imprese che si ritrovano con i cassetti fiscali pieni di crediti legati al Superbonus che però non possono esigere perché nessuno li compra. Il risultato è che non riescono più a pagare fornitori e lavoratori, con grande incertezza per un comparto che, nei mesi scorsi, ha rappresentato un motore per la crescita del Paese.

 

POSTE ITALIANE POSTE ITALIANE

In questo contesto, i costruttori denunciano «una speculazione pazzesca» sul Superbonus e sui bonus edilizi. «Stiamo chiedendo da tempo lo sblocco di Cdp e Poste e di tutte le partecipate pubbliche, per dare un segnale di fiducia e per rimettere in moto il mercato» ha detto ieri la presidente di Ance, Federica Brancaccio, commentando la sospensione dell'acquisto dei crediti. Brancaccio denuncia come chi ancora acquista lo stia facendo a percentuali bassissime, sfruttando la «disperazione delle imprese»: se prima il credito al 110% veniva acquistato in media al 102%, ora si arriva anche all'85%.

SUPERBONUS 110 SUPERBONUS 110

 

«Chi compra specula» ha detto Brancaccio che ha aggiunto che senza un segnale «si faranno saltare migliaia di imprese». L'Ance chiede nell'immediato «un input del governo» e poi la convocazione di un tavolo con l'Abi, l'associazione delle banche, e le associazioni di categoria per trovare le soluzioni possibili. La sottosegretaria al Mef, Lucia Albano, assicura che il tema è sul tavolo e che a breve arriverà una proposta per «semplificare e razionalizzare» la misura.

 

GIANCARLO GIORGETTI GIANCARLO GIORGETTI

Una delle opzioni per aumentare la capacità fiscale delle banche potrebbe essere quella suggerita da Federico Freni, sottosegretario all'Economia anche nel governo Draghi: allungare da 5 a 7 anni il periodo per "scontare" il credito. In alternativa, senza allungare la durata temporale, si potrebbero applicare dei coefficienti di compensazione che consentano alle banche di ricominciare a comprare.

GIORGIA MELONI GIANCARLO GIORGETTI GIORGIA MELONI GIANCARLO GIORGETTI SUPERBONUS 110 SUPERBONUS 110

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….