IN CINA BASTA DIRE XI PER FARE CARRIERA – XI JINPING È STATO “RIELETTO” SEGRETARIO DEL PARTITO COMUNISTA E SI È CIRCONDATAO DI “YES MAN”: IL NUOVO NUMERO DUE È LI QIANG, 63 ANNI, CAPO DEL PCC A SHANGHAI, LA CITTÀ SIMBOLO DELLA FALLIMENTARE STRATEGIA ZERO COVID. IL SUO UNICO MERITO È DI NON METTERE MAI IN DISCUSSIONE I VOLERI DEL PRESIDENTE. IN UNA DITTATURA, BASTA E AVANZA – ORA CHE È CHIUSO IL CONGRESSO, PECHINO DIFFONDE I DATI DEL PIL, IN RIALZO DEL 3,9% (BEN LONTANA, QUELLA, DAI VOLERI DI XI

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xi jinping li qiang xi jinping li qiang

CINA: +3,9% PIL NEL TERZO TRIMESTRE, +3% GENNAIO-SETTEMBRE

(ANSA) - La Cina registra nel terzo trimestre un Pil in rialzo annuo del 3,9%, in accelerata rispetto allo 0,4% dei tre mesi precedenti e alle attese di 3,4-3,7%. Lo riferisce l'Ufficio nazionale di statistica, comunicando i dati attesi la scorsa settimana, ma rinviati a causa del XX Congresso nazionale del Partito comunista che ha affidato al presidente Xi Jinping un inedito terzo mandato alla guida del Pcc. Nel periodo gennaio-settembre, la crescita è stata del 3%, ben lontana dal "circa 5,5%" governativo annunciato a marzo

 

CINA: SURPLUS COMMERCIALE SETTEMBRE A 84 MLD, +5,7% EXPORT

xi jinping con li qiang e gli altri membri del politburo xi jinping con li qiang e gli altri membri del politburo

(ANSA) - La Cina segna un surplus commerciale di 84,74 miliardi di dollari a settembre, contro gli 80,3 miliardi attesi e i 79,39 miliardi di agosto: l'export, secondo i dati diffusi delle Dogane cinesi preannunciati a sorpresa questa mattina, sale del 5,7% (meglio del 4% di consenso), mentre l'import dello 0,3%, mancando le stime dell'1%.

 

La diffusione dei dati macroecomici cinesi era stata sospesa senza spiegazioni già il 14 ottobre, a partire dall'interscambio commerciale, nell'imminenza del XX Congresso nazionale del Partito comunista che ha affidato un inedito terzo mandato al presidente Xi Jinping alla segreteria generale. (ANSA).

li qiang 1 li qiang 1

 

CINA: +6,3% PRODUZIONE INDUSTRIALE SETTEMBRE, +2,5% VENDITE

(ANSA) - La produzione industriale a settembre è aumentata del 6,3% su base annua, battendo le attese di un rialzo del 4,5% e il dato del 4,2% di agosto. Nell'ondata di statistiche diffusa oggi figurano anche le vendite al dettaglio, risultate ancora deboli: solo +2,5%, contro un consenso del 3,3% e la crescita del 5,4% segnata ad agosto.

 

L'economia cinese è rimbalzata a un ritmo più veloce del previsto, ma la politica draconiana della 'tolleranza zero' al Covid-19, l'aggravarsi della crisi immobiliare, i rischi di recessione globale per il rallentamento globale dovuto al rialzo dei tassi di interesse per frenare l'inflazione stanno mettendo a rischio gli sforzi di Pechino per promuovere una solida ripresa nel 2023.

xi jinping xi jinping

 

Il rilascio dei dati era originariamente previsto per il 18 ottobre, ma è stato posticipato fino alla conclusione di sabato del XX Congresso del Partito comunista. Su base congiunturale, invece, il Pil è aumentato del 3,9% nel terzo trimestre, contro un aumento previsto del 3,5% e un calo del 2,6% registrato nei tre mesi precedenti.

 

Dalla fine di maggio, sono state lanciate oltre 50 misure di sostegno economico, cercando di allentare le pressioni sulla disoccupazione, il vero spauracchio della leadership. I nuovi prestiti bancari in Cina sono quasi raddoppiati a settembre rispetto al mese precedente e hanno superato di gran lunga le aspettative, grazie agli sforzi delle banche centrali per rilanciare l'economia.

xi jinping con li qiang e gli altri membri del politburo xi jinping con li qiang e gli altri membri del politburo

 

I «MAGNIFICI 7» DEL POLITBURO XI III IN MARCIA CON I FEDELISSIMI

Guido Santevecchi per il “Corriere della Sera”

 

Passerella con tappeto rosso, sfilata dietro Xi Jinping nell'Aula dorata della Grande sala del popolo di Pechino. «Sono stato rieletto segretario generale, lavoreremo diligentemente», ha detto Xi presentando alla Cina e al mondo il suo Comitato permanente del Politburo.

 

Quattro dei sei uomini scelti da Xi Terzo sono nuovi, accomunati dalla riconoscenza al leader supremo, che a 69 anni e all'apice del suo potere non ha indicato un possibile successore. La loro posizione nella gerarchia del Partito-Stato è stata segnalata dall'ordine di marcia dietro Xi. I cinesi sono ossessionati dalla forma e amano la coreografia.

xi jinping xi jinping

 

La nomina più importante è quella del Numero 2, che di solito è destinato ad avere l'incarico di primo ministro e a gestire l'economia. È il compagno Li Qiang, 63 anni, capo del Partito a Shanghai.

 

Sembrava aver bruciato le su carte la scorsa primavera, quando era stato protagonista di un clamoroso fallimento nella gestione del Covid-19. Con i numeri dei contagi in preoccupante aumento (per gli standard cinesi di Tolleranza Zero) aveva insistito ad assicurare che Shanghai non si sarebbe mai fermata; poi aveva deciso un lockdown «intelligente», scaglionato e rapido, tre giorni per ogni metà della città.

 

xi jiping xx congresso partito comunista xi jiping xx congresso partito comunista

Infine, la paralisi completa, con il coronavirus fuori controllo, la gente frustrata e poi furiosa, scene di scontri con i vigilanti spediti a piazzare gabbie davanti ai portoni dei palazzi. Per oltre due mesi la sua Shanghai è stata in lockdown, più di venti milioni di persone chiuse in casa con approvvigionamenti scarsi, centri di quarantena pieni e disorganizzati, attività economiche ferme.

 

La ricetta inflessibile per l'impossisbile Zero Covid voluto da Xi, somministrata da Li Qiang ha avuto un esito disastroso per l'immagine della Cina. La sua nomina pone fine al mito della «meritocrazia tecnocratica» del Partito-Stato, osservano politologi ed economisti internazionali.

 

xi jiping xx congresso partito 2 xi jiping xx congresso partito 2

Il vero merito di Li è che evidentemente dice sempre sì a Xi.

Li Qiang primo ministro (lo sapremo solo a marzo ma sembra certo) ribadisce che con Xi Jinping la Cina è concentrata sulla sicurezza (del Partito anzitutto), e la mette prima dell'economia. Una linea che avrà un impatto sul mondo globalizzato, riducendo le prospettive di crescita.

 

ZHAO LEJI ZHAO LEJI

È un veterano del Politburo il Numero 3 Zhao Leji, 65 anni promosso dopo aver guidato la Commissione di disciplina del Partito, l'apparato che purga i ranghi della burocrazia comunista dai casi più evidenti di corruzione. Lascia l'anticorruzione: evidentemente cinque anni di quel lavoro con la falce stancano e meritano un premio.

 

Faceva parte del passato Politburo anche il Numero 4 Wang Huning, 67 anni, ex accademico e politologo. È l'ideologo del Partito, il suggeritore di slogan dietro la svolta marxista-leninista.

 

Numero 5 è Cai Qi, 66 anni, brillante capo del Partito a Pechino. È l'unica sorpresa tra i magnifici sette. Ha servito in provincia per vent' anni sotto Xi. Quando era sindaco di Hangzhou usava Weibo per avere idea dell'umore della gente. Nel 2011 si è detto dispiaciuto perché Facebook è oscurato in Cina. Chiamato a Pechino ha rinunciato ai social. Ha gestito bene le Olimpiadi invernali di Pechino, anche se l'ha chiusa in una bolla che ha spento la festa.

XI JINPING DING XUEXIANG XI JINPING DING XUEXIANG

 

Numero 6 Ding Xuexiang, 60 anni, capo dello staff di Xi, viaggia sempre al suo seguito e lo aiuta nella gestione tecnica del Partito.

 

Numero 7 è Li Xi, 66 anni, che arriva dal Guangdong, provincia industriale per eccellenza della Cina. A lui va la guida dell'anticorruzione. Spenti i riflettori sul gran teatro del XX Congresso comunista, consumata la sceneggiata drammatica dell'allontanamento forzato dall'aula del vecchio ex leader Hu Jintao, per cinque anni il palco sarà occupato solo dal mattatore Xi. Ieri ha di nuovo assicurato che «la Cina non può svilupparsi senza il mondo e anche il mondo ha bisogno della Cina». Ma le regole di convivenza vuole dettarle lui. Prime felicitazioni da Vladimir Putin e Kim Jong-un.

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