CINQUE POSSIBILI TERRORISTI ARABI SONO IN GIRO PER L’ITALIA E POTREBBERO PUNTARE AL CUPOLONE, AL DUOMO DI MILANO E ALLA SCALA – CE LO DICONO L’FBI E L’ANTIDROGA USA I

L’intelligence statunitense ci ha passato le informazioni in suo possesso, ma per ora non ha chiesto di alzare il livello di allerta. Tempi e modi di un eventuale attacco terroristico in Italia non sono indicati e adesso si tratta di verificare eventuali collegamenti con gli attentatori di Parigi…

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Francesco Semprini per “la Stampa

 

E se la prossima a finire nel mirino dei terroristi fosse proprio l'Italia? Di certo non stiamo parlando di una novità visto che l' ipotesi è da mesi al vaglio delle autorità nazionali e delle intelligence occidentali.

michelle obama sul duomo di milano michelle obama sul duomo di milano


Del resto l' Italia, ancor più perché custode geografica e culturale della civiltà cristiana e cattolica con la presenza del Vaticano, è un «target» potenziale della guerra contro gli infedeli attuata dall' autoproclamato Stato islamico. Come del resto da loro stesso dichiarato nei vari messaggi propagandistici. Il punto è che queste supposizioni negli ultimi giorni sembrano da ieri avere assunto una consistenza maggiore, alla luce delle ultime indicazioni provenienti dall' altra parte dell' Atlantico.

 

ISIS - FOTO SCATTATA DAVANTI AL DUOMO MILANO ISIS - FOTO SCATTATA DAVANTI AL DUOMO MILANO

Parliamo in primis dell' informativa inviata dall' Fbi alle autorità di sicurezza nazionale nella quale vengono indicati la basilica di San Pietro a Roma, il Duomo e la Scala di Milano come possibili obiettivi di un attentato. La comunicazione del Federal Bureau of Investigation, a sua volta ottenuta dalla Dea, l' Agenzia federale antidroga, non parla solo di possibili bersagli, ma anche di potenziali esecutori.


L' informativa menziona i nominativi di cinque soggetti di origine «araba» che potrebbero essere presenti già nel Paese. Le famose «cellule dormienti» pronte ad attivarsi, e quindi personaggi sospetti da ricercare.

ISIS VATICANO SAN PIETRO ISIS VATICANO SAN PIETRO


Attenzione però, il documento ottenuto dalle autorità italiane non contiene indicazioni e menzioni specifiche, né sulla tempistica né tanto meno sulle circostanze nelle quali potrebbero maturare dei concreti rischi di attentato. Le indicazioni sono pertanto generiche, come dire vagamente descrittive, ma certo se inquadrate nel clima post-parigino, sufficienti ad aver fatto scattare uno stato di allerta.

 

ISIS SAN PIETRO UN FAN DELLO STATO ISLAMICO IN VATICANO ISIS SAN PIETRO UN FAN DELLO STATO ISLAMICO IN VATICANO

Per questo la documentazione giunta da Washington è ancora sotto attenta analisi dei servizi di intelligence impegnati a «incrociarne» i contenuti con le informazioni già in loro possesso. L' attenzione è in particolare rivolta a far luce sulla identità dei cinque nominativi segnalati, in particolare alla loro provenienza e ad ogni possibile legame, semmai ce ne fosse, con i membri jihadisti del nucleo di fuoco che ha operato venerdì a Parigi.

femen san pietro 56 femen san pietro 56


Questo da una parte comporta maggiori controlli con l' intelligence internazionale, ma anche con la stessa Fbi, dall' altra a un allargamento dei controlli ad personam. Specie in vista di alcuni appuntamenti importanti come il Giubileo che si svolgerà a breve. Non è escluso - spiegano fonti informate a La Stampa - che se e quando certe indicazioni trovassero riscontro, le stesse autorità americane rivolgerebbero un appello alla cautela ai propri connazionali che si trovino a vario titolo in Italia. O come accaduto in altri casi, ad esempio Francia ed Egitto, siano le stesse autorità che sconsiglino visite.

 

IL TEATRO LA SCALA DI MILANO IL TEATRO LA SCALA DI MILANO

Si tratta di ipotesi per ora, occorre infatti dire che la segnalazione giunta dall' Fbi non è la prima del suo genere, e soprattutto dato il carattere generico della sua stessa natura non deve creare ulteriori inutili allarmismi oltre a quelli già causati dai fatti di Parigi. Da un punto di vista procedurale occorre dire che la prima conseguenza dell' allarme proveniente dagli Usa è stata la circolare che il Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha inviato ai questori di Milano e Roma.

 

Nel documento si chiede di rafforzare ulteriormente - per quanto possibile visto che l' allerta è già a livello 2 - la vigilanza e il controllo nelle due città, con particolare attenzione ai luoghi di culto e di aggregazione. Misure queste ritenute opportune e per adesso all' altezza della situazione in atto.

 

 

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