CINQUE STELLE SEMPRE PIÙ DISTANTI FRA LORO

Grillo cerca di riunificare i suoi e attacca la Rai minacciando di smembrarla, ma gli scazzi fra i “cittadini” a cinque stelle si moltiplicano - Intanto un deputato regionale siciliano grillino si dimette: fa l’istruttore in palestra, e dice di avere importanti impegni in Medio Oriente e a Londra... - -

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1 - GRILLO AI SUOI: VI DARÒ DUE CAREZZE

grillo casaleggiogrillo casaleggio

Jacopo Iacoboni per "La Stampa"

Nel fortino di Beppe Grillo si sentono sempre più assediati, un assedio che da fisico s'è fatto psicologico, «c'è una pressione fortissima, che i ragazzi patiscono» - dove i ragazzi sta per i parlamentari; ma lui no, figurarsi, anzi. Grillo quando lo attaccano tende a aumentare gli elementi di spavalderia del suo carattere. Per capirci, non è un Crozza, con cui pure è rimasto in buon rapporto, non è uno che dinanzi a due buu s'impappina.

casaleggio grillocasaleggio grillo

Semmai, di carattere, si esalta abbastanza nella sua attuale convinzione «siamo in guerra»: e dunque, oggi che scende a incontrare i suoi parlamentari non è - come molti opinano - per fargli il cazziatone, o minacciarli. Ovvi elementi di psicologia, tra l'altro, suggeriscono a un capo di non fare così. Semmai sceglierà le vesti del papà, di quello più grande che dà un consiglio, e vuole legarsi affettivamente ai figlioli.

grillo casaleggiogrillo casaleggio

Così prima di arrivare s'è fatto precedere da una telefonata, l'altra sera, molto empatica. Sempre più preso dallo spirito francescano che è nelle linee guida del Movimento, Grillo ha detto «ragazzi, vengo giù e ci facciamo due carezze, ci vogliamo un po' bene e ci diamo due baci, dobbiamo stare uniti e respingere quelli che ci vogliono dividere. State sereni, vi darò un po' di carica».

grillo e crimi lombardigrillo e crimi lombardi

Nondimeno, se il capo ha sentito il bisogno di una rassicurazione, è perché ha colto che inquietudini ci sono. Ieri, per dire, Alessio Tacconi, uno degli eletti all'estero, stava parlando coi giornalisti quando un collega l'ha richiamato, assai brusco, «già sei considerato un dialogante»... E lui: «Per me è un complimento. E stavo esprimendo opinioni personali». «Ma tu non puoi esprimere opinioni personali», l'ha sgridato l'altro.

GRILLO LOMBARDI CRIMIGRILLO LOMBARDI CRIMI

A Grillo preme comunque verificare due cose. Il vero elemento sollevato da Currò è stato «perché non diamo subito un nome per la presidenza della Repubblica?». Ma a questa sollecitazione al momento sono sensibili in pochi, in tre al Senato, forse un pugno alla Camera. Faranno gruppo a sé? Molto difficile si spingano a tanto. Si vedrà.

CRIMI E LOMBARDICRIMI E LOMBARDI

Grillo invita «i ragazzi» a tenere segreto il luogo dell'incontro, «per non avere gente che origlia dietro le porte», e così, con effetto gita scolastica e cuffie negli Iphone, oggi i parlamentari saranno portati lì alle 9.30 in pullman. Ieri il capo s'è fatto precedere anche da un'invettiva contro la Rai, alla quale - come ha sempre detto nello tsunami tour - vuole lasciare una sola rete, stile Bbc, per vendere le altre due.

«Una parte della popolazione italiana, sostiene, vive in un gigantesco Truman show la cui responsabilità va attribuita per intero ai giornalisti italiani, con le solite poche e, in un Paese come il nostro, più che lodevoli eccezioni». Una informazione «di regime, totalitaria, simile alle purghe staliniane degli anni trenta. Un'informazione omologata in un grande inciucio per mantenere privilegi, caste, parassiti sociali trasversali».

roberta lombardi con vito crimiroberta lombardi con vito crimi

E qui pare quasi di rileggere certi slogan dei radicali d'antan, altro cardine, utilizzato quasi testualmente, del melting pot ideologico del Movimento. Così il comico-politico propone di iniziare dalla Rai, che ha tredicimila dipendenti («di questi meno di cinquanta sono giovani under trenta: lo 0,37%»), e nel 2012 «nonostante canone e pubblicità ha perso 250 milioni».

Morale: privatizzare due canali e tenerne uno «senza vincoli coi partiti», e senza pubblicità. Grillo è convinto che, se si superano «le imboscate» su fiducia e Quirinale, poi «sulle leggi ci divertiremo».

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2 - SCELTA PERSONALE: SI DIMETTE UN DEPUTATO SICILIANO

Da "La Stampa"

Il deputato regionale siciliano del Movimento 5 Stelle Sergio Troisi si è dimesso. Nel suo seggio all'Ars subentra Sergio Tancredi, primo dei non eletti in provincia di Trapani. Troisi motiva la sua scelta con ragioni professionali e di vita. «Torno a fare l'ingegnere per l'azienda per cui ho lavorato negli ultimi 7 anni - ha spiegato -.

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Ci sono dei progetti importanti che mi vedranno impegnato tra il Medio Oriente e Londra. Continuerò ad orbitare attorno al Movimento 5 Stelle. Rimarrò a disposizione di tutti». Tancredi, 45 anni, di Mazara del Vallo, è preparatore atletico di società sportive e istruttore in una palestra.

 

 

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