UNA CLAUSOLA DI FLESSIBILITÀ LIMITATA AI PROSSIMI TRE ANNI: IL COMPROMESSO FRANCO-TEDESCO CHE PUÒ SBLOCCARE L'INTESA SUL PATTO DI STABILITA’ – LA FUMATA BIANCA NON C’E’ MA C’E’ OTTIMISMO A BRUXELLES: ENTRO DIECI GIORNI SI CHIUDE. GIORGETTI, NON TROPPO SODDISFATTO, MUGUGNA: “PIUTTOSTO CHE UN BRUTTO ACCORDO, MEGLIO LE VECCHIE REGOLE”. MA L’IMPRESSIONE È CHE L’ITALIA NON VOGLIA METTERSI DI TRAVERSO…

-

Condividi questo articolo


Marco Bresolin per la Stampa - Estratti

 

 

Gilles Roth Paschal Donohoe Pierre Gramegna e Giancarlo Giorgetti Gilles Roth Paschal Donohoe Pierre Gramegna e Giancarlo Giorgetti

Una clausola di flessibilità temporanea, per il triennio 2025-2027, in modo da consentire ai Paesi sotto procedura di deviare dagli aggiustamenti di bilancio se questo è giustificato da un aumento del costo degli interessi sul debito. È tutto qui il compromesso franco-tedesco trovato nella notte all’Ecofin e che potrebbe portare alla svolta nella trattativa sulla riforma del Patto di Stabilità. La fumata bianca ancora non c’è, ma solo perché alcuni Paesi (soprattutto i frugali) devono tornare a casa a fare i conti per tradurre in pratica la nuova proposta e magari ottenere il via libera dei rispettivi Parlamenti.

 

Ma al termine della maratona negoziale della scorsa notte, a Bruxelles c’è ottimismo circa la possibilità di chiudere l’accordo nel giro di una decina di giorni al massimo. Uscendo dal palazzo Europa, il ministro Giancarlo Giorgetti non è parso troppo soddisfatto e ha ripetuto che “piuttosto che un brutto accordo, meglio le vecchie regole”. Ma l’impressione è che l’Italia non voglia mettersi di traverso.

 

giancarlo giorgetti giorgia meloni giancarlo giorgetti giorgia meloni

In concreto, la Francia aveva chiesto una clausola di flessibilità per ridurre l’ammontare dell’aggiustamento di bilancio richiesto ai Paesi che si trovano sotto procedura per deficit eccessivo (vale a dire quelli che sforano il 3%): le regole prevedono un taglio del saldo strutturale pari allo 0,5% del Pil. Ieri, arrivando alla riunione, Bruno Le Maire aveva proposto un margine di flessibilità dello 0,2% in cambio di investimenti e riforme strutturali. Il suo collega tedesco, Christian Lindner, si è però opposto, ripetendo che “non abbiamo intenzione di cambiare le regole sulle procedure”. Il compromesso è stato trovato attraverso l’introduzione di una clausola temporanea che lascia invariata la richiesta di correzione (0,5%), ma in via temporanea prevede un’eccezione limitata al 2025, al 2026 e al 2027.

 

nadia calvino giancarlo giorgetti nadia calvino giancarlo giorgetti

Secondo la proposta redatta dalla presidenza spagnola, gli Stati potranno chiedere alla Commissione una sorta di “sconto” sullo sforzo di bilancio richiesto, se giustificato da un aumento del costo degli interessi in seguito all’impennata dei tassi. Alcuni dei Paesi Frugali – la Finlandia, l’Austria, la Svezia e i Paesi Bassi – non sono ancora convinti al 100%, ma Parigi pensa di convincerli grazie al fatto che, una volta terminato il periodo transitorio, a partire dal 2028 la clausola di salvaguardia sparirà e si tornerà alla regola dello 0,5%.

 

La seconda novità introdotta dal negoziato notturno va incontro ai Paesi che hanno un debito superiore al 60% del Pil, ma inferiore al 90% (per esempio la Germania). La riforma stabilisce che non basta portare il deficit al di sotto del 3%, ma bisogna scendere all’1,5%. Questo però varrà solo per chi ha un debito oltre il 90% (come l’Italia e la Francia), mentre chi ha un debito tra il 60% e il 90% potrà mantenere il suo deficit al 2%.

 

 

L’ultima novità va invece incontro ai Paesi del Sud perché allarga i margini di deviazione annuale dal percorso stabilità dalla Commissione (quando non si è sotto procedura). 

paolo gentiloni giancarlo giorgetti paolo gentiloni giancarlo giorgetti

 

(...)

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

A MILANO DA MESI GIRA UNA VOCE INSISTENTE: NON È CHE FABRIZIO CORONA STA LAVORANDO PER RIPULIRE L’IMMAGINE DI FEDEZ? – “FURBIZIO” È STATO IL PRIMO A DARE NOTIZIA DELL’ACCORDO ECONOMICO TRA IL RAPPER E CRISTIANO IOVINO, IL PERSONAL TRAINER MENATO DA FEDEZ E I SUOI AMICHETTI. POI SI È LANCIATO IN UNA DIFESA A SPADA TRATTA DELL’EX SIGNOR FERRAGNEZ DOPO CHE I SUOI AMICI ULTRAS SONO FINITI IN CARCERE: “I GIORNALI VI VENDONO MERDA. VOI NON LO CONOSCETE” – ORA L’ULTIMO ATTO CON L’EX RE DEI PAPARAZZI CHE RIVELA: “DIETRO IL VIAGGIO DI FEDEZ A NEW YORK C’È UN PROGETTO DAVVERO GROSSO”. VOGLIAMO SCOMMETTERE CHE TRA NON MOLTO “FURBIZIO” CE NE DARÀ CONTO?

DAGOREPORT - NEI CORRIDOI DI VIALE MAZZINI VIENE DATA PER CERTA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI IN VIRTÙ DEL PRONTO SOCCORSO M5S, IN CAMBIO DEL TG3 - MA IL DO UT DES, DEFINITIVA LAPIDE PER EVENTUALI ALLEANZE COL PD, NON SARÀ IMMINENTE: PRIMA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI FINE NOVEMBRE, C'E' IL VOTO DEL 17 PROSSIMO PER LA REGIONE UMBRIA - SE I GRILLINI PURI E DURI NOSTALGICI DI BEPPE-MAO, DISERTASSERO LE URNE, COME È SUCCESSO IN LIGURIA, RIUSCIREBBE CONTE A SOPRAVVIVERE ALL'ENNESINO BRUCIANTE TRACOLLO ELETTORALE A POCHI GIORNI DALLA COSTITUENTE? AH, SAPERLO...

DAGOREPORT – FIATO AI TROMBONI! IL 6 E IL 7 NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA A ROMA UN GROTTESCO SPETTACOLO DI ITALICA IPOCRISIA: GLI STATI GENERALI DELLA RAI, DUE GIORNI PER DISCUTERE ‘’COME TENERE LA POLITICA FUORI DALLA RAI’’ (SEMBRA CROZZA MA È COSÌ…) - A CHE SERVE TALE GIGANTESCA PRESA PER IL CULO CHE VEDRÀ OSPITI LA RUSSA, GIULI, VESPA, FLORIS, GRASSO, TRAVAGLIO, SECHI, SCHLEIN, SALVINI, URSO, TAJANI, ETC., VOLUTA DALLA CURVACEA PRESIDENTE DELLA VIGILANZA RAI, LA 5STELLE BARBARA FLORIDIA? - NON È UN MISTERO L’OBIETTIVO DI CONTE DI ACCAPARRARSI IL TG3 IN CAMBIO DEL VOTO A FAVORE DEL CARTONATO DI GIANNA LETTA, SIMONA AGNES, IN TREPIDA ATTESA DELLA PRESIDENZA RAI - MA CONTE SI RITROVA I NEURONI DIVISI TRA GOFFREDO BETTINI E MARCO TRAVAGLIO, MENTRE BEPPE GRILLO LO ASPETTA AL VARCO DELLA COSTITUENTE (MUOIA M5S CON TUTTI I FILISTEI) - LA PRECISAZIONE DELLA FLORIDIA...

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...