Da open.online
Nei giorni scorsi il candidato di Fratelli d’Italia Carlo Nordio ha proposto il ripristino dell’immunità parlamentare e la revisione dell’obbligatorietà dell’azione penale. Oggi Giulia Bongiorno, senatrice della Lega, gli risponde in un’intervista a La Stampa. «Guardi, il tema non è nel programma del centrodestra, tanto meno in quello della Lega. A dirla tutta, non mi sembra proprio una priorità in questo momento storico. Meglio pensare ai cittadini prima che ai parlamentari».
Mentre sull’obbligatorietà «una riflessione va fatta. Così come vanno le cose oggi, è una finzione. È sulla carta, ma non nella pratica quotidiana. Ci sono persino gli ordini di priorità per l’azione penale che differiscono da procura a procura. E io vedo donne che non denunciano le violenze perché poi l’obbligatorietà per i loro persecutori non vale. Quindi parliamone, purché si decida. O l’obbligatorietà c’è sul serio, oppure aboliamola».
La Lega invece vuole la separazione delle carriere tra magistrati: «So bene che la grande maggioranza dei magistrati italiani lavora in silenzio e con carichi di lavoro enormi. Perciò, il primo degli interventi deve riguardare le assunzioni. Servono nuovi magistrati e personale perché sennò i fascicoli non camminano, i testimoni non vengono convocati, le notifiche non partono, e la giustizia s’ingolfa. Le vittime attendono giustizia e gli imputati restano ostaggio della giustizia per decenni. Non ha senso discutere di massimi sistemi se è tutto bloccato».