Estratto dell’articolo di Gustavo Bialetti per “La Verità”
EDITORIALE DI MATTEO RENZI CONTRO IGNAZIO VISCO - IL RIFORMISTA
Matteo Renzi brinda [...] alla fine della gestione di Ignazio Visco. Dedicandogli un durissimo editoriale sulla prima pagina del suo Riformista. [...] si legge che «i dodici anni di Ignazio Visco hanno minato l’autorevolezza e la credibilità di Banca d’Italia» [...]. Di qui, la speranza affidata a Fabio Panetta «che possa riportare questa istituzione laddove merita di stare, nelle eccellenze del Paese».
Il direttore del Riformista intinge la penna nel «veleno» avanzato dall’autunno 2017. Quando il primo mandato di Visco scade nel pieno della polemica sulle crisi bancarie che ha portato sulla graticola lui e la fedelissima Maria Elena Boschi con il caso Etruria, la Camera approva una mozione del Pd guidato proprio da Renzi che chiede al governo presieduto da Paolo Gentiloni (Pd) di non confermare Visco.
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Il 27 ottobre 2017, Gentiloni e Mattarella firmano però il rinnovo. Quasi due mesi dopo, il 19 dicembre sempre del 2017, Visco, audito dalla commissione di inchiesta sulle banche, racconta: nei suoi incontri nel 2014 «certamente una domanda (Renzi, ndr) la fece» in merito alla questione di Banca Etruria, «e io non risposi, dissi che di banche in difficoltà parlo solo col ministro dell’Economia».
L’allora ministro Boschi venne invece indirizzata al vicedirettore generale al quale però, aveva assicurato Visco in audizione, non fece richieste né pressioni. E chi era il vicedirettore generale? Fabio Panetta.
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