Da “Ansa”
Il governo regionale della Catalogna ha deciso di "ridurre" temporaneamente "al minimo" le relazioni bilaterali con l'esecutivo centrale spagnolo: una scelta motivata dalla mancanza di "spiegazioni" e "attribuzione di responsabilità" sufficienti da parte di Madrid in merito al 'Catalan Gate', il caso di presunto spionaggio a oltre 60 politici e attivisti indipendentisti attraverso il software Pegasus, denunciato dal gruppo di ricerca Citizen Lab. Lo si legge in un accordo pubblicato dal governo regionale, nel quale si annuncia che la regione adotterà "le azioni legali necessarie" per far luce sulla vicenda.
L'annuncio di Barcellona si aggiunge all'avvertimento lanciato dal partito indipendentista Esquerra Republicana (uno dei due al governo in Catalogna) su un possibile ritiro del sostegno parlamentare al governo di Pedro Sánchez se questi non offre spiegazioni e "assunzione di responsabilità" sufficienti. Le presunte vittime del 'Catalan Gate', tra le quali è indicato anche l'attuale presidente regionale Pere Aragonès, e i loro partiti e movimenti di riferimento credono possibile che dietro l'attività di spionaggio ci siano apparati dello Stato spagnolo.
Da parte sua, Madrid sostiene di non aver "nulla a che vedere" con il caso né "nulla da nascondere", e ha proposto di attivare un'inchiesta interna al Centro Nazionale dell'Intelligence (Cni) e una da parte di una commissione parlamentare (unica sede, secondo quanto spiegato dalla ministra della Difesa Margarita Robles, in cui la legge permette di chieder conto ai servizi segreti delle loro attività). Secondo il quotidiano El País, che cita fonti dell'intelligence, il Cni ha tenuto sotto sorveglianza individualmente alcuni esponenti dell'indipendentismo, dopo aver ottenuto un'autorizzazione giudiziaria
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