COME SI PORTA UN PARTITO NEONAZISTA AL GOVERNO? TOGLIENDO LA VECCHIA FIAMMA, LICENZIANDO LA VETUSTA CLASSE DIRIGENTE E ISTITUENDO UNA CARTA CONTRO IL RAZZISMO! – LA LEZIONE DEL SOVRANISTA SVEDESE JIMMIE AKESSON CHE POTREBBE TORNARE UTILE A “DONNA GIORGIA” (CHE GLI MANDA LE CONGRATULAZIONI) PER SMARCARSI DAL PASSATO – ECCO COME I SOVRANISTI “DEMOCRATICI SVEDESI” SONO PASSATI DAL’1 AL 20% E GIOCHERANNO LA PARTITA PER LA FORMAZIONE DEL GOVERNO - VIDEO
Monica Ricci Sargentini per il “Corriere della Sera”
«Siamo pronti a contribuire in modo costruttivo a un cambio di potere e a un nuovo inizio per la Svezia». Così Jimmie Akesson su Twitter incassa il 20% ottenuto dal suo partito, i Democratici svedesi (Ds), e mette in chiaro di voler far parte del prossimo governo. I risultati definitivi delle elezioni che si sono svolte domenica in Svezia si sapranno domani saranno conteggiate le schede arrivate dall'estero e quelle inviate per posta ma i dati provvisori, con il 95 per cento di schede scrutinate, indicano un vantaggio molto esiguo del blocco di centrodestra.
Moderati, Democratici svedesi, Liberali e Cristiano democratici potrebbero contare su 175 seggi nel Riksdag, il Parlamento di Stoccolma. I Socialdemocratici e le altre formazioni che hanno in precedenza sostenuto i governi dei premier Stefan Lofven e poi Andersson, vale a dire i Verdi, il Partito di centro e la Sinistra, si fermerebbero a 174 deputati, un margine che in termini di voti potrebbe essere colmabile con solo 47 mila preferenze.
Ne è conscio anche Akesson che cerca di placare l'entusiasmo dei suoi sostenitori: «Non c'è ancora un risultato elettorale certo - spiega - e c'è quindi motivo di essere cauti e non agire frettolosamente».
Ma una cosa appare evidente: i Democratici svedesi sono il secondo partito del Paese, il primo nella coalizione di centrodestra. Difficile, dunque, per i moderati di Ulf Kristersson e gli altri partiti del blocco conservatore escludere i sovranisti dal governo, tanto che, ieri, Akesson ha partecipato ad una riunione al quartiere generale dei Moderati.
In passato i Liberali e i Cristiano democratici avevano posto un veto all'idea di costituire un esecutivo con i sovranisti.
Intanto molti si interrogano sul miracolo politico compiuto da questo 43enne dall'aspetto impeccabile che ha trasformato un partito nato negli anni '80 da un movimento neonazista in una forza politica che in alcune parti del Paese arriva al 40%. Insieme con alcuni amici dell'Università di Lund, nel Sud del Paese, Jimmie ha preso i Ds nel 2005 quando il sostegno degli elettori era all'1%.
L'operazione di restyling è cominciata mandando via gli esponenti più vicini alla vecchia guardia, istituendo una Carta contro il razzismo e cambiando la fiamma, il simbolo del partito, che è stata sostituita dall'anemone con pistilli gialli e petali blu, i colori della bandiera svedese. Il leader ha puntato sulle piccole città e le fattorie della Scania rurale dove era alta la preoccupazione per la vicina città di Malmo, fortemente popolata da immigrati.
Nel 2010 i Democratici svedesi sono entrati in Parlamento per la prima volta con il 5,7% dei voti e non hanno mai smesso di crescere. Sölvesborg, la città natale di Akesson, dove i Ds governano dal 2018 è diventata una vetrina delle politiche del partito. Così mentre la violenza nel Paese dilaga, quest' anno ci sono già state 273 sparatorie con 47 morti, nella cittadina meridionale girano le guardie di sicurezza. Ieri Akesson ha ricevuto le congratulazioni di Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d'Italia che in Europa guida il partito dei Conservatori e Riformisti (Ecr): «Quando conservatori e popolari costruiscono un'alternativa credibile, la sinistra perde. Avanti tutta».