Maria Corbi per “la Stampa”
Nei giorni del «leave» il principe Carlo e sua moglie Camilla girano l' Europa. Operazione «charme», 9 giorni tra Romania, Italia e Austria con un messaggio neanche troppo subliminale. Perché non è un segreto in Gran Bretagna che nella Royal Family la Brexit non è stata presa tanto bene, a iniziare dalle giovani generazioni. Ma non solo. Chi conosce bene la Windsor Family sa che oltre al principe William, sua moglie Kate e al principe Harry, tifava per restare soprattutto Carlo che ha dormito sonni agitati nelle notti del referendum e anche adesso che l' articolo 50 è stato tratto.
Soffrendo per non poter dire apertamente quello che pensava, anche se i richiami «all' unità tra le nazioni», fatti incidentalmente da suo figlio William sono stati letti come un sostegno, seppur velato dalla ragione di Stato e dalla neutralità imposta ai membri della famiglia reale. D' altronde difendendo l' Europa i Windsor difendono anche se stessi visto che le ambizioni separatiste della Scozia riguardano anche il loro trono.
Un «europeismo» che potrebbe finalmente farlo risalire nei sondaggi, catturando la simpatia di chi nel Regno Unito non si rassegna ad abbandonare la bandiera blu stellata. E di chi comunque vede in lui, al di la dei suoi venerandi 68 anni, una monarchia meno ingessata, più moderna, legata a temi decisivi per il futuro, come la pace ma anche l' ecologia. E l' Europa.
E il principe Carlo non è l' unico membro della famiglia reale a viaggiare in questi mesi per il Vecchio Continente. Il Duca e la Duchessa di Cambridge (William e Kate) sono appena stati in Francia e nel mese di luglio faranno un tour della Germania e della Polonia. A maggio Kate andrà invece da sola in Lussemburgo.
Nel frattempo il principe del Galles arriva in Italia, oggi, insieme alla duchessa di Cornovaglia, Camilla, in un viaggio che inizia da Firenze, città particolarmente amata da Carlo e dove ha molti amici a iniziare dai marchesi Frescobaldi, Vittorio e Bona, da cui è stato ospite tante volte nel palazzo di Santo Spirito. E potrebbe essere l' occasione per tornare nel castello di Nipozzano dove nel 1986 piantò una pianta di ulivo e una di vite.
Oggi si celebra il centenario del British Institute. E qui il principe Carlo riceverà il premio «Uomo del Rinascimento» 2017, assegnato dalla Fondazione Palazzo Strozzi e sarà anche l' unica occasione in cui è previsto un suo discorso pubblico. E c' è molta attesa per le sue parole.
Domani, sempre a Firenze il principe e la Duchessa parteciperanno a un ricevimento con diversi viticoltori della regione Toscana presso Villa San Michele.
A Palazzo Pitti, invece, un evento richiamerà l' impegno della Fondazione di Carlo, «Campaign for Wool», per la promozione della lana, fibra sostenibile e biodegradabile.
Carlo e Camilla visiteranno l' Opificio delle Pietre Dure, per ammirare le tecniche di conservazione dei beni culturali.
A Roma, martedì prossimo incontreranno per la prima volta Papa Francesco con cui il principe parlerà dell' enciclica «Laudato si'» sull' ambiente ma anche di dialogo interreligioso e forse anche di protezione dei cristiani, visto che il principe di recente ha fatto un appassionato appello per i cristiani perseguitati in Medio Oriente.
Cinque giorni pieni di impegni (il principe incontrerà ad Amatrice i sopravvissuti del terremoto, mentre la Duchessa sarà in tour a Ercolano, la città romana distrutta dall' eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.) che termineranno a Roma il 5 aprile con un incontro al Quirinale con il Presidente Sergio Mattarella.
Bona Frescobaldi CARLO E CAMILLA D INGHILTERRA