CONSIP: UN BOCCHINO AL TELEFONO - UN CAPITANO DEL NOE DEI CARABINIERI INDAGATO PER FALSO DALLA PROCURA DI ROMA: HA TRASCRITTO CHE ALFREDO ROMEO AVEVA INCONTRATO TIZIANO RENZI, QUANDO IN REALTÀ ERA ITALO BOCCHINO A PARLARE DI UN INCONTRO - PER I PM, GIAMPAOLO SCAFARTO HA OMESSO SCIENTEMENTE INFORMAZIONI PER AVVALORARE L’ACCUSA CONTRO IL BABBO DELL’EX PREMIER

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ALFREDO ROMEO ALFREDO ROMEO

1. CONSIP: CAPITANO DEL NOE INDAGATO PER FALSO A ROMA

 (ANSA) - Il capitano del Noe, Giampaolo Scafarto, è indagato dalla procura di Roma per falso in quanto autore di un'informativa nell'ambito dell'inchiesta Consip in cui da un lato avrebbe accreditato erroneamente la tesi della presenza dei servizi segreti nel corso degli accertamenti e, dall'altro di aver attribuito ad Alfredo Romeo e non a Italo Bocchino una frase intercettata: "...Renzi l'ultima volta che l'ho incontrato". Interrogato oggi Scafarto si è avvalso della facoltà di non rispondere.

 

 

2. CONSIP: PM, DA CAPITANO NOE OMESSE SCIENTEMENTE INFORMAZIONI

 (ANSA) Il capitano del Noe Giampaolo Scafarto è accusato dai pm Mario Palazzi di falso materiale e falso ideologico perché "nella qualità di pubblico ufficiale - si legge nell'invito a comparire - redigeva un'informativa nella quale, al fine di accreditare la tesi del coinvolgimento di personaggi asseritamente appartenenti ai servizi segreti ometteva scientemente informazioni ottenute a seguito di indagini esperite".

Italo Bocchino Italo Bocchino

 

In particolare, Scafarto uno dei militari impegnati nel recupero, a Roma, di "pizzini" scritti nell'ufficio dell'imprenditore Romeo, dopo "aver affermato che durante lo svolgimento dell'indagine 'lo scrivente ed altri militari di questo comando hanno il ragionevole sospetto di ricevere attenzioni da parte di qualche appartenente ai servizi' a conforto di ciò indicava, tra l'altro, la presenza di una vettura sospetta il cui conducente risultò poi essere identificato come autista dell'Opera Pia stabilimenti spagnoli in Italia" e residente a pochi metri dal luogo di parcheggio della vettura.

 

 

QUAL ERA LA FRASE INCRIMINATA - CONSIP, ROMEO IL 6 DICEMBRE: “TIZIANO L’HO INCONTRATO”

Estratto dall’articolo di Marco Lillo per www.ilfattoquotidiano.it del 6 marzo 2017

 

tiziano renzi tiziano renzi

La linea sulla quale si attesta la difesa di Tiziano Renzi è chiara: “Non c’è stato mai nessun incontro con Alfredo Romeo”. I Carabinieri del Noe, ora fuori dall’indagine, che verrà portata avanti dai carabinieri del reparto operativo che dipende dal comando provinciale, oltre che dalla Guardia di Finanza del comando di Napoli, sono convinti del contrario.

 

Il Noe scrive che Romeo mentre è intercettato dice chiaramente che ha incontrato Tiziano Renzi, padre dell’ex premier. La conversazione è del 6 dicembre 2016 e l’incontro – se esiste – non si sa quando sia avvenuto. Romeo ne parla con un amico il giorno dopo la perquisizione nei suoi uffici. La Procura di Napoli con mossa astuta consegna a Romeo un decreto nel quale c’è scritto che lo ha intercettato con un virus spia fino a febbraio e intanto lo ascolta con la microspia in ufficio.

 

CARABINIERI NOE CARABINIERI NOE

Il 6 dicembre in via della Pallacorda va in scena esattamente il film ipotizzato dai pm Henry John Woodcock e Celeste Carrano che ascoltano quanto segue: “Romeo cerca di ricostruire i giorni in cui sono stati intercettati e di ricordare di cosa abbiano discusso”.

 

Poi Romeo afferma “…Renzi l’ultima volta che l’ho incontrato”. Secondo il Noe “questa frase assume straordinario valore e consente di inchiodare alle sue responsabilità Tiziano Renzi in quanto dimostra che effettivamente Romeo e Renzi si siano incontrati”. Inchiodare forse è un po’ troppo ma è effettivamente un elemento importante. Renzi è Tiziano perché “Romeo ha sempre cercato di conoscere Matteo senza però riuscirvi”.

 

(…)

 

 

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