1. CON LA CULTURA NON SI MANGIA MA AL MINISTERO DEI BENI CULTURALI DI SICURO SI SCOPA!
 2. DALL’INDIAVOLATO DE MICHELIS AL SENTIMENTALE VELTRONI, DALLA MELANDRI ALLACCIATA A PIOVANI AD URBANI TRAFITTO DA IDA DE BENEDETTO, FINO A BONDI E FRANCESCHINI IN LOVE
3. VITTORIO SGARBI, UNO CHE SE NE INTENDE (RIMOSSO DUE VOLTE DA SOTTOSEGRETARIO AL MIC, L’ULTIMA DA GENNY DELON), DIFENDE IL REVENGE CULTURALE DELLA “POMPEIANA ESPERTA” BOCCIA (“FA BENE A DIFENDERE LA SUA DIGNITÀ") E POI METTE IL DITO NELLA PIEGA DEI PANTALONI: “NON È ESCLUSO CHE ALL'INTERNO DELLA FAMIGLIA DEL MINISTRO, UNA PERSONA, CHE POTREBBE ESSERE LA MOGLIE, GLI HA DETTO ''QUESTA NON LA PUOI NOMINARE''
''E' UN PASTICCIO LEGATO ALL'INFATUAZIONE VERSO QUESTA DONNA. NON C'È PECULATO, NÉ ALTRO. PER FARE LA CONSIGLIERA NON SERVE CHISSÀ QUALE TITOLO. LO PUÒ FARE ANCHE UN FATTORINO. NON E' CREDIBILE CHE SIA STATO UN FUNZIONARIO A STOPPARE LA NOMINA”
3. COMUNQUE SIA ANDATA, DAGOSPIA AUGURA OGNI FORTUNA ALLA SIGNORA FEDERICA CORSINI CONIUGATA SANGIULIANO, MA VISTI I PRECEDENTI AL MINISTERO DEI BENI CULTURALI,  STARE IN GUARDIA, È IL MINIMO SENTIMENTALE: LE BOCCE NON SAI MAI DOVE POSSONO FERMARSI…

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DAGOREPORT

Maria Rosaria Boccia GENNARO SANGIULIANO GIUSEPPE CRUCIANI A POLIGNANO Maria Rosaria Boccia GENNARO SANGIULIANO GIUSEPPE CRUCIANI A POLIGNANO

Con la cultura non si mangia, diceva un ex ministro, ma, di sicuro, al ministero dei Beni Culturali si scopa. Bisognerebbe farlo sapere ai giovani che non studiano e si sollazzano con PornHub.

 

Dalla letteratura al letto il passo sembra breve tanto quanto dal letto alla scopata. Non ci riferiamo certo all’eterno sottosegretario Sgarbi, bensì a quel sottile fascino che esercitano i ministri della cultura che, quando entrano al Collegio Romano si trasformano seduta-stante in una specie di Alain Delon con libro in mano e occhiali sulla fronte. 

 

Cos’è che rende attrattivi come una calamita i ministri della cultura per certe femmine del branco? Nel rispetto di genere, anticipiamo che è vero anche il contrario. Walter Veltroni, detto Uolter, e Giovanna Melandri da New York si “stimavano” molto a vicenda e il primo lasciò la poltrona del Collegio Romano alla seconda: che fu ministro per i Beni e le attività culturali nei Governi D’Alema I, D’Alema II e Amato II. Quando una sera del 2002, per caso, te la vedi lungo le curve del Tevere fu pizzicata dai paparazzi di “Chi” baciarsi con il musicista Nicola Piovani. 

enrico lucci con giovanna melandri prima del film di walter veltroni enrico lucci con giovanna melandri prima del film di walter veltroni

 

Il compagno della deputata, Marco Morielli, 53enne, padre di sua figlia, abbozzò. Anzi, fece di più, consegnò alla storia del costume italiano una battuta memorabile: “Siamo giovani, siamo aperti, io sono di sinistra”. Nel 2009, quando l’ex ministra e direttrice del Maxxi (a stipendio variabile) si sposò con Marco Morielli il “Corriere” titolò: “Nozze in Veltroni Style”. 

 

All’inizio di tale attrazione culturale fu l’indiavolato Gianni De Michelis, che si occupò di cultura quando era ministro delle Partecipazioni Statali. Tra un avvio dei “Giacimenti culturali” e l’altro, il craxiano, giunto all’età adulta senza il conforto di una sana vita sessuale, cercò di recuperare il sollazzo perduto scatenandosi nella sua suite all’Hotel Plaza e nelle italiche discoteche facendo strame di femmine ammaliate dal potere. E mica si preoccupa che tutti lo sapessero: “Avevo un comportamento trasparente – disse -, a differenza dei miei colleghi sposati e ipocriti”.

veltroni veltroni

 

Per la liberazione dalla dittatura catto-comunista in cultura si dovette quindi attendere la rivoluzione berlusconiana, che portò nell’ex Palazzo dei gesuiti l’austero bocconiano Giuliano Urbani. La statura, fisica, non era il suo forte, non un Adone. A un certo punto, il già allora sottosegretario Vittorio Sgarbi esternò che il ministro voleva piazzare in Rai la sua amante, l’attrice Ida di Benedetto. La cosa emerse, i due la ammisero e poi divennero compagni nella vita (e uno).

 

Sandro Bondi conobbe Manuela Repetti quando era ministro dei Beni culturali nel secondo Governo del sire di Hard-core. L’”Espresso” pubblicò “Bondi in love” vedendoli mano nella mano. Lui le scriveva poesie d’amore. I due andarono a vivere insieme e, per lei, oltre alla moglie, anni dopo lasciò pure Berlusconi (e due).

De Michelis De Michelis

 

Nel 1986 il tre volte ministro della cultura Dario Franceschini aveva sposato Silvia Bombardi; ma con il passaggio del marito al ministero del Collegio Romano si svilupparono altri sentimenti: il 14 settembre 2014, mentre era ministro, Franceschini sposò a Sutri la bella Michela Di Biase, anch'essa esponente del PD, da allora in grande ascesa (e tre). 

 

La bella Marianna Madia, così amica dell’ex ministro Walter-Ego, nonché fidanzata con il figlio del presidente della Repubblica, Giulio Napolitano, sfiorò il ministero fatale nei governi Renzi e Gentiloni, ma dovette accontentarsi (!) della “semplificazione” perché Dario il Grande riottenne il posto al Collegio Romano. 

 

FEDERICA CORSINI - GENNARO SANGIULIANO - 2 FEDERICA CORSINI - GENNARO SANGIULIANO - 2

A scalzarlo, il 22 ottobre del 2022, ci riuscì solo l’attuale ministro Gennaro Sangiuliano da Napoli, sposato con la giornalista del Tg2 (lui era il suo direttore) Federica Corsini (che combinazione: dopo il decollo del coniuge al Collegio Romano è stata promossa vice direttore del Tg2). 

 

Anche nel suo caso la statura, fisica, non è il pezzo forte tuttavia, dalle parti di Pompei sembra che il “Bombolo del golfo” eserciti un’attrazione fatale per estetiste, venditrici di mozzarelle, proprietarie di negozi per abiti da sposa, influencer di bellezza e benessere. 

Come Urbani, anche Sangiuliano ha avuto quel rompicojoni di Sgarbi come sottosegretario.

il bacio tra giovanna melandri e nicola piovani il bacio tra giovanna melandri e nicola piovani

 

Contattato da “Il Foglio” sul caso Boccia, premette che fu costretto dal ‘O ministro ‘nnammurato a rassegnare le dimissioni per presunti traffici di quadri: “E’ il contrappasso di Gennaro Sangiuliano. Io mi sono dimesso da sottosegretario alla Cultura dopo essere stato vittima di lettere anonime, che il ministro ha ritenuto di girare all’Antitrust senza nemmeno parlarne prima con me. Quando la deontologia vorrebbe ben altro, e cioè che una lettera anonima venga soltanto cestinata”. 

 

Il Vecchio Sgarbone, ormai scomparso dalle mille luci della ribalta politica, si toglie un sassolino dal mocassino e applaude il revenge culturale della “Pompeiana esperta”: “Tutto quello che è emerso dimostra che le relazioni, i rapporti e gli incontri tra il ministro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia ci sono stati. Credo che la signora faccia bene a difendersi e a difendere la sua dignità“.   

 

Giuliano Urbani - Ida Di Benedetto Giuliano Urbani - Ida Di Benedetto

Quindi fa presente che “dare un incarico a un’amica o un amico a cui si riconoscono determinate qualità, vere o presunte, non è certo una novità per la politica. Non è nemmeno uno scandalo. E’ sempre successo e non ci sono mai stati problemi. I giornali hanno parlato di questioni personali o familiari del ministro Sangiuliano. Io questo non posso saperlo…”.

 

Alla constatazione di Ruggiero Montenegro del “Foglio”: “Viene da sé, quindi, che Sgarbi non creda alle ricostruzioni fornite da via del Collegio romano e nemmeno alla storia delle competenze che mancherebbero a Boccia”, il critico d’urto mette il dito nella piega dei pantaloni: “Macché, per fare la consigliera del ministro non serve chissà quale titolo o merito. Lo può fare anche un fattorino.

flavia prisco walter veltroni (2) ricevimento quirinale 2 giugno 2024 flavia prisco walter veltroni (2) ricevimento quirinale 2 giugno 2024

 

Per questo non trovo molto credibile che sia stato un funzionario a stoppare la nomina, anche dopo aver analizzato severamente il curriculum della signora Boccia. E’ il ministro che decide sui suoi consiglieri, o almeno dovrebbe. Questa volta è intervenuto qualcosa di misterioso…”.

 

Più esplicito oggi lo Sgarbone intervistato da da "Metropolis" su Repubblica.it: "Questo pasticciaccio nato sul nulla, nasce da una promessa, poi visto che il ministro ha cambiato idea, lei (Boccia ndr) ha reagito". "Non è escluso che all'interno della famiglia del ministro, una persona, che potrebbe essere la moglie, gli ha detto ''questa non la puoi nominare'".

 

"E' un pasticcio - ha insistito Sgarbi - legata al pettegolezzo, perché non c'è peculato, né altro. E' un pasticcio legato alla sua simpatia, all'infatuazione verso questa donna".

 

Comunque sia andata, Dagospia augura ogni fortuna alla signora Federica Corsini coniugata Sangiuliano, ma stare in guardia, visti i precedenti al Collegio Romano, è il minimo: le bocce non sai mani dove possono fermarsi…

marianna madia a gubbio marianna madia a gubbio 9 sandro bondi 9 sandro bondi sandro bondi manuela repetti sandro bondi manuela repetti manuela repetti sandro bondi manuela repetti sandro bondi michela de biase dario franceschini foto di bacco michela de biase dario franceschini foto di bacco

il tour elettorale di vittorio sgarbi 4 il tour elettorale di vittorio sgarbi 4 walter veltroni foto di bacco walter veltroni foto di bacco FEDERICA CORSINI - GENNARO SANGIULIANO - 1 FEDERICA CORSINI - GENNARO SANGIULIANO - 1 gennaro sangiuliano federica corsini foto di bacco gennaro sangiuliano federica corsini foto di bacco il tour elettorale di vittorio sgarbi 5 il tour elettorale di vittorio sgarbi 5 gennaro sangiuliano con la moglie federica corsini gennaro sangiuliano con la moglie federica corsini

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