LA DOMANDINA DI DAGOSPIA ERA BEN POSTA: SALVINI SU FAZIO DA MACRON NON DIRÀ NULLA. A MENO CHE LA TRASMISSIONE NON FACCIA UN DISASTROSO FLOP DI ASCOLTI, O SE I DUE SI METTESSERO A PARLARE DI LUI (POCO PROBABILE) - LA GUERRA CON LA FRANCIA È FINITA, TRA TAV E ACCOGLIENZA DEI MIGRANTI

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salvini fazio salvini fazio

 

Tommaso Labate per il ''Corriere della Sera''

 

«Macron da Fazio? Fateci caso, io non ho detto mezza parola...». Per una volta, il riflesso condizionato di chi si aspettava un intervento a gamba tesa ha giocato un brutto scherzo anche ai fedelissimi di Matteo Salvini. E invece il vicepremier, come ha ribadito alla sua cerchia ristretta, ha preferito per ora marcare visita.

 

FABIO FAZIO DA MACRON FABIO FAZIO DA MACRON

Certo, come ripetono le persone a lui vicine, il vicepremier non ha simpatia né per Fabio Fazio né tantomeno per Emmanuel Macron. Ma dietro alla scelta di non aderire alla levata di scudi di Fratelli d' Italia e di un pezzo del suo stesso partito - ponderata sin dal momento dell' annuncio dell' intervista al presidente francese che andrà in onda questa sera a «Che tempo che fa» - ci sono almeno due ragioni.

 

La prima riguarda gli ascolti, tema a cui Salvini non rimane insensibile. Se lo share dell' intervista al presidente francese fosse sopra la media stagionale del domenicale di RaiUno, allora difficilmente affronterà l' argomento. Di fronte a un eventuale flop, così come nella remotissima possibilità di ritrovarsi al centro dell' intervista, il vicepremier farebbe fatica a rimanere in silenzio.

FABIO FAZIO EMMANUEL MACRON FABIO FAZIO EMMANUEL MACRON

 

Anzi. La seconda riguarda un' incredibile sintonia che potrebbe emergere tra le parole consegnate da Macron a Fazio e il vicepremier leghista, soprattutto sul sì alla Tav e sull' eventuale apertura della Francia all' accoglienza ai migranti. Sull' intervista, giudicata «intensa» da chi ha avuto modo di vederla al montaggio, proseguono le polemiche, ormai alimentate soltanto dal partito di Giorgia Meloni.

 

«Le polemiche su quest' intervista sono incomprensibili», ha messo a verbale Vittorio Sgarbi. «Uno scoop, un ottimo colpo», l' ha definito Pier Ferdinando Casini. Dietro, nell' ombra, ci sono Lega e Cinquestelle. Che da domani sera potrebbero ritrovarsi divisi persino sulle parole pronunciate alla tv di Stato da un comune «nemico».

LUCIANA LITTIZZETTO GIOCONDA LUCIANA LITTIZZETTO GIOCONDA

 

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