DOPO LA PERQUISIZIONE IN CASA RIVELATA DA DAGOSPIA, L’EX AMANTE DI SANGIULIANO MARIA ROSARIA BOCCIA RISCHIA FINO A 7 ANNI DI CARCERE PER “MINACCIA A UN CORPO POLITICO DELLO STATO” - LA DENUNCIA DI “GENNY DELON” HA FATTO SCATTARE IL SEQUESTRO DI CELLULARE, COMPUTER E OCCHIALI SPIA DELLA “POPPEA DI POMPEI” - SECONDO I PM LA BOCCIA “ESERCITAVA MINACCE (...) IN MODO DA OTTENERE IL CONFERIMENTO DELLA NOMINA A CONSULENTE”. L’ALTRO REATO CONTESTATO E' DI “LESIONI AGGRAVATE”, PER AVERE COLPITO SANGIULIANO IN TESTA (MA LEI NEGA) – LA PRESUNTA GRAVIDANZA E LE CHAT CHE FINIRANNO AGLI ATTI E RISCHIANO DI DIVENTARE UNA MINA VAGANTE PER TUTTO IL GOVERNO - SANGIULIANO È INDAGATO PER PECULATO E RIVELAZIONE D’UFFICIO. SI E’ MOSSA ANCHE LA CORTE DEI CONTI (AVVISATE GIULI CHE NON HA CAPITO UNA MAZZA E DEFINISCE “GOSSIP” LA VICENDA)

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DAGO-SCOOP

https://m.dagospia.com/la-procura-di-roma-ha-perquisito-l-abitazione-e-sequestrato-il-telefonino-della-boccia-408845

 

 

Andrea Ossino e Andrea Scarpa per la Repubblica - Estratti https://roma.repubblica.it/cronaca/2024/09/22/news/boccia_sangiuliano_violenza_contro_governo_minacce-423514072/

 

GENNARO SANGIULIANO - MARIA ROSARIA BOCCIA GENNARO SANGIULIANO - MARIA ROSARIA BOCCIA

 

Uno dei reati ipotizzati dai magistrati romani impedisce di archiviare la vicenda Boccia-Sangiuliano come un gossip di fine estate.

 

Perché secondo i pm la manager campana «esercitava minacce idonee a compromettere la figura politica e istituzionale di Gennaro Sangiuliano, all’epoca dei fatti ministro per la Cultura, in modo da turbarne l’attività e ottenere il conferimento della nomina a Consulente per i Grandi Eventi, incarico di diretta collaborazione del Ministro» si legge negli atti. Il sospetto è dunque uno:

 

la donna potrebbe aver intenzionalmente turbato l’attività dell’ormai ex ministro simulando incontri, ventilando gravidanze e rilasciando interviste in cui diceva di essere ricattata. E «chiunque usa violenza o minaccia a un corpo politico» o ai suoi componenti per «turbarne l’attività» è accusato del reato previsto all’articolo 338 del codice penale: «violenza o minaccia a un corpo politico». Prevede fino a 7 anni di carcere. E poi c’è l’altro reato contestato: «Lesioni aggravate », per avere colpito Sangiuliano in testa.

 

maria rosaria boccia e gennaro sangiuliano a sanremo 3 maria rosaria boccia e gennaro sangiuliano a sanremo 3

La vicenda è così seria che tra i corridoi delle procure circolano tre diverse indagini e all’alba di ieri i carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma sono andati in trasferta a Pompei per perquisire la casa della donna. Quando sono usciti avevano 15 device elettronici: computer, tablet, 3 telefonini, schede di memoria e anche gli occhiali “spia”, i Ray-Ban con cui ha documentato la visita a Montecitorio.

 

Dunque i pm hanno in mano lo storico di ogni supporto informatico dell’indagata. I suoi social sono insolitamente fermi da venerdì sera, l’ultima foto postata su Instagram è la profetica immagine di un tramonto che scende sul mare. Ultimo accesso su Whatsapp alle 7,03.

 

La vicenda non è terminata con le dimissioni, non per i magistrati.

Occorre capire se questa storia abbia danneggiato lo Stato, le sue casse, l’attività istituzionale.

 

maria rosaria boccia e gennaro sangiuliano a sanremo 2 maria rosaria boccia e gennaro sangiuliano a sanremo 2

(...) Sangiuliano è indagato per peculato e rivelazione d’ufficio, e la vicenda è approdata per competenza al tribunale dei Ministri. Si lavora sulle informazioni di cui potrebbe aver beneficiato la manager, visto che partecipava a incontri istituzionali e riceveva comunicazioni operative anche senza incarichi ufficiali. Un altro aspetto dell’inchiesta penale riguarda le spese. Sull’argomento lavora anche la Corte dei Conti, intenzionata a sapere se tra viaggi e auto blu siano stati spesi soldi pubblici per le trasferte della donna.

Poi c’è l’inchiesta sulla manager.

 

È la più recente ma è anche l’unica ad essere entrata nel vivo. Sembrava riguardare un rapporto privato turbolento, tra tagli sulla testa, momentanee sottrazioni di fedi, ventilate gravidanze e millanterie su possibili virus da inoculare nel telefono del ministro.

E invece, si scopre ora, tutto ciò non riguarda fatti privati, non è un “gossip”, come ieri il ministro della Cultura Alessandro Giuli, ha bollato la querelle. Si indaga su possibili influenze sull’agire pubblico dell’ex ministro. E questo è un fatto serio.

(…)

 

GENNARO SANGIULIANO IN VERSIONE FRATE - MEME GENNARO SANGIULIANO IN VERSIONE FRATE - MEME

 

I CARABINIERI A CASA DI BOCCIA: ACQUISITE CHAT, OCCHIALI, SCHEDE

Thomas Mackinson per il Fatto Quotidiano - Estratti

 

Hanno suonato alla porta di casa sua a Pompei alle 6:55 del mattino, mentre dormiva. Così la “mina Boccia” è stata “neutralizzata”: senza telefono, fino al pomeriggio. Di più, la donna accusata di aver dato un’unghiata a Gennaro Sangiuliano finisce ora sotto inchiesta per “minaccia a un Corpo politico dello Stato”, un reato abnorme che prevede fino a 7 anni di carcere. E anche per “lesioni aggravate” per via del vistoso graffio esibito dall’ex ministro della Cultura al Tg1 che accusa l’imprenditrice di averlo “colpito al cranio”, cosa che lei nega.

 

(...)

 

La 41enne è indagata per “minaccia ad un Corpo politico, amministrativo o giudiziario dello Stato”, reato previsto dall’articolo 338 del codice penale, e prevede una condanna da uno a 7 anni. 

 

(...)

 

gennaro sangiuliano e maria rosaria boccia al parco di ercolano gennaro sangiuliano e maria rosaria boccia al parco di ercolano

Boccia ha collaborato attivamente alla consegna di 15 device. Non è un caso che l’appartamento di 110 metri quadri sia stato ispezionato in appena un’ora. Tra i dispositivi sequestrati ci sono i famosi occhiali Ray-Ban che ha utilizzato alla Camera (“per provarli”, aveva detto lei). E poi tre cellulari, un tablet, un computer, un pc portatile e 9 tra pendrive, schede Sd, nanosim e MicroSd da smartphone, dove gli investigatori contano di verificare quali e quante riprese ha fatto nelle aule istituzionali, se si tratti o meno di documenti da considerare “sensibili”.

 

Ma la Procura di Roma di cosa accusa Maria Rosaria Boccia? Nel capo d’imputazione si afferma che l’imprenditrice avrebbe “esercitato minacce idonee a compromettere la figura politica e istituzionale” di Sangiuliano (...) in modo da “turbarne l’attività e ottenere il conferimento della nomina a Consulente per i Grandi Eventi, incarico di diretta collaborazione del Ministro”. Starà ai pm verificare se questa “attività” sia stata “turbata” in maniera “perdurante”, visto che tutta la vicenda è durata tre mesi (da maggio ad agosto) e Sangiuliano si è poi dimesso.

MARIA ROSARIA BOCCIA E GENNARO SANGIULIANO AL FESTIVAL DEL LIBRO POSSIBILE POLIGNANO A MARE 1 MARIA ROSARIA BOCCIA E GENNARO SANGIULIANO AL FESTIVAL DEL LIBRO POSSIBILE POLIGNANO A MARE 1

 

Nel dettaglio, per i pm – che per ora hanno solo raccolto l’esposto dell’ex ministro – Boccia “contattava ripetutamente Sangiuliano richiedendo appuntamenti, rifiutati” e pure gli uffici del Ministero “per conoscere gli esiti della procedura di nomina”. Anche se questo punto sembra piuttosto naturale, vista la promessa dell’ex ministro. Poi c’è la questione più privata: “Informava il Sangiuliano di una sua presunta gravidanza”, si legge, e “contattava ripetutamente la moglie del Sangiuliano, con chiari riferimenti alla sua relazione extraconiugale con il marito”.

MARIA ROSARIA BOCCIA GENNARO SANGIULIANO MARIA ROSARIA BOCCIA GENNARO SANGIULIANO

 

Sempre secondo il capo d’imputazione, Boccia “simulava la sua presenza in luoghi frequentati privatamente dal Sangiuliano”. 

 

(...)

 

Per capire la ratio del blitz, è utile anche capire cosa cercano gli investigatori. Che, va ribadito, devono in primis verificare le accuse (gravi) di Sangiuliano, prodotte attraverso l’esposto presentato dal suo avvocato, Silverio Sica.

MARIA ROSARIA BOCCIA E GENNARO SANGIULIANO A SANREMO IL 16 LUGLIO 2024 MARIA ROSARIA BOCCIA E GENNARO SANGIULIANO A SANREMO IL 16 LUGLIO 2024

 

(...) Poi, ci sono i file relativi all’incarico promesso di consigliare per i Grandi eventi e le chat “integrali” tra Boccia e Sangiuliano che dimostrino il contenuto dell’esposto dell’ex ministro.

 

(...) Infine le chat riferite al G7 di Pompei, mail e documenti relativi alla presunta gravidanza “ivi incluse visite di controllo”, il materiale relativo alle partecipazioni di Boccia agli eventi e alle riunioni istituzionali e poi foto, audio e video riferiti agli spostamenti nelle località al seguito dell’ex ministro e di documenti di natura istituzionale. Le chat che finiranno gioco forza agli atti ora rischiano di diventare – quelle sì – una mina vagante per tutto il Governo. Bella mossa.

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