IL PATRIARCA KIRILL CON VLADIMIR PUTIN ALLA VEGLIA PASQUALE
1 - VERSO INSERIMENTO PATRIARCA KIRILL IN BLACK LIST DELL'UE
(ANSA) - L'Ue, a quanto si apprende, va verso l'inserimento del patriarca Kirill nella black list del sesto pacchetto di sanzioni. Al momento, spiega un alto funzionario europeo, Kirill è nella lista ma il pacchetto sarà finalizzato solo mercoledì alla riunione dei Rappresentanti dei 27 e solo allora si potrà avere l'ufficialità.
2 - ORBAN FESTEGGIA ACCORDO, BUDAPEST ESENTE DA EMBARGO
(ANSA) - "Un accordo è stato raggiunto. L'Ungheria è esente dall'embargo petrolifero!". Così il premier ungherese, Viktor Orban, in un post su Facebook, plaudendo all'eccezione prevista per i paesi senza sbocco al mare, esentati temporaneamente dall'embargo sul petrolio russo incluso nel sesto pacchetto di sanzioni Ue contro Mosca.
3 - UE, ACCORDO SULLE SANZIONI AL GREGGIO RUSSO: STOP A QUELLE VIA MARE
Carlo Marroni e Beda Romano per www.ilsole24ore.com
Dopo una lunga serata di negoziati i Ventisette hanno trovato un accordo nella notte di lunedì 30 maggio in vista di un embargo almeno parziale delle loro importazioni di petrolio russo.
L'Ungheria è riuscita a ottenere una deroga, che le permetterà di continuare ad ottenere l'indispensabile greggio attraverso un oleodotto costruito negli anni Sessanta, in tempi sovietici. L'intesa nasconde profonde divisioni tra i paesi membri a tre mesi dallo scoppio della guerra in Ucraina.
«Questa decisione andrà a colpire una enorme fonte di finanziamento della macchina da guerra russa», ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio europeo Charles Michel alla fine di una discussione tra i capi di Stato e di governo dell'Unione europea durata otto ore qui a Bruxelles. L'intesa prevede un embargo per il petrolio via mare fin dalla fine dell'anno. Una deroga è prevista «per il greggio via oleodotto» che rifornisce alcuni paesi dell'Europa centro-orientale.
L’eccezione che favorisce l’Ungheria
L'eccezione è stata prevista per ottenere il via libera dell'Ungheria. Altri due paesi che ottengono petrolio via l'oleodotto Druzhba – la Germania e la Polonia – si sono impegnati a non farne più uso dalla fine dell'anno in poi. Secondo la Commissione europea e il Consiglio europeo verrà così interrotto il 90% delle importazioni di petrolio russo. L'estensione dell'embargo alle forniture via oleodotto verrà discussa «appena possibile». Una data, tuttavia, non è stata fissata.
charles michel volodymyr zelensky 2
«La Russia sta scegliendo di continuare la sua guerra in Ucraina. Come europei, uniti e solidali con il popolo ucraino, questa sera abbiamo adottato nuove sanzioni», ha scritto su Twitter il presidente francese Emmanuel Macron, il cui Paese detiene la presidenza del Consiglio della UE. Oltre al petrolio, il sesto pacchetto di sanzioni contro il Cremlino prevede anche l'esclusione di Sberbank dal servizio di messaggistica finanziaria Swift e nuove personalità colpite dal divieto di visto.
viktor orban discorso dopo la vittoria 2022
Le spaccature tra i Ventisette
Al netto del compromesso, la vicenda ha mostrato profonde divisioni tra i Ventisette. Lo stesso accordo prevede una imbarazzante deroga a favore dell'Ungheria. Peraltro, non era chiaro stamani quali vantaggi abbia ottenuto Budapest per dare il suo indispensabile benestare. A suo tempo, il premier Viktor Orbán aveva chiesto aiuti finanziari per 800 milioni di euro. Nelle conclusioni, i Ventisette promettono “misure di emergenza nel caso di interruzione della fornitura”.
URSULA VON DER LEYEN VOLODYMYR ZELENSKY
Secondo la Commissione europea, l'oleodotto Adria che giunge in Ungheria dalla Croazia potrebbe essere adattato per aumentare il rifornimento di greggio. Il ramo settentrionale dell'oleodotto Druzhba rifornisce la Germania, l'Austria e la Polonia, mentre il suo braccio meridionale serve la Repubblica Ceca, la Slovacchia e appunto l'Ungheria. La difficoltà di trovare una intesa è dipesa anche dal rischio che la deroga a Budapest provochi distorsioni alla concorrenza nel mercato unico.
OROLOGIO DI LUSSO DEL PATRIARCA KIRILL
All'accordo politico raggiunto nella notte mancano molti aspetti tecnici di cui dovranno occuparsi i rappresentanti diplomatici che dovrebbero il loro benestare finale al sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia nel corso di questa settimana. Intanto, i capi di Stato e di governo dell'Unione europea torneranno a riunirsi questa mattina qui a Bruxelles per discutere, tra le altre cose, la grave crisi alimentare provocata dall'invasione russa dell'Ucraina.