Estratto dell'articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”
«L’Italia resterà al fianco dell’Ucraina fino a quando ce ne sarà bisogno, auspicando ovviamente che a un certo punto si possa arrivare a un tavolo negoziale ». È interessante ascoltare questo impegno preso da Giuseppe Cavo Dragone, non solo perché è il capo di Stato Maggiore della Difesa italiana, ma anche perché Roma ha deciso di candidarlo alla carica di presidente del Nato Military Committee.
L’Italia puntava a presentare Mario Draghi come segretario generale, sicura che avrebbe vinto senza problemi. L’ex premier però non ha voluto, e quindi è emersa questa nuova idea. Perciò tra qualche mese l’ammiraglio potrebbe diventare il consigliere militare del leader politico dell’Alleanza.
Giuseppe Cavo Dragone capo di Stato Maggiore della Difesa
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Cavo Dragone ieri è intervenuto ad un forum dell’Atlantic Council. Ha sottolineato che «l’obiettivo strategico di Putin era dimostrare, per la seconda volta in pochi mesi dopo l’Afghanistan, che la Nato non funziona. Ha fallito. L’Alleanza è più forte e affidabile di prima e, proprio a causa della sua mossa, ora abbiamo due nuovi membri, uno ai confini con la Russia».
[…] non se la sente di scartare a priori il piano di pace della Cina: «Potrebbe contenere qualcosa di utile». A patto però di non dimenticare che all’origine della guerra c’è «un paese, la Russia, che ha varcato con i carri armati il confine di un altro, e questo è inaccettabile». Non prevede vincitori, perché «Putin ha mancato l’obiettivo di instaurare un regime tipo Lukashenko a Kiev, e Zelensky difficilmente riconquisterà tutti i territori». Da qui potrebbe nascere la necessità di trattare.
Giuseppe Cavo Dragone capo di Stato Maggiore della Difesa
[…] L’ammiraglio Cavo Dragone fa anche una riflessione generale sulle necessità strategiche dell’Alleanza, inclusa una maggiore attenzione per il fronte sud: «Il Mediterraneo è una regione strategica, la cui importanza è andata aumentando ancora di più a causa della guerra in Ucraina, la presenza di importanti risorse energetiche e del crescente numero di infrastrutture, come gasdotti e cavi per la migrazione dei dati».
Poi c’è sempre il pericolo che se si lascia un vuoto, nemici o terroristi corrano ad occuparlo. Perciò è essenziale la collaborazione tra Italia e Usa, per aiutare i paesi in difficoltà a stabilizzarsi «senza interventi dal sapore colonialista», ma anche per la presenza militare in mare allo scopo di ribadire che «il Mediterraneo è nostro, come alleanza». […]
Giuseppe Cavo Dragone capo di Stato Maggiore della Difesa Giuseppe Cavo Dragone capo di Stato Maggiore della Difesa giuseppe cavo dragone foto di bacco (1) mario draghi e jens stoltenberg