IL DUCETTO ANNUSA L’ARIA E VA IN TV PER DIRE CHE STA CON MINNITI: “CON LUI GLI SBARCHI STANNO DIMINUENDO” - IL MINISTRO DELL’INTERNO PIACE PURE ALLA DUCIONA MUSSOLINI. STA SULLE PALLE, INVECE, A MEZZO PD. A PARTIRE DA ORLANDO: 'SOFFIANO VENTI DI DESTRA'. IN TOSCANA SCATTA LA CACCIA ALLE FRASI RITENUTE ''FASCISTE''

-

Condividi questo articolo


 

Giampiero Timossi per Il Giornale

 

MARCO MINNITI E MATTEO RENZI MARCO MINNITI E MATTEO RENZI

È l' estate della caccia al nero. Occhio però, qui si intende un colore politico, un senso di appartenenza. E il concetto va ribadito, perché il vero problema non è l' arrivo dei migranti, ma il ritorno della camicie nere. È caccia grossa, l' ha rilanciata Andrea Orlando, ministro di Giustizia che guida la parte più sinistra del Pd. Si è accodata la sinistra-sinistra, insomma da Articolo 1 in avanti, quelli che dal partito di Renzi sono già usciti e quelli che non ci sono mai entrati. Il segretario Pd ed ex premier prova a tenere il punto.

 

alessandra mussolini alessandra mussolini

Al Tg1 Renzi dice: «Molti giudicano le dichiarazioni di Minniti, io preferisco giudicare i fatti: gli sbarchi stanno diminuendo. E se Angela Merkel conferma il suo stop all' accordo di Dublino è un fatto gigantesco». Così pure Orlando è servito: non giudichi le parole, guardi all' efficacia del provvedimento che pure lui ha firmato. La battaglia a sinistra è appena iniziata, ed è una campagna contro il pericolo di una deriva a destra della maggioranza renziana, simboleggiata dal solito vecchio spettro: l' autoritarismo.

 

Il successo del governo, fermare l' emergenza migranti, diventa in questa narrazione il simbolo della deriva nera dei renziani. L' obiettivo è chiaro: mostrare agli elettori e alla base dove sta la vera sinistra. E nel mirino, ovvio, finisce Marco Minniti e la sua capacità di fronteggiare l' emergenza. Il titolare del Viminale ieri ha rilanciato: «Oggi l' Italia è meno debole». Concetti da uomo forte, ridacchiano quelli della fronda rossa. Mentre Alessandra Mussolini, la nipote del Duce, a domanda risponde: «Minniti? Non è mica male. Mi piace. Sta facendo cose che forse dovevamo fare noi e non abbiamo fatto».

ORLANDO MINNITI ORLANDO MINNITI

 

È il mondo capovolto, la destra che applaude un ministro di centrosinistra. Mentre i suoi se ne infischiano di macchiare l' operato dell' esecutivo e tira fuori la storia dei soldi che il governo dà agli scafisti. Quindi, perché la campagna di legittimazione funzioni, serve creare il clima giusto. Con i quotidiani più a sinistra, Repubblica e Fatto Quotidiano, in prima linea per portare avanti la campagna contro il fascismo, affermandone sostanzialmente l' esistenza.

 

Minniti ha parlato di un decreto per limitare gli sbarchi, indispensabile per garantire la tenuta democratica del Paese? Orlando gli risponde, tirando fuori i fascisti: «Non credo sia in questione la tenuta democratica del Paese. Vedo che sta tornando un fascismo non giustificato da nessun flusso migratorio». Voilà, cinquanta sfumature di nero, una per ogni necessità. Se le bordate partono dalla maggioranza, certo la sinistra d' opposizione non può tacere. Ci pensa Enrico Rossi, governatore della Toscana, ex democratico, emigrato con i compagni Articolo 1.

 

ENRICO ROSSI ENRICO ROSSI

Da qualche giorno anche loro hanno riaperto la caccia ai fascisti e alle parole nere. Lo fanno grazie a un metodo ingegnoso: l' agenzia giornalistica regionale Toscana Notizie dovrà passare al setaccio stampa, televisioni e siti web alla caccia di espressioni fasciste e razziste. Dopo aver scovato le parole dell' odio, i censori dovranno inviare il tutto all' avvocatura regionale, che presenterà denuncia alle procure competenti.

 

Così la sinistra di lotta e quella di lotta che governa usano la narrazione del fascismo e dell' oppressione dei migranti fermati in Africa, per attaccare la maggioranza renzian-gentiloniana. Tenendo a bada Minniti, che fa una paura maledetta a tutti: i compagni temono li faccia tutti neri e arrivi alla presidenza del Consiglio.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - PIÙ DIVENTA IRRILEVANTE, PIÙ MATTEO RENZI NON DEMORDE DALL’OBIETTIVO DI OCCUPARE LO SPAZIO TRA MELONI E SCHLEIN - SE NEL 2013 SOGNAVA DI METTERE LE MANI SU FORZA ITALIA, OGGI SI ACCONTENTEREBBE DI SCIOGLIERE QUEL POCO CHE RESTA DI ITALIA VIVA PER PRENDERE LA GUIDA DEL PARTITO DI MARINA E PIER SILVIO, DA TEMPO INSOFFERENTI DI ESSERE FINITI IN UN GOVERNO DI DESTRA CON POCO CENTRO - L’EX PREMIER DI RIGNANO SULL’ARNO AVREBBE SONDATO IL TERRENO CON ALCUNI DIRIGENTI APICALI DI FININVEST - MA IN FI C’È ANCHE IN ATTO UN LAVORIO DI MEZZO PARTITO CHE NON DISDEGNA L’IPOTESI, ALLE PROSSIME POLITICHE DEL 2027, DI ABBANDONARE AL SUO DESTINO LA DESTRA A EGEMONIA MELONIANA PER UN PROCESSO POLITICO CHE POSSA DAR VITA A UN CENTRO-SINISTRA FORZA ITALIA-PARTITO DEMOCRATICO…

DAGOREPORT - SALVATE IL "CUORE GITANO" DI ANDREA GIAMBRUNO! SPUTTANATO DA DUE TERRIBILI FUORIONDA BY ''STRISCIA LA NOTIZIA'', NEI QUALI TEORIZZAVA IL SOMMO PIACERE DEL PARTOUZE A 3/4 CON LE SUE COLLEGHE DI MEDIASET, QUINDI TRAFITTO VIA TWEET DA GIORGIA MELONI (UN BENSERVITO SECCO COME UN CASSETTO CHIUSO CON UNA GINOCCHIATA), LA CRUDELE SFIGA NON ACCENNA AD ABBANDONARE LA VITA SENTIMENTALE DELL'EX ''FIRST GENTLEMAN'' - IL SUO INDOMABILE TESTOSTERONE AVEVA RIPRESO A PALPITARE PER LE BOMBASTICHE CURVE DI FEDERICA BIANCO, ATTRICE DI FICTION, GIA' FIDANZATA DEL VICE DI SALVINI, ANDREA CRIPPA - LA LIAISON, SBOCCIATA TRAVOLGENTE LA SCORSA ESTATE TRA LE ONDE DEL SALENTO, SI E' RIVELATA UN "FUOCO DI PUGLIA". LA 40ENNE BIANCO HA MOLLATO IL POVERO GIAMBRUNO QUALCHE GIORNO FA, CON UNA CLAMOROSA LITIGATA, IN UN BAR-SALOTTO DI ROMA-CENTRO, PER FAR RITORNO TRA LE BRACCIA DEL SUO EX CRIPPA, CHE ALL'INIZIO DEL 2024 L'AVEVA SOSTITUITA CON LA PANTERONA-MILF ANNA FALCHI - LA FOTO RIVELATORIA IN SPIAGGIA

DAGOREPORT - DOCUMENTI ALLA MANO, E’ PARTITA UN’ISPEZIONE DEL MINISTERO DELLA CULTURA PER CHIARIRE FATTI E FATTACCI DELLA GESTIONE DEL CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA, PRESIEDUTO DA SERGIO CASTELLITTO – DAL CONTRATTO E AL RUOLO DI TUMMINELLI, MANAGER TEATRALE DI CASTELLITTO, ALLE SPESE PER ALLOGGIO E AFFITTO PRESSO VILLA GALLO IN OCCASIONE DELLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA, DAL LICENZIAMENTO DEL DIRIGENTE DELLA CINETECA, STEFANO IACHETTI, ALL’INCARICO DI CASTELLITTO ALLA MOGLIE MARGARET MAZZANTINI….

DAGOREPORT - IL TRIONFO DI TRUMP VISTO DA GIORDANO BRUNO GUERRI: “LA DEMOCRAZIA HA VINTO. INDIFFERENTE AGLI ALLARMI DELLA STAMPA DEMOCRATICA, L'AMERICA HA SCELTO LUI, E NON DI POCO, ATTRIBUENDOGLI UN POTERE IMMENSO: CAMERA, SENATO, CORTE COSTITUZIONALE - LA DEMOCRAZIA HA PERSO. QUELL’UOMO, TUTTO TESO ALL’ECONOMIA E ALL’EGOISMO DELLO STATO CHE DA 80 ANNI GUIDA LE SORTI DEL MONDO, È PERICOLOSO. TRUMP ALZERÀ I DAZI E SMETTERÀ DI FORNIRE AIUTI ALL’UCRAINA, INDEBOLENDO L’EUROPA E DANDOLA VINTA A PUTIN - LE DUE MOSSE AL MOMENTO POTRANNO FAVORIRE L’ECONOMIA AMERICANA MA SARANNO UNA SCONFITTA SONORA E DIFFICILMENTE RECUPERABILE IN QUELLO CHE È IL VERO GRANDE TEMA DELLA NOSTRA EPOCA, LO SCONTRO FRA ORIENTE E OCCIDENTE PER IL PREDOMINIO NEL MONDO - PS: GUERRI POLEMIZZA CON LA NUOVA, POLEMICA "POSTA" DI FRANCESCO MERLO SU "BENITO"

DAGOREPORT – COME MAI NETANYAHU HA CACCIATO IL POPOLARISSIMO MINISTRO DELLA DIFESA ISRAELIANO, YOAV GALLANT? LA RICHIESTA DI UNA COMMISSIONE DI INCHIESTA SULLA STRAGE DEL 7 OTTOBRE 2023 DI GALLANT AVREBBE MANDATO FUORI DI TESTA “BIBI” – LE MALDICENZE A TEL AVIV: GLI OO7 DELLO SHIN BET E IL PREMIER AVREBBERO LASCIATO MANO LIBERA AD HAMAS DI PROPOSITO, AFFINCHÉ LA STRAGE OFFRISSE UN PRETESTO PER SPIANARE DEFINITIVAMENTE GAZA - CHE SUCCEDE A GAZA CON TRUMP ALLA CASA BIANCA? DUE COSE SONO CERTE: AL TYCOON NON GLIENE FREGA NIENTE DEL MEDIORIENTE, E DETESTA L’IRAN....