Cesare Zapperi per il Corriere della Sera
Prima la rottura, per molti versi clamorosa, con il Pd, il partito di cui da anni era la segretaria del circolo del centro storico di Catania. Un addio affidato a una lettera aperta carica di amarezza e che parla apertamente di «tradimento» degli antichi ideali da parte dei vertici. Ma il passo che ora Adele Palazzo sta facendo appare, agli occhi dei vecchi compagni di partito, ancora più sorprendente.
L' ipotesi sul tavolo è quella di un passaggio nelle fila del movimento civico «Diventerà bellissima» creato da Nello Musumeci, ex presidente della Provincia di Catania, candidato del centrodestra unito alla presidenza della Regione Sicilia. Si è parlato anche di una candidatura, ma la proposta è rimasta sul tavolo. «Sì - conferma Palazzo - Musumeci mi ha chiesto la disponibilità a candidarmi, ma ho ritenuto di rifiutare perché non volevo che la mia scelta di lasciare il Pd fosse strumentalizzata». Nessun impegno diretto, insomma.
Confermata, invece, l' attenzione nei confronti del concittadino che mira a conquistare la Regione, pur essendo sostenuto da una coalizione di partiti che l' ex segretaria dem fino a pochi mesi fa avversava. «Non ho aderito a nessun partito, ora ragiono da semplice cittadina. Il progetto di Musumeci mi convince, secondo me è il candidato più valido».
Migliore anche di Fabrizio Micari, rettore dell' Università di Palermo, scelto come portabandiera dal centrosinistra. «Non mi è piaciuto il metodo, l' hanno calato dall' alto - spiega Palazzo - e comunque la ritengo una opzione molto debole. Lo stesso governatore uscente Crocetta ha fatto ben poco. Bisogna voltare pagina».