FIN DOVE SI SPINGERÀ PUTIN? - TRA I GOVERNI OCCIDENTALI E NELLA NATO, RISALE IL LIVELLO DI ALLARME SULLE FUTURE MOSSE DI MOSCA: C’E’ IL TIMORE DI UNA “PROVOCAZIONE” VERSO UNO DEI PAESI DELL’ALLEANZA ATLANTICA - "MAD VLAD" POTREBBE SAGGIARE LA PRONTEZZA DELLA NATO NELL’APPLICAZIONE DELL’ARTICOLO 5, QUELLO CHE OBBLIGA ALLA DIFESA COMUNE DI UN PAESE MEMBRO SOTTO ATTACCO - IL MISSILE RUSSO CHE HA VIOLATO LO SPAZIO AEREO POLACCO HA CONFERMATO I TIMORI - L’IPOTESI DI UN “INCIDENTE” CHE APRA UN CONFLITTO VERSO LA POLONIA E I PAESI BALTICI…

-

Condividi questo articolo


IL QUOTIDIANO TEDESCO “BILD” RIVELA L’ESISTENZA DI UN PIANO DEL MINISTERO DELLA DIFESA DELLA GERMANIA SU UNA POSSIBILE GUERRA TRA LA NATO E LA RUSSIA

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/quotidiano-tedesco-ldquo-bild-rdquo-rivela-rsquo-esistenza-381393.htm

 

PUTIN NON SI FERMERÀ ALL’UCRAINA – LE ANALISI DEGLI 007 EUROPEI CONCORDANO: “MAD VLAD” SI STA PREPARANDO A UNA LUNGA GUERRA CON L’OCCIDENTE. I PRIMI A ENTRARE NEL MIRINO SONO I VICINI EUROPEI: I BALTICI, I NEO-ACQUISTI DELLA NATO FINLANDIA E SVEZIA E LA POLONIA

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/putin-non-si-fermera-all-rsquo-ucraina-ndash-analisi-007-389076.htm

 

E SE PUTIN ATTACCASSE LA NATO CON DELLE TESTATE NUCLEARI? – LA SIMULAZIONE DELLO SCENARIO APOCALITTICO: LA RUSSIA SGANCEREBBE 300 BOMBE ATOMICHE SULLE BASI MILITARI IN EUROPA. LA NATO RISPONDEREBBE CON 180 MISSILI - A QUEL PUNTO GLI STATI UNITI COLPIREBBERO "MAD VLAD" CON 600 TESTATE NUCLEARI RADENDO AL SUOLO LE 30 CITTÀ RUSSE PIÙ IMPORTANTI – RISULTATO DI TUTTO CIÒ? 90 MILIONI DI MORTI SOLO NELLE PRIME 4 ORE – QUESTO SCENARIO È REALE? SECONDO GLI ESPERTI...

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/se-putin-attaccasse-nato-testate-nucleari-ndash-354776.htm

 

ORA LA NATO TEME UN ATTACCO DI PUTIN PRONTE NUOVE TRUPPE PER BLINDARE I CONFINI

Estratto dell’articolo di Claudio Tito per “la Repubblica”

 

vladimir putin al cremlino parla ai soldati vladimir putin al cremlino parla ai soldati

La paura di una provocazione. Di un tentativo di Putin di saggiare la prontezza della Nato nell’applicazione dell’articolo 5. Quello che obbliga alla difesa di un membro dell’Alleanza Atlantica. Tra le Cancellerie occidentali e nella Nato, dopo l’attentato di Mosca, il livello di allarme è iniziato a salire. Le intelligence hanno concentrato gli sforzi per capire l’origine di quel che è accaduto nella capitale russa e soprattutto le potenziali conseguenze. In primo luogo quale tipo di reazione potrà avere il Cremlino.

VLADIMIR PUTIN BRINDA CON I SOLDATI VLADIMIR PUTIN BRINDA CON I SOLDATI

 

Tutte le analisi che partono dalle capitali europee e dall’America e arrivano nel quartier generale della Nato a Bruxelles si muovono dunque lungo cinque direttrici: la ritorsione di Putin, le fake news, i potenziali incidenti, il rafforzamento del fronte orientale e il coinvolgimento di altri Paesi.

 

vladimir putin 1 vladimir putin 1

Il primo punto tocca direttamente l’Ucraina […] presidente russo si concentrerà su una controffensiva ancora più violenta. […] il secondo punto su cui si sofferma l’attenzione degli 007 occidentali. Il Cremlino ha bisogno di mettere in connessione la violenza gratuita e inaccettabile al Crocus City Hall con gli ucraini. […] se passasse l’idea che il vero artefice dell’attentato è l’Ucraina, sarebbe un colpo all’immagine del Paese aggredito. Buona parte degli europei non lo accetterebbero. E per molti governi del Vecchio Continente diventerebbe più complicato sostenere la linea di aiuto a Zelensky. La stanchezza emersa in molti partner dell’Unione potrebbe a quel punto trasformarsi in un distacco rispetto alla fornitura di aiuti militari e economici. […]

 

vladimir putin al cremlino parla ai soldati 2 vladimir putin al cremlino parla ai soldati 2

Poi c’è il terzo punto. Forse il più delicato per i membri della Nato. Sta infatti prendendo corpo il sospetto che […] il ras moscovita possa decidere di lanciare qualche “provocazione”. Un modo per saggiare la capacità di reagire dell’Alleanza Atlantica. In particolare mettendo alla prova la concretezza dell’articolo 5, quello che prevede l’obbligo di difendere l’alleato sotto attacco. Quello che è accaduto ieri in Polonia ha in qualche modo confermato i timori.

 

missile ipersonico russo 4 missile ipersonico russo 4

Ma la paura è che ci possa essere qualche atto dimostrativo ancora più clamoroso. Che magari prenda le forme di un incidente e che si rivolga soprattutto verso la Polonia e i Paesi Baltici. Una preoccupazione alimentata anche dall’“ingorgo” elettorale che coinvolge Ue e Usa. Con il voto a giugno in Europa e a novembre negli States: Mosca, nella sostanza, potrebbe osare di più nella speranza che la campagna elettorale distragga i governi a Bruxelles e a Washington.

 

Il quarto punto è operativo. Da tempo la Nato aveva deciso di rafforzare i confini orientali spostando truppe in particolare in Polonia, Romania e Bulgaria. Ci potrebbe essere una accelerazione e una intensificazione. Da ricordare che una delle più grandi esercitazioni della Nato, la “Steadfast Defender 2024” si è conclusa la scorsa settimana e si basava proprio sull’eventualità di un attacco da Est. […]

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….