FINALMENTE SALVINI L’HA CAPITO: MENO PARLA E MEGLIO È – DA QUANDO HA GIURATO COME MINISTRO DEI TRASPORTI DEL GOVERNO MELONI, IL “CAPITONE” CENTELLINA LE SUE USCITE PUBBLICHE, LIMITATE ORMAI SOLO AGLI IMPEGNI ISTITUZIONALI. HA LASCIATO NELL’ARMADIO LE FELPE E I COSTUMINI DEL PAPEETE E HA PRESO GIACCA E CRAVATTA. E IL RISULTATO SI È VISTO ALLE REGIONALI: LA LEGA, CONTRO OGNI ASPETTATIVA, HA TENUTO BOTTA…

-

Condividi questo articolo


 

Estratto dell’articolo di Marco Cremonesi per “Sette – Corriere della Sera”

 

bossi salvini maroni bossi salvini maroni

Matteo Salvini il camaleonte, dieci anni dopo. Le elezioni in Lombardia e anche in Lazio di certo fanno tirare al segretario leghista un bel respiro di sollievo, il rischio che il suo elettorato fosse fagogitato da Fatelli d’Italia per molti, anche dentro alla Lega, era uno spettro assai concreto. […] Ma, alla fine, il segretario leghista si dimostra un navigatore che riesce a tenere il timone.

 

Anche una sfida insidiosa come Umberto Bossi che qualche mese fa era tornato a parlare di nordismo è stata disinnescata senza troppi danni. Grazie al cambio di pelle e atteggiamenti. Il mondo è cambiato dal 2013, e di certo anche Salvini. Da indipendentista che era a nazionalista tricolore, quello si sa. Da “comunista padano” (vabbé, allora era il 1996) a leader che invita i suoi supporter a fare i selfie passando da destra, perché «quella, lo sapete, è la parte giusta».

 

matteo salvini foto di bacco matteo salvini foto di bacco

Dal ragazzo che inneggia alle ruspe di fronte ai campi rom al primo ministro dell’Interno della storia in braghe da bagno. Da protagonista dei G7 sulla sicurezza al Papeete disco beach, senza soluzione di continuità, nel giro di poche ore. Ma oggi, la nuova incarnazione, quella sì ha stupito, gli amici come i detrattori: Salvini il silenzioso. «Matteo non si tiene» dicevano anche i suoi più cari amici, ora invece ci riesce benone. Da esternatore seriale che era per il lavoraccio difficile di scaldare i social fino all’improvviso silenzio.

 

[…] Niente interviste ai quotidiani nazionali, pochissime apparizioni televisive. […] Per il resto, non una parola su ciò che non sono lavori pubblici. […]

 

I post, tutti e soltanto sull’ammodernamento della circonvallazione di Trento, sui cantieri del villaggio olimpico 2026, sulla Asti Cuneo. E via sbloccando opere. Al comandamento c’è una sola eccezione: la Rai, antica ossessione leghista. Che con Sanremo è tornata al centro di considerazioni quasi quotidiane sul canone, sui super stipendi, sul ruolo del servizio pubblico.

salvini maroni salvini maroni

 

LA MUTAZIONE

A dire il vero, Matteo Salvini non si occupa soltanto di opere pubbliche. Consapevole come ogni bravo leghista dell’importanza di avere posti nella stanza dei bottoni, lui su quel fronte è attivissimo: incontra, si informa, individua i suoi uomini e li sostiene. Fino al recente colpo che fa ammutolire di meraviglia i sostenitori: l’elezione a vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura di Fabio Pinelli.

 

MATTEO SALVINI ATTILIO FONTANA MATTEO SALVINI ATTILIO FONTANA

[…] La mutazione è anche negli outfit. Dai giorni delle felpe geolocalizzate, dei piumini super sponsorizzati e dei bermuda arditi è passato alla fase che i suoi stessi amici chiamavano “Village people” con i giubbotti da poliziotto, da pompiere, da addetto della protezione civile. Se c’era qualche volta la giacca, la cravatta appariva soltanto in Senato. Ma lì, si sa, è obbligatoria.

 

Oggi, la ritrovata ministerialità si accompagna quasi sempre alle cravatte […].  […] Alla fine, Roberto Maroni ci aveva visto giusto.  Era il settembre del 2013 quando “il Bobo”, presidente lombardo fresco di elezione, annunciò che non sarebbe rimasto segretario della Lega. Sorpresa: come successore scelse un appena quarantenne milanese, allora già abbastanza noto alla ribalta nazionale soprattutto le battutacce politicamente scorrette con cui se ne usciva nei comizi per poi riaggiustarle, all’incirca, nelle ospitate televisive. C’era un piano, alla fine neanche nuovo.

 

MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI

Il classico gioco di sponda interno al partito: Maroni governatore e Salvini segretario di lotta e di protesta. Il milanese che minacciava sfracelli e il varesino che metteva a posto, smussava, cesellava il profilo di una Lega pur sempre di governo. […] «Ho sbagliato qualche conto» riderà qualche anno più tardi Maroni […]. […]

 

All’inizio, l’ideale resta la Padania. Del resto, tra gli euro amici anti Unione ci sono sia partiti nazionalisti in senso classico che separatisti di diversa estrazione. Ma a guardar bene, Roma già non è più ladrona, perché «il nemico è Bruxelles, è là che si prendono le decisioni». […] I leghisti […] all’inizio non capiscono, ma sono usi all’obbedir tacendo: nella Lega è la prima virtù.  Oggi con Salvini come ieri con Umberto Bossi.

 

matteo salvini francesca verdini foto di bacco (9) matteo salvini francesca verdini foto di bacco (9)

Nasce “La bestia” della comunicazione, Luca Morisi riesce a saldare in una macchina comunicativa formidabile quei lunghi giri nella Provincia più profonda con il martellamento sui social network e con le apparizioni televisive […]. Poi, nuova sorpresa.

 

Quello che era stato il nemico naturale, i 5 stelle diventano partner di governo e Matteo Salvini ministro dell’Interno. […] Salvini è un quasi premier, detta l’agenda di governo. E a un certo punto, nell’agosto del 2019, quel governo lo fa cadere. E lì che nasce il Salvini che «non si fida di nessuno»: tutti i suoi, dal primo all’ultimo, insistevano perché staccasse la spina a Giuseppe Conte. Salvo poi rinfacciargli la decisione. Eppure, lui li ascolterà ancora, accettando di dare un sostegno non scontato a Mario Draghi. Non coglie però ancora l’occasione di cambiare immagine: per quello, bisognerà attendere il governo Meloni.

MATTEO SALVINI E LUCA MORISI MATTEO SALVINI E LUCA MORISI matteo salvini e luca morisi 5 matteo salvini e luca morisi 5 ROBERTO GUALTIERI MATTEO SALVINI SOPRALLUOGO ALLA METRO C ROBERTO GUALTIERI MATTEO SALVINI SOPRALLUOGO ALLA METRO C MEME SUL CASO MORISI BY CARLI MEME SUL CASO MORISI BY CARLI MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI NEL 2015 - FRONTE ANTI RENZI MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI NEL 2015 - FRONTE ANTI RENZI luca morisi luca morisi luca morisi luca morisi MEME SUL CASO MORISI BY CARLI MEME SUL CASO MORISI BY CARLI MEME SUL CASO MORISI BY CARLI MEME SUL CASO MORISI BY CARLI daniele bertana matteo salvini daniele bertana matteo salvini starsky e hutcheese meme di carli su meloni salvini e accise starsky e hutcheese meme di carli su meloni salvini e accise MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI NEL 2014 MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI NEL 2014 GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI MEME BY GNENTOLOGO GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI MEME BY GNENTOLOGO SALVINI E MARONI SALVINI E MARONI matteo salvini roberto poletti matteo salvini roberto poletti GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI CONFERENZA STAMPA MANOVRA GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI CONFERENZA STAMPA MANOVRA SALVINI MARONI SALVINI MARONI giancarlo giorgetti giorgia meloni matteo salvini giancarlo giorgetti giorgia meloni matteo salvini MATTEO SALVINI VIGNETTA ELLEKAPPA MATTEO SALVINI VIGNETTA ELLEKAPPA MATTEO SALVINI E MARIO GIORDANO COME FEDEZ E SAVIANO - MEME BY CARLI MATTEO SALVINI E MARIO GIORDANO COME FEDEZ E SAVIANO - MEME BY CARLI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

A MILANO DA MESI GIRA UNA VOCE INSISTENTE: NON È CHE FABRIZIO CORONA STA LAVORANDO PER RIPULIRE L’IMMAGINE DI FEDEZ? – “FURBIZIO” È STATO IL PRIMO A DARE NOTIZIA DELL’ACCORDO ECONOMICO TRA IL RAPPER E CRISTIANO IOVINO, IL PERSONAL TRAINER MENATO DA FEDEZ E I SUOI AMICHETTI. POI SI È LANCIATO IN UNA DIFESA A SPADA TRATTA DELL’EX SIGNOR FERRAGNEZ DOPO CHE I SUOI AMICI ULTRAS SONO FINITI IN CARCERE: “I GIORNALI VI VENDONO MERDA. VOI NON LO CONOSCETE” – ORA L’ULTIMO ATTO CON L’EX RE DEI PAPARAZZI CHE RIVELA: “DIETRO IL VIAGGIO DI FEDEZ A NEW YORK C’È UN PROGETTO DAVVERO GROSSO”. VOGLIAMO SCOMMETTERE CHE TRA NON MOLTO “FURBIZIO” CE NE DARÀ CONTO?

DAGOREPORT - NEI CORRIDOI DI VIALE MAZZINI VIENE DATA PER CERTA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI IN VIRTÙ DEL PRONTO SOCCORSO M5S, IN CAMBIO DEL TG3 - MA IL DO UT DES, DEFINITIVA LAPIDE PER EVENTUALI ALLEANZE COL PD, NON SARÀ IMMINENTE: PRIMA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI FINE NOVEMBRE, C'E' IL VOTO DEL 17 PROSSIMO PER LA REGIONE UMBRIA - SE I GRILLINI PURI E DURI NOSTALGICI DI BEPPE-MAO, DISERTASSERO LE URNE, COME È SUCCESSO IN LIGURIA, RIUSCIREBBE CONTE A SOPRAVVIVERE ALL'ENNESINO BRUCIANTE TRACOLLO ELETTORALE A POCHI GIORNI DALLA COSTITUENTE? AH, SAPERLO...

DAGOREPORT – FIATO AI TROMBONI! IL 6 E IL 7 NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA A ROMA UN GROTTESCO SPETTACOLO DI ITALICA IPOCRISIA: GLI STATI GENERALI DELLA RAI, DUE GIORNI PER DISCUTERE ‘’COME TENERE LA POLITICA FUORI DALLA RAI’’ (SEMBRA CROZZA MA È COSÌ…) - A CHE SERVE TALE GIGANTESCA PRESA PER IL CULO CHE VEDRÀ OSPITI LA RUSSA, GIULI, VESPA, FLORIS, GRASSO, TRAVAGLIO, SECHI, SCHLEIN, SALVINI, URSO, TAJANI, ETC., VOLUTA DALLA CURVACEA PRESIDENTE DELLA VIGILANZA RAI, LA 5STELLE BARBARA FLORIDIA? - NON È UN MISTERO L’OBIETTIVO DI CONTE DI ACCAPARRARSI IL TG3 IN CAMBIO DEL VOTO A FAVORE DEL CARTONATO DI GIANNA LETTA, SIMONA AGNES, IN TREPIDA ATTESA DELLA PRESIDENZA RAI - MA CONTE SI RITROVA I NEURONI DIVISI TRA GOFFREDO BETTINI E MARCO TRAVAGLIO, MENTRE BEPPE GRILLO LO ASPETTA AL VARCO DELLA COSTITUENTE (MUOIA M5S CON TUTTI I FILISTEI) - LA PRECISAZIONE DELLA FLORIDIA...

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...