CON LA FINANZA È SEMPRE LA SOLITA STORIA: I RISPARMIATORI RIMANGONO FREGATI, I MANAGER SCAPPANO CON IL MALLOPPO – LA SECURITY AND EXCHANGE COMMISSION, LA CONSOB AMERICANA, HA APERTO UN’INCHIESTA SUI DIRIGENTI DI SILICON VALLEY BANK: IL CEO DELLA BANCA, GREG BECKER, E IL CFO, DANIEL BECK, HANNO VENDUTO LE LORO AZIONI POCO PRIMA DEL CRAC. IL SOSPETTO È CHE SIA STATO COMMESSO IL REATO DI INSIDER TRADING: SAPENDO CHE SAREBBE ARRIVATO IL FALLIMENTO, HANNO INCASSATO L’INCASSABILE…

-

Condividi questo articolo


 

 

1. CRAC SILICON VALLEY, INCHIESTA SUI MANAGER

Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”

GREG BECKER E LA MOGLIE MARILYN GREG BECKER E LA MOGLIE MARILYN

 

Il fallimento della Silicon Valley Bank rischia adesso di finire in tribunale, perché il dipartimento alla Giustizia e la Securities and Exchange Commission hanno aperto un’inchiesta sul comportamento dei suoi manager.

 

Così mentre i titoli delle altre banche tornano a respirare […] la chiusura dell’istituto che finanziava le start up californiane diventa anche un dramma giudiziario. […] Secondo le indiscrezioni si concentrano sulle vendite dei titoli fatte dai dirigenti della Svb prima del crollo.

 

Il 27 febbraio il ceo Greg Becker aveva ceduto 12.451 azioni, incassando 2,3 milioni di dollari, mentre il cfo Daniel Beck aveva condotto un’operazione simile, ricevendo 575.000 dollari. Diversi parlamentari hanno già detto che dovrebbero restituire i soldi, per rimborsare i correntisti, ma gli inquirenti vogliono capire le modalità delle vendite con il sospetto che sia stato commesso il resto di insider trading.

 

DANIEL BECK DANIEL BECK

La Sec ha attivato il suo ufficio di San Francisco, e anche nel suo caso l’insider trading è al centro dell’inchiesta. L’autorità di Borsa però vuole anche indagare sulle comunicazioni fatte dai dirigenti prima del suo fallimento, per verificare se avevano dato informazioni false sullo stato di salute economica della banca. […]

 

2. USA, SALE L'ALLARME CREDITO DAGLI ISTITUTI PIÙ PICCOLI SCATTA LA FUGA DEI DEPOSITI

Estratto dell’articolo di Fabrizio Goria per “la Stampa”

 

Le Borse tirano un sospiro di sollievo dopo un lunedì nero e rimbalzano, con Piazza Affari la migliore d'Europa, a +2,36%. Non cala però l'attenzione intorno a Silicon Valley Bank, Signature e le altre banche regionali statunitensi. […]

 

SILICON VALLEY BANK SILICON VALLEY BANK

[…] Nonostante gli investitori festeggino, ci sono segnali negativi. Il collasso di Silicon Valley Bank e Signature Bank ha spinto Moody's a tagliare da stabile a negativo il suo outlook sul sistema bancario statunitense, «per riflettere il rapido deterioramento del contesto operativo a seguito delle corse di depositi presso Svb, Silvergate Bank e Signature, e i fallimenti di Svb e Sny».

 

I depositi sono garantiti, ma «il rapido e sostanziale declino della fiducia dei depositanti e degli investitori bancari», secondo Moody's «evidenzia chiaramente i rischi nella gestione delle passività delle banche statunitense esacerbato dal rapido aumento dei tassi di interesse».

 

silicon valley bank silicon valley bank

Il rischio è che «le banche con sostanziali perdite in titoli non realizzate e con depositanti statunitensi non al dettaglio e non assicurati possono essere ancora più sensibili alla concorrenza o a una fuga definitiva, con effetti negativi su finanziamento, liquidità, utili e capitale». Lo scenario di base per Moody's prevede che «la stretta monetaria della Fed continuerà, il che potrebbe aggravare le difficoltà di alcune banche».

A essere cauta è anche J.P. Morgan, che ieri ha inviato una nota ai clienti istituzionali suggerendo di «restare cauti» sulle banche statunitensi. Sebbene il timore di un «largo contagio» sembri remoto, gli analisti del colosso guidato da Jamie Dimon rimarcano che «è meglio restare sulla difensiva».

silicon valley bank 1 silicon valley bank 1

 

Questo perché fra i depositanti delle banche più piccole, da First Republic a Zions, passando per PacWest e Western Alliance, c'è stata una corsa verso gli istituti bancari maggiori, quelli considerati "too big to fail", troppo grandi per fallire. Lo scenario resta dunque carico di incognite. Di incertezza discuterà anche la Bce, che domani deciderà se approvare il nuovo, annunciato, aumento dei tassi principali da 50 punti base. «Non dovrebbero esserci variazioni di percorso», dicono gli analisti di Goldman Sachs. Dopo marzo, tuttavia, si aprirà il dibattito se rallentare il ritmo delle strette o no. Occhi puntati alla riunione di maggio.

una filiale della silicon valley bank una filiale della silicon valley bank silicon valley bank silicon valley bank sede della silicon valley bank sede della silicon valley bank

 

sede della silicon valley bank 1 sede della silicon valley bank 1 silicon valley bank 1 silicon valley bank 1

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….