FINE DI UN PREMIER: LA CHIESA CONTRO CONTE - "I VESCOVI ITALIANI NON POSSONO ACCETTARE DI VEDERE COMPROMESSO L'ESERCIZIO DELLA LIBERTÀ DI CULTO" - UNA "FERITA INCOMPRENSIBILE E INGIUSTIFICABILE" PERCHÉ ''SI POTRÀ TORNARE IN FABBRICHE E IN UFFICI, ENTRARE IN NEGOZI, ANDARE IN PARCHI E GIARDINI E INVECE NON SI POTRÀ PARTECIPARE ALLA MESSA DOMENICALE. E I SACRIFICI SI CAPISCONO E SI ACCETTANO, LE INGIUSTIZIE NO"

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PAPA BERGOGLIO E GIUSEPPE CONTE PAPA BERGOGLIO E GIUSEPPE CONTE

repubblica.it

 

"I Vescovi italiani non possono accettare di vedere compromesso l'esercizio della libertà di culto. Dovrebbe essere chiaro a tutti che l'impegno al servizio verso i poveri, così significativo in questa emergenza, nasce da una fede che deve potersi nutrire alle sue sorgenti, in particolare la vita sacramentale". Lo afferma la Cei in una nota dal titolo "Il disaccordo dei vescovi" sui contenuti del Dpcm sulla 'Fase 2' illustrato dal premier Giuseppe Conte.

 

SINODO DEI VESCOVI SINODO DEI VESCOVI

"Difficile - scrive in un editoriale il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio che sul tema fede e Fase Due parla di una "ferita incomprensibile e ingiustificabile".- far capire perché si potrà tornare in fabbriche e in uffici, entrare in negozi piccoli e grandi di ogni tipo, andare in parchi e giardini e invece non si potrà partecipare alla Messa domenicale. Sarà difficile perché è una scelta miope e ingiusta. E i sacrifici si capiscono e si accettano, le ingiustizie no".

Gualtiero Bassetti, presidente Cei Gualtiero Bassetti, presidente Cei

 

La Presidenza del Consiglio prende atto della comunicazione della Cei e conferma quanto già anticipato in conferenza stampa dal Presidente Conte. Già nei prossimi giorni - si legge in una nota - si studierà un protocollo che consenta quanto prima la partecipazione dei fedeli alle celebrazioni liturgiche in condizioni di massima sicurezza.

 

"Credo che l'ammonimento della Cei sia corretto - dichiara il capogruppo Pd al senato Andrea Marcucci - Non poter individuare ipotesi che prevedano il distanziamento sociale ma permettano le funzioni religiose sembra incomprensibile. Spero che il governo ci metta più attenzione".

marco tarquinio foto di bacco marco tarquinio foto di bacco

 

E' scontro fra l'episcopato italiano e il governo Conte sul fatto che il Dpcm per la Fase Due illustrato questa sera dal premier, prolunga anche dopo il 4 maggio la chiusura alle messe con la partecipazione dei fedeli, su cui invece la Chiesa italiana aveva chiesto una riapertura rispettando le condizioni di sicurezza anti-contagio.

 

vescovi a messa vescovi a messa

Una deroga concessa dall'esecutivo riguarda solo la celebrazione dei funerali, cui potranno partecipare comunque un numero limitato di persone, solo i parenti stretti. Il mantenimento del 'no' alle liturgie con la comunità dei fedeli non è andato giù alla Cei, che questa sera ha subito diffuso una durissima nota su "Il disaccordo dei vescovi", in cui evoca addirittura la violazione della "libertà di culto".

il mio papa cover conte bergoglio il mio papa cover conte bergoglio

 

"I Vescovi italiani non possono accettare di vedere compromesso l'esercizio della libertà di culto. Dovrebbe essere chiaro a tutti che l'impegno al servizio verso i poveri, così significativo in questa emergenza, nasce da una fede che deve potersi nutrire alle sue sorgenti, in particolare la vita sacramentale", afferma la Conferenza episcopale italiana nel comunicato. "'Sono allo studio del Governo nuove misure per consentire il più ampio esercizio della libertà di culto'.

 

DON LINO VIOLA FERMATO MENTRE DICE MESSA DON LINO VIOLA FERMATO MENTRE DICE MESSA

"Ora, dopo queste settimane di negoziato che hanno visto la Cei presentare Orientamenti e Protocolli con cui affrontare una fase transitoria nel pieno rispetto di tutte le norme sanitarie, il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri varato questa sera esclude arbitrariamente la possibilità di celebrare la Messa con il popolo", aggiunge il comunicato dei vescovi.

 

messa messa Conte mostra Padre Pio a Vespa Conte mostra Padre Pio a Vespa

"Alla Presidenza del Consiglio e al Comitato tecnico-scientifico si richiama il dovere di distinguere tra la loro responsabilità - dare indicazioni precise di carattere sanitario - e quella della Chiesa, chiamata a organizzare la vita della comunità cristiana, nel rispetto delle misure disposte, ma nella pienezza della propria autonomia", conclude l'episcopato italiano.

GIUSEPPE CONTE CON I FRATI A SAN GIOVANNI ROTONDO GIUSEPPE CONTE CON I FRATI A SAN GIOVANNI ROTONDO

 

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