FORSE È LA VOLTA BUONA – FINALMENTE LA MELONI SI È DECISA A RINNEGARE I FASCISTELLI? “FRATELLI D’ITALIA” ANNUNCIA CHE VOTERÀ SÌ ALLO SCIOGLIMENTO DI FORZA NUOVA. LO HA ANNUNCIATO FABIO RAMPELLI, CHE HA PRECISATO CHE IL CENTRODESTRA STA LAVORANDO A UNA MOZIONE UNITARIA PER LO SCIOGLIMENTO DI TUTTE LE FORMAZIONI EVERSIVE CHE RICORRONO ALLA VIOLENZA – I MELONIANI IN SINDROME DI ACCERCHIAMENTO: “VOGLIONO TAGLIARCI FUORI”

-

Condividi questo articolo


1 - C.DESTRA PER MOZIONE UNITARIA, FDI: SÌ SCIOGLIMENTO FN E NON SOLO 

giorgia meloni giorgia meloni

 (askanews) - Il centrodestra, dopo l'assalto alla sede della Cgil a Roma, sta lavorando a una mozione unitaria per lo scioglimento di tutte le formazioni eversive che ricorrono

alla violenza per la lotta politica. Non solo, quindi, per lo scioglimento di Forza Nuova. Fratelli d'Italia, ha annunciato il vice presidente della Camera ed esponente di Fdi Fabio Rampelli, "voterà sì" alla mozione unitaria del centrodestra.

 

2 - MELONI SI SENTE ACCERCHIATA "VOGLIONO TAGLIARCI FUORI"

Francesco Olivo per "la Stampa"

 

fabio rampelli fabio rampelli

Fratelli d'Italia si sente accerchiata. Le polemiche sul fascismo, le inchieste di Fanpage, le mozioni contro Forza Nuova, le gaffe del candidato sindaco di Roma Michetti, sono tutti elementi che risvegliano vecchi fantasmi: «Ci vogliono fare fuori per impedirci di governare».

 

roberto fiore roberto fiore

A rafforzare questa sensazione è arrivato un tweet del vicesegretario del Pd Peppe Provenzano che commentava le ambiguità di FdI sui rapporti con gli ambienti di estrema destra: «Ieri Meloni aveva un'occasione - scrive l'ex ministro per il Sud - tagliare i ponti con il mondo vicino al neofascismo, anche in Fdi. Ma non l'ha fatto. Il luogo scelto (il palco neofranchista di Vox) e le parole usate sulla matrice perpetuano l'ambiguità che la pone fuori dall'arco democratico e repubblicano».

peppe provenzano peppe provenzano

 

Parole dure, poi chiarite («non ho chiesto di mettere fuori legge FdI»), colte al balzo per dimostrare la teoria dell'accerchiamento. Passano pochi minuti dalla pubblicazione del tweet e arrivano le risposte indignate del centrodestra, che legge questa posizione come un invito implicito a mettere fuorilegge Fratelli d'Italia: la prima a intervenire è Giorgia Meloni: Provenzano «vorrebbe sciogliere il primo partito italiano (oltre che l'unica opposizione al governo).

giuliano castellino e roberto fiore assalto alla cgil giuliano castellino e roberto fiore assalto alla cgil

 

Spero che Letta prenda subito le distanze da queste gravissime affermazioni che rivelano la vera intenzione della sinistra: fare fuori Fratelli d'Italia». Dopo la leader escono praticamente tutti gli esponenti del partito a denunciare il tweet del dirigente del Pd. E anche gli alleati del centrodestra arrivano in soccorso. Il più secco è Matteo Salvini: «Il vice-segretario del Pd taccia ed eviti di dire idiozie, non è certo lui che può dare patenti di democrazia a nessuno. Fascismo e comunismo per fortuna sono stati sconfitti dalla Storia, e non ritorneranno».

GIORGIA MELONI AI TEMPI DI AZIONE GIOVANI - ALLEANZA NAZIONALE GIORGIA MELONI AI TEMPI DI AZIONE GIOVANI - ALLEANZA NAZIONALE

 

«Chi ha insignito Provenzano della facoltà di decretare chi sia accettato e chi no nell'arco democratico?», si domanda Andrea Ruggieri di Forza Italia. Sono molti giorni che a Montecitorio e nelle piazze della campagna elettorale gli esponenti di FdI esprimono, spesso non in pubblico, la propria inquietudine rispetto a un'aria che giudicano pesante, che nemmeno i sondaggi positivi (anche ieri Swg segnala quello di Meloni come il primo partito, seguito a breve distanza da Lega e Pd) riescono a mitigare, anzi, «più ci avviciniamo a Palazzo Chigi più ci sono forze che ci vogliono tenere lontani» ripete un deputato nel cortile della Camera.

 

yo soy giorgia comizio della meloni a madrid 1 yo soy giorgia comizio della meloni a madrid 1

Tanto è vero che Meloni si spinge a chiedere l'intervento di Mario Draghi e persino di Sergio Mattarella per difendere il suo partito dagli attacchi. Secondo la teoria del complotto, le accuse a FdI servono per conservare lo status quo, ovvero «disarticolare il centrodestra per non farci governare», come spiega Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera di FdI, poco allineato con Meloni, che ha vissuto tutte le fasi delle trasformazioni della destra.

 

peppe provenzano peppe provenzano

Provenzano spiegherà poco dopo che non ha nessuna intenzione di proporre lo scioglimento di Fratelli d'Italia: «Nessuno si sogna di dire che FdI è fuori dall'arco parlamentare o che vada sciolta. Ma con l'ambiguità nel condannare matrice fascista si sottrae all'unità necessaria forze democratiche. Sostengano di sciogliere Forza Nuova».

 

Secondo il Pd Fratelli d'Italia sta cadendo nel vittimismo: «Per Giorgia Meloni non deve essere un momento facile. Però non le consentiamo di continuare a falsificare la realtà - chiarisce una fonte del Nazareno - il Pd non ha chiesto di sciogliere Fratelli d'Italia ma Forza Nuova. Anziché cambiare discorso dimostri una volta per tutte di prendere le distanze e contrastare senza alcuna ambiguità i movimenti eversivi di stampo fascista. Come mai le viene così difficile?».

 

FABIO RAMPELLI TOGLIE LA BANDIERA DELLA UE DAL SUO STUDIO FABIO RAMPELLI TOGLIE LA BANDIERA DELLA UE DAL SUO STUDIO

In Fratelli d'Italia i toni sono da emergenza democratica, come testimoniava ampiamente il lungo video che Meloni aveva postato sulla sua pagina Facebook domenica 3 ottobre, subito dopo l'apertura dei seggi delle amministrative, denunciando un tentativo «antidemocratico» di screditare il suo partito, che da due giorni era finito in mezzo alle polemiche per la videoinchiesta di Fanpage, trasmessa da Piazzapulita, che rivelava i rapporti tra l'estrema destra milanese con un alto dirigente di Fratelli d'Italia, Carlo Fidanza. Da quel giorno le richieste a Meloni di condanna esplicita del fascismo si sono moltiplicate, «Yo soy Giorgia, soy una mujer, soy cristiana», ha ripetuto sul palco di Vox a Madrid, non il posto migliore per dichiararsi antifascista.

GIORGIA MELONI GIORGIA MELONI peppe provenzano 2 peppe provenzano 2 peppe provenzano peppe provenzano

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

A MILANO DA MESI GIRA UNA VOCE INSISTENTE: NON È CHE FABRIZIO CORONA STA LAVORANDO PER RIPULIRE L’IMMAGINE DI FEDEZ? – “FURBIZIO” È STATO IL PRIMO A DARE NOTIZIA DELL’ACCORDO ECONOMICO TRA IL RAPPER E CRISTIANO IOVINO, IL PERSONAL TRAINER MENATO DA FEDEZ E I SUOI AMICHETTI. POI SI È LANCIATO IN UNA DIFESA A SPADA TRATTA DELL’EX SIGNOR FERRAGNEZ DOPO CHE I SUOI AMICI ULTRAS SONO FINITI IN CARCERE: “I GIORNALI VI VENDONO MERDA. VOI NON LO CONOSCETE” – ORA L’ULTIMO ATTO CON L’EX RE DEI PAPARAZZI CHE RIVELA: “DIETRO IL VIAGGIO DI FEDEZ A NEW YORK C’È UN PROGETTO DAVVERO GROSSO”. VOGLIAMO SCOMMETTERE CHE TRA NON MOLTO “FURBIZIO” CE NE DARÀ CONTO?

DAGOREPORT - NEI CORRIDOI DI VIALE MAZZINI VIENE DATA PER CERTA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI IN VIRTÙ DEL PRONTO SOCCORSO M5S, IN CAMBIO DEL TG3 - MA IL DO UT DES, DEFINITIVA LAPIDE PER EVENTUALI ALLEANZE COL PD, NON SARÀ IMMINENTE: PRIMA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI FINE NOVEMBRE, C'E' IL VOTO DEL 17 PROSSIMO PER LA REGIONE UMBRIA - SE I GRILLINI PURI E DURI NOSTALGICI DI BEPPE-MAO, DISERTASSERO LE URNE, COME È SUCCESSO IN LIGURIA, RIUSCIREBBE CONTE A SOPRAVVIVERE ALL'ENNESINO BRUCIANTE TRACOLLO ELETTORALE A POCHI GIORNI DALLA COSTITUENTE? AH, SAPERLO...

DAGOREPORT – FIATO AI TROMBONI! IL 6 E IL 7 NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA A ROMA UN GROTTESCO SPETTACOLO DI ITALICA IPOCRISIA: GLI STATI GENERALI DELLA RAI, DUE GIORNI PER DISCUTERE ‘’COME TENERE LA POLITICA FUORI DALLA RAI’’ (SEMBRA CROZZA MA È COSÌ…) - A CHE SERVE TALE GIGANTESCA PRESA PER IL CULO CHE VEDRÀ OSPITI LA RUSSA, GIULI, VESPA, FLORIS, GRASSO, TRAVAGLIO, SECHI, SCHLEIN, SALVINI, URSO, TAJANI, ETC., VOLUTA DALLA CURVACEA PRESIDENTE DELLA VIGILANZA RAI, LA 5STELLE BARBARA FLORIDIA? - NON È UN MISTERO L’OBIETTIVO DI CONTE DI ACCAPARRARSI IL TG3 IN CAMBIO DEL VOTO A FAVORE DEL CARTONATO DI GIANNA LETTA, SIMONA AGNES, IN TREPIDA ATTESA DELLA PRESIDENZA RAI - MA CONTE SI RITROVA I NEURONI DIVISI TRA GOFFREDO BETTINI E MARCO TRAVAGLIO, MENTRE BEPPE GRILLO LO ASPETTA AL VARCO DELLA COSTITUENTE (MUOIA M5S CON TUTTI I FILISTEI) - LA PRECISAZIONE DELLA FLORIDIA...

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...